CN11,5

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Offline edge24

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Re:CN11,5
« Risposta #2080 il: 12 Lug 2019, 18:07 »
si ma leggete bene. il provvedimento si applica solo nei tornei FIFA (nazionali e coppa del mondo per club)

Offline asteN_A.

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Re:CN11,5
« Risposta #2081 il: 12 Lug 2019, 18:11 »
Per me, i vertici delle società di calcio, dovrebbero riunirsi per discutere del potere che così viene dato alle tifoserie.
Sta cosa della responsabilità, nel 2019 dove co pochi spiccioli se dai l'ok ad eludere la privacy negli stadi (per mera causa di forza maggiore) l'inchiodi ad uno ad uno e non li fai entrare mai più allo stadio, fa leggermente sorridere.
Re:CN11,5
« Risposta #2082 il: 12 Lug 2019, 18:27 »
il problema non è lo sciopero, la protesta insensata o il fatto che non entrino.
Il problema è quello che combineranno fuori per non far entrare.
io dai 14 ai 19 anni sono stato fisso allo stadio, tutte in casa, quasi tutte le trasferte, qualche ritiro ad auronzo… poi ho smesso per 2 motivi, uno principale ed uno che si è accodato.
il principale sono loro!
non so quante volte negli anni della contestazione ho rischiato/preso botte perchè volevo giustamente estrare in curva mentre loro mi "consigliavano" di non farlo.
Mi ricordo un Lazio-Fiorentina dove un ragazzo poco più grande di me, avrà avuto 17 anni, mi bloccava spingendomi ma visto che non ero (e non sono) piccolino lo faceva con ben poco successo cosi sono intervenuti altri 2 omoni sulla trentina non proprio pacifici (entrai in un momento di distrazione)
Il secondo motivo è l'età, il lavoro, le prime relazioni serie….chi me lo faceva fare di rischiare per una partita?
ora che mi ritrovo verso i 29 anni ormai mi sono "abituato" al non andarci.
mi manca? si, abbastanza, ho il ricordo di una partita europea di quando avevo intorno ai 6 anni con mio padre, una delle poche volte che mi portò allo stadio (luogo che abbandonò alla mia nascita,prima faceva parte degli ES quindi non aveva buoni ricordi degli IRR) , eravamo in curva, e avendolo perso a 13 anni il mio andare in quel luogo era (oltre che per la partita) per rivivere un ricordo a me caro.
a distanza di 10 anni probabilmente riandandoci piangerei dall'emozione ma non voglio stare alle regole di nessuno, se non quelle dello stato ovviamente, e non ho intenzione però neanche di rischiare l'osso del collo.
lo stadio per me è quella curva, li ho uno dei ricordi più belli ed importanti della mia vita e quello è il mio posto.
purtroppo ora è ostaggio di gente poco ragionevole che se prima riuscivo ad aggirare con conoscenze (la buona Enza, seppur con idee differenti dalle mie, ha sempre preso le mie parti essendoci conosciuti in varie occasioni ed ha spesso evitato che mi si cacasse il cazzo se non cantavo cori contro Lotito o altre cose, anche se molti mi guardavano male, ora purtroppo non c'è piu) ora sarebbe solo puro scontro.
Abbandonano? bene, se fosse vero sarebbe un +1 da parte mia assicurato per riprendermi il mio posto e perchè no, rispolverare quella vecchia bandiera con l'aquila stilizzata e la scritta ES al suo interno che conservo gelosamente

Sono anni che ho abbandonato la Nord, l'anno scorso ci sono riandato per la partita con il Novara ma ho subito discusso con qualcuno che faceva i buuu razzisti, per essere poi minacciato fisicamente...Ad Auronzo, 3 anni fa, difesi una signora che aveva staccato uno striscione che avevano posto davanti gli occhi dei tifosi ma che ostruiva la visione a centinaia di persone...gente di cui non abbiamo bisogno, credetemi.... e lo dice un vecchio Eagles...
Re:CN11,5
« Risposta #2083 il: 15 Lug 2019, 18:01 »
Da altro topic
Era il 5 Aprile 2000.
Quella sera la Lazio avrebbe perso 5-2 a Valencia, Quarto di Finale di Champions, compromettendo pesantemente anche la partita di ritorno.
Però quattro giorni prima aveva sbancato Torino portandosi a solo 3 punti dalla Juve.
Il preludio dell'apoteosi...

Ai tempi collaboravo con Lazialità.
Disegni, vignette, tavole dei gol, fino all'apice del libro sulle maglie, il primo.

Il giorno prima avevo la febbre quando mi chiamano "domani dovremmo fare una visita a Formello".
Praticamente ero già lì.
Dovevamo visitare tutto, dall'ufficio privato di Cragnotti, alla foresteria, i magazzini fino ad andare nel dettaglio nella zona tecnica.
Spogliatoi, campi di allenamento, sale massaggi, palestra, un po' tutto insomma per poi ridisegnarlo con delle tavole sezionate.

Tutta la squadra era a Valencia tranne Marchegiani, Couto, Ravanelli e Pinzi.
Giriamo tutto, ci prendiamo in braccio la Coppa delle Coppe neanche fosse un bambino poi entriamo nello spogliatoio dove capisci anche un po' l'indole dei ragazzi dall'aspetto del loro armadietto.
Lombardo un pazzo scatenato, con foto in parrucca in bella mostra.
Conceicao un bambinone con una specie di altarino del perfetto supporter del Porto.

Poi sulla parete principale, vicino alla porta dell'area massaggi, c'era la prima pagina del Corriere dello Sport di fine marzo, un paio di giorni dopo la vittoria nel derby di ritorno.
Dichiarazione "congiunta" Totti-Sensi: Spero che la Lazio perda tutto.

Chiediamo: Chi l'ha messa lì.

"Sandro, il capitano".

Siamo un po' sorpresi perchè non ce lo vediamo un tipo come Nesta con atteggiamenti così forti.
Poi ci spiegano.

La mattina arriva Sinisa con il giornale sotto al braccio, prende Nesta, glielo mostra e gli dice:
"Attaccalo al muro, che nessuno se lo deve dimenticare quello che hanno detto".
Un paio di giorni dopo arriva la vittoria di Torino.

Poi tutti sappiamo come è andata.

Già prima lo apprezzavo, da quel momento l'ho amato.
Nesta era rispettato da tutti, da buon capitano.
Ma lui, Sinisa, era la spina dorsale di quello spogliatoio.

Me la immagino la malattia che prepara la barriera e lui che carica il sinistro... ma dentro di lei lo sa che... SE TIRA SINISA E' GOL!!!

PS: QUESTO TOPIC VA SUBITO SU LAZIO TALK! Per favore

Dedicato ai "veri laziali" che misero in scena quella schifezza pro-pupone.

E' piu' LAZIALE lui di tutti voi messi insieme .

Allo spostamento del topic su Sinisa su LAZIO TALK , andrebbe , di pari passo , lo spostamento di questo topic su Temi .

Grazie LN .

Offline ES

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20560
Re:CN11,5
« Risposta #2084 il: 15 Lug 2019, 18:25 »
Quotone

Offline dario

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Re:CN11,5
« Risposta #2085 il: 15 Lug 2019, 19:35 »
Per me, i vertici delle società di calcio, dovrebbero riunirsi per discutere del potere che così viene dato alle tifoserie.
Sta cosa della responsabilità, nel 2019 dove co pochi spiccioli se dai l'ok ad eludere la privacy negli stadi (per mera causa di forza maggiore) l'inchiodi ad uno ad uno e non li fai entrare mai più allo stadio, fa leggermente sorridere.
200%

Offline alex73

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Re:CN11,5
« Risposta #2086 il: 16 Lug 2019, 09:14 »
Siamo senza tifo ....e' ora di prenderne atto! Facciamo una petizione per riavere gli ES ....quanto ci mancano!!!

Offline ssl_1900

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Re:CN11,5
« Risposta #2087 il: 16 Lug 2019, 10:32 »
Abbi pazienza, non è che gli ES sono una società di servizi, che chiami alla bisogna.

L'alternativa agli irriducibili si crea nel tempo e con coraggio. Tanto tempo e tanto coraggio.

Offline alex73

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Re:CN11,5
« Risposta #2088 il: 16 Lug 2019, 10:46 »
Abbi pazienza, non è che gli ES sono una società di servizi, che chiami alla bisogna.

L'alternativa agli irriducibili si crea nel tempo e con coraggio. Tanto tempo e tanto coraggio.
lo so era per dire che servirebbe un gruppo come quello...che ragionava solo in chiave Lazio....la mia speranza e' che qualche vecchio esponente si faccia promotore....avrebbe tanta gente al seguito che ha fame di sola Lazio

Online charlie

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Re:CN11,5
« Risposta #2089 il: 16 Lug 2019, 11:43 »
Siamo senza tifo ....

Manco per niente.
Al massimo siamo senza tifo organizzato.
Venite allo stadio che anche il brusio, l'applauso, le bestemmie ecc...è tutto.tifo.
Re:CN11,5
« Risposta #2090 il: 16 Lug 2019, 14:46 »
Manco per niente.
Al massimo siamo senza tifo organizzato.
Venite allo stadio che anche il brusio, l'applauso, le bestemmie ecc...è tutto.tifo.

Preciso  :ssl

Offline Omar65

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Re:CN11,5
« Risposta #2091 il: 16 Lug 2019, 15:25 »
Manco per niente.
Al massimo siamo senza tifo organizzato.
Venite allo stadio che anche il brusio, l'applauso, le bestemmie ecc...è tutto.tifo.

aventiniano

aventiniano

Re:CN11,5
« Risposta #2092 il: 19 Lug 2019, 17:06 »
"(...) i grandi club sembrano essersi stancati della loro base di tifosi, e in un certo senso chi può biasimarli? I maschi giovani della classe operaia e del basso ceto medio portano con sé una serie di problemi complicati e talvolta penosi: i dirigenti e i presidenti potrebbero controbattere che è stata data loro un'occasione e che se la sono lasciata scappare, e che le nuove famiglie piccolo-borghesi  - il nuovo target quanto a pubblico -  non solo si copmorteranno bene, ma pagheranno anche molto di più per farlo.
(...) A me sembra che il ragionamento non fili comunque. Parte del piacere che si ricava dall'andare nei grandi stadi di calcio è un piacere parassita e riflesso, perché a meno che uno non vada nel North Bank, nel Kop o nello Stretford End [alcuni settori analoghi alle curve di tre grandi squadre di Premier League, nota mia] vuol dire che, per l'atmosfera, si appoggia agli altri; e l'atmosfera è una delle componenti fondamentali nell'esperienza del calcio. Questi enormi settori sono tanto importanti per i club quanto i giocatori, non solo perché i oro habitué offrono un supporto di tipo sonoro alla squadra, e non solo perché riforniscono le società di grosse somme di denaro (...), ma perché, senza di loro, a nessun altro gliene fregherebbe niente di andare allo stadio.
L'Arsenal e il Manchester United e tutti gli altri hanno l'impressione che la gente paghi per vedere Paul Merson e Ryan Giggs, e naturalmente è vero.  Ma molti di loro  - le persone sedute nelle poltroncine da 20 sterline, i pezzi grossi in tribuna -  pagano anche per vedere la gente che guarda Ryan Giggs (o per ascoltare quello che la gente gli urla).  Chi pagherebbe per un posto in tribuna se lo stadio fosse pieno slo di pezzi grossi? Il club vendeva quei biglietti a condizione che l'atmosfera fosse gratis , e così il North Bank rendeva, quanto a incassi, come qualunque giocatore. Chi farà casino adesso? I bambini e le loro mamme e i loro papà piccolo-borghesi di periferia verranno ancora, se dovranno fare tutto da soli? O si sentiranno imbrogliati? Perché in pratica il club ha venduto loro dei biglietti per uno spettacolo in cui l'attrazione principale è stata rimossa per fare loro spazio.
Ancora una cosa sul genere di pubblico che il calcio ha deciso di volere: le società devono essere sicure di risultare efficienti, di funzionare, di non incappare in annate magre, perché i nuovi spettatori non sopportano i fiaschi.  Questo non è il tipo di persone che ti viene a veder giocare contro il Wimbledon in marzo quando sei 11esimo in Premier League e ormai fuori da tutte le gare di Coppa.  Perché dovrebbe? Ha mille altre cose da fare. (...) Noi aficionados gonzi passavamo sopra anche a questo, e in almeno 20mila ci facevamo vivi indipendentemente da quanto scarsi eravate (e certe volte siete stati molto, molto scarsi davvero);  ma su questa nuova brigata ... io non ci farei tanto affidamento (...)"

Mi permetto di proporvi questo passaggio (intelligente ma da tifoso vero, come il resto del libro) di Nick Hornby in Febbre a '90 (1992). Profetico.
E non c'era ancora la pay-tv.
Questo aiuta a capire secondo me, da un lato perché quei settori delle curve (Nord compresa) che si ribellano contro il 'calcio moderno' sono rimasti ormai  - in Occidente - una specie di fossilario senza futuro; ma anche cosa sarà la stadio quando non ci saranno più neanche loro.
E perché dei vdm come il sottoscritto si sentono un po' estranei al baraccone attuale, e un po' indulgenti verso il tanto biasimato (comprensibilmente) CN12 o 11,5 che dir si voglia.
Re:CN11,5
« Risposta #2093 il: 19 Lug 2019, 20:30 »
Manco per niente.
Al massimo siamo senza tifo organizzato.
Venite allo stadio che anche il brusio, l'applauso, le bestemmie ecc...è tutto.tifo.
Si, pure il silenzio....

Offline Gianluko

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Re:CN11,5
« Risposta #2094 il: 19 Lug 2019, 21:44 »
"(...) i grandi club sembrano essersi stancati della loro base di tifosi, e in un certo senso chi può biasimarli? I maschi giovani della classe operaia e del basso ceto medio portano con sé una serie di problemi complicati e talvolta penosi: i dirigenti e i presidenti potrebbero controbattere che è stata data loro un'occasione e che se la sono lasciata scappare, e che le nuove famiglie piccolo-borghesi  - il nuovo target quanto a pubblico -  non solo si copmorteranno bene, ma pagheranno anche molto di più per farlo.
(...) A me sembra che il ragionamento non fili comunque. Parte del piacere che si ricava dall'andare nei grandi stadi di calcio è un piacere parassita e riflesso, perché a meno che uno non vada nel North Bank, nel Kop o nello Stretford End [alcuni settori analoghi alle curve di tre grandi squadre di Premier League, nota mia] vuol dire che, per l'atmosfera, si appoggia agli altri; e l'atmosfera è una delle componenti fondamentali nell'esperienza del calcio. Questi enormi settori sono tanto importanti per i club quanto i giocatori, non solo perché i oro habitué offrono un supporto di tipo sonoro alla squadra, e non solo perché riforniscono le società di grosse somme di denaro (...), ma perché, senza di loro, a nessun altro gliene fregherebbe niente di andare allo stadio.
L'Arsenal e il Manchester United e tutti gli altri hanno l'impressione che la gente paghi per vedere Paul Merson e Ryan Giggs, e naturalmente è vero.  Ma molti di loro  - le persone sedute nelle poltroncine da 20 sterline, i pezzi grossi in tribuna -  pagano anche per vedere la gente che guarda Ryan Giggs (o per ascoltare quello che la gente gli urla).  Chi pagherebbe per un posto in tribuna se lo stadio fosse pieno slo di pezzi grossi? Il club vendeva quei biglietti a condizione che l'atmosfera fosse gratis , e così il North Bank rendeva, quanto a incassi, come qualunque giocatore. Chi farà casino adesso? I bambini e le loro mamme e i loro papà piccolo-borghesi di periferia verranno ancora, se dovranno fare tutto da soli? O si sentiranno imbrogliati? Perché in pratica il club ha venduto loro dei biglietti per uno spettacolo in cui l'attrazione principale è stata rimossa per fare loro spazio.
Ancora una cosa sul genere di pubblico che il calcio ha deciso di volere: le società devono essere sicure di risultare efficienti, di funzionare, di non incappare in annate magre, perché i nuovi spettatori non sopportano i fiaschi.  Questo non è il tipo di persone che ti viene a veder giocare contro il Wimbledon in marzo quando sei 11esimo in Premier League e ormai fuori da tutte le gare di Coppa.  Perché dovrebbe? Ha mille altre cose da fare. (...) Noi aficionados gonzi passavamo sopra anche a questo, e in almeno 20mila ci facevamo vivi indipendentemente da quanto scarsi eravate (e certe volte siete stati molto, molto scarsi davvero);  ma su questa nuova brigata ... io non ci farei tanto affidamento (...)"

Mi permetto di proporvi questo passaggio (intelligente ma da tifoso vero, come il resto del libro) di Nick Hornby in Febbre a '90 (1992). Profetico.
E non c'era ancora la pay-tv.
Questo aiuta a capire secondo me, da un lato perché quei settori delle curve (Nord compresa) che si ribellano contro il 'calcio moderno' sono rimasti ormai  - in Occidente - una specie di fossilario senza futuro; ma anche cosa sarà la stadio quando non ci saranno più neanche loro.
E perché dei vdm come il sottoscritto si sentono un po' estranei al baraccone attuale, e un po' indulgenti verso il tanto biasimato (comprensibilmente) CN12 o 11,5 che dir si voglia.
Diciamo che guardando un qualsiasi stadio inglese, nel 2019, non mi pare così profetico.

Offline carib

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Re:CN11,5
« Risposta #2095 il: 19 Lug 2019, 23:56 »
Manco per niente.
Al massimo siamo senza tifo organizzato.
Venite allo stadio che anche il brusio, l'applauso, le bestemmie ecc...è tutto.tifo.
  :ssl :ssl
Re:CN11,5
« Risposta #2096 il: 20 Lug 2019, 16:57 »
"(...) i grandi club sembrano essersi stancati della loro base di tifosi, e in un certo senso chi può biasimarli? I maschi giovani della classe operaia e del basso ceto medio portano con sé una serie di problemi complicati e talvolta penosi: i dirigenti e i presidenti potrebbero controbattere che è stata data loro un'occasione e che se la sono lasciata scappare, e che le nuove famiglie piccolo-borghesi  - il nuovo target quanto a pubblico -  non solo si copmorteranno bene, ma pagheranno anche molto di più per farlo.
(...) A me sembra che il ragionamento non fili comunque. Parte del piacere che si ricava dall'andare nei grandi stadi di calcio è un piacere parassita e riflesso, perché a meno che uno non vada nel North Bank, nel Kop o nello Stretford End [alcuni settori analoghi alle curve di tre grandi squadre di Premier League, nota mia] vuol dire che, per l'atmosfera, si appoggia agli altri; e l'atmosfera è una delle componenti fondamentali nell'esperienza del calcio. Questi enormi settori sono tanto importanti per i club quanto i giocatori, non solo perché i oro habitué offrono un supporto di tipo sonoro alla squadra, e non solo perché riforniscono le società di grosse somme di denaro (...), ma perché, senza di loro, a nessun altro gliene fregherebbe niente di andare allo stadio.
L'Arsenal e il Manchester United e tutti gli altri hanno l'impressione che la gente paghi per vedere Paul Merson e Ryan Giggs, e naturalmente è vero.  Ma molti di loro  - le persone sedute nelle poltroncine da 20 sterline, i pezzi grossi in tribuna -  pagano anche per vedere la gente che guarda Ryan Giggs (o per ascoltare quello che la gente gli urla).  Chi pagherebbe per un posto in tribuna se lo stadio fosse pieno slo di pezzi grossi? Il club vendeva quei biglietti a condizione che l'atmosfera fosse gratis , e così il North Bank rendeva, quanto a incassi, come qualunque giocatore. Chi farà casino adesso? I bambini e le loro mamme e i loro papà piccolo-borghesi di periferia verranno ancora, se dovranno fare tutto da soli? O si sentiranno imbrogliati? Perché in pratica il club ha venduto loro dei biglietti per uno spettacolo in cui l'attrazione principale è stata rimossa per fare loro spazio.
Ancora una cosa sul genere di pubblico che il calcio ha deciso di volere: le società devono essere sicure di risultare efficienti, di funzionare, di non incappare in annate magre, perché i nuovi spettatori non sopportano i fiaschi.  Questo non è il tipo di persone che ti viene a veder giocare contro il Wimbledon in marzo quando sei 11esimo in Premier League e ormai fuori da tutte le gare di Coppa.  Perché dovrebbe? Ha mille altre cose da fare. (...) Noi aficionados gonzi passavamo sopra anche a questo, e in almeno 20mila ci facevamo vivi indipendentemente da quanto scarsi eravate (e certe volte siete stati molto, molto scarsi davvero);  ma su questa nuova brigata ... io non ci farei tanto affidamento (...)"

Mi permetto di proporvi questo passaggio (intelligente ma da tifoso vero, come il resto del libro) di Nick Hornby in Febbre a '90 (1992). Profetico.
E non c'era ancora la pay-tv.
Questo aiuta a capire secondo me, da un lato perché quei settori delle curve (Nord compresa) che si ribellano contro il 'calcio moderno' sono rimasti ormai  - in Occidente - una specie di fossilario senza futuro; ma anche cosa sarà la stadio quando non ci saranno più neanche loro.
E perché dei vdm come il sottoscritto si sentono un po' estranei al baraccone attuale, e un po' indulgenti verso il tanto biasimato (comprensibilmente) CN12 o 11,5 che dir si voglia.

Paragonare il tifo inglese a quello italiano (in particolare a questo) e' mischiare pere e mele .

Questi tifano prima per se stessi e POI per la LAZIO .

Questi cantano i ragazzi di Buda , inneggiano al duce e fallo le mani a paletta .

Questi ci hanno fatto squalificare e non permesso di far vedere la LAZIO ai LAZIALI .

Questi ricattano , neanche tanto velatamente la societa' , per le prossime partite .

Piacerebbero SICURAMENTE a Hornby .  8)

Lo dico senza intenzioni dirette a questo o quel netter .

Verso QUESTA curva non si puo' rimanere indifferenti o sipperoisti .

Io QUESTA curva NON la voglio .

Questi NON sono Laziali .

Questi fanno il male della LAZIO .



Online kurt

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6799
Re:CN11,5
« Risposta #2097 il: 20 Lug 2019, 17:12 »
Paragonare il tifo inglese a quello italiano (in particolare a questo) e' mischiare pere e mele .

Questi tifano prima per se stessi e POI per la LAZIO .

Questi cantano i ragazzi di Buda , inneggiano al duce e fallo le mani a paletta .

Questi ci hanno fatto squalificare e non permesso di far vedere la LAZIO ai LAZIALI .

Questi ricattano , neanche tanto velatamente la societa' , per le prossime partite .

Piacerebbero SICURAMENTE a Hornby .  8)

Lo dico senza intenzioni dirette a questo o quel netter .

Verso QUESTA curva non si puo' rimanere indifferenti o sipperoisti .

Io QUESTA curva NON la voglio .

Questi NON sono Laziali .

Questi fanno il male della LAZIO .





Quoto tutto ma in particolar modo le ultime 3 righe.

Offline Palo

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Re:CN11,5
« Risposta #2098 il: 20 Lug 2019, 17:19 »
C’è una parte del discorso di Hornby che “quadra”. Quando hanno voluto “fare spettacolo” (basta pensare al 20 maggio 2018) sono stati la cosa più bella di tutto lo stadio.
Per il resto, devo quotare Coldilana61. C’è contraddizione? No. Quando la loro ragion d’essere è la Lazio, sono grandi. Purtroppo, ora, la ragion d’essere sembra aver definitivamente smesso di vestire i colori biancazzurri: ormai veste una camicia bruna

Offline skire

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162
Re:CN11,5
« Risposta #2099 il: 20 Lug 2019, 17:31 »
C’è una parte del discorso di Hornby che “quadra”. Quando hanno voluto “fare spettacolo” (basta pensare al 20 maggio 2018) sono stati la cosa più bella di tutto lo stadio.
Per il resto, devo quotare Coldilana61. C’è contraddizione? No. Quando la loro ragion d’essere è la Lazio, sono grandi. Purtroppo, ora, la ragion d’essere sembra aver definitivamente smesso di vestire i colori biancazzurri: ormai veste una camicia bruna
 

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