In tanti anni abbiamo letto mille espressioni del curva-pensiero, le abbiamo sempre commentate, spesso arrabbiandoci, o facendo dell'ironia, come nel caso dell'indimenticato OZIARE FREMERE BRACCOBALDI DI ESISTERE (citazione lazionettica preistorica). Mai avrei pensato che il cuore della lazialità più feroce e truce avrebbe vergato con penna d'oca una didascalia così elevata, sotto la magnifica rappresentazione scenografica della Creazione di Michelangelo, una roba senza precedenti che, immagino e spero, sarà riprodotta a tutte le latitudini, a parziale risarcimento di qualche non secondario danno d'immagine derivato dalle note intemperanze di qualche curvarolo che ama tenere le braccia in... trazione anteriore.
Ieri parte della famosa frase "La Lazio non proviene da. La Lazio è" è stata citata dalla curva e ripresa da giornali e TV, attribuita al Generale Vaccaro, con tanto di epica del topo da biblioteca che fruga nelle carte ingiallite di qualche polveroso archivio, rappresentazione un po' romanzesca del Laziowikier che gira con la mantellina da Sherlock e la lente d'ingrandimento a scovare indizi certi del passaggio di Ancherani o di Mesones in qualche cespuglio del lungotevere, in tasca un santino di Bitetti e un frammento della paglietta di Ballerini, ancora puzzolente del sudore alla stricnina di Dorando Pietri.
La Lazio è altro.
La Lazio non proviene da: la Lazio è.
Prima è nata la Lazio: i tifosi sono venuti dopo.
Per gli altri c'erano i tifosi e gli è stata data una squadra da tifare.
Questa la citazione intera: tratta chissà da quale carta ingiallita, secondo alcuni. Chissà che qualcuno non sia così acuto da tirare fuori le prove. Io però ricordo, essendo vecchio non quasi quanto Matusalemme, ma quasi quanto il caro GuyMontag, e pochi qua sopra hanno memoria anteriore alla mia. Ricordo e so da dove proviene quella frase che ogni tanto fa capoccella in qualche pagina, gruppo, profilo privato su qualunque social, tanto racconta lo spirito di quella fusione che avrebbe dovuto annientare ciò che resiste e rifulge di sempre nuovo splendore.
Lo so ma non lo dico, vi lascio indovinare, certo che ci sia in giro qualche laziale di lucida memoria.
Mi godo la grandezza di Lazionet, che ci tiene vicini anche quando non ci vediamo da tanto, perché quando meno te lo aspetti spunta fuori un amico, una frase, un qualcosa che ritorna, ritorna, ritorna sempre e ti raggiunge dove sei, e ti fa sorridere.
La Lazio è.
Viva noi.
Viva Lazio.net.
Ahò, mo' però dovete indovinà, eh