D'accordissimo con MV, tutto il resto è stucchevole e non è altro che la conferma di quanto scritto in apertura di topic.
IL problema è che fare rete, "mettere i paletti", non serve a nulla.
Qui parliamo di dinamiche societarie e comunicative, ci sarebbe bisogno di una rivoluzione culturale importante, non di poche decine di tifosi che si convincono di essere stufi e incazzati.
L'unica cosa che possiamo fare è non ascoltare i Depressi per decreto e andare allo stadio, magari convincendo l'amico che si sente disamorato.
Bisogna ricreare affetto e vicinanza, bisogna costruire un nuovo interesse per la Lazio.
Quello che non dobbiamo assolutamente fare è costruire questo nuovo Sentire sulla Storia, sull'epica, sulla retorica.
GLi zozzoni ci precedono perchè vivono profondamente il presente, si prendono fette di nuovi tifosi perchè semplicemente parlano dell' "ora e adesso".
Nè di Chinaglia nè di Piola, nè dei -9 nè di Piazza della Libertà.
Parlano di quanto è forte Biglia e di quanto De Vrij abbia giocato bene al mondiale.
Ho portato mio cugino, che di anni ne ha 22, alla serata "Di padre in figlio".
A stento gli fregava qualcosa di Conceicao e Nesta.
Se non dovessero succedere sconquassi, la Lazio sopravviverà per altri 1000 anni.
Fra 1000 anni, a chi interesserà cosa è successo nei primi 70-100 anni di storia?
Il presente, le presenze allo stadio, il tifo, la bellezza dei colori, questo è la Lazio.
E purtroppo, affossando Lotito, si continua ad affossare inevitabilmente questa Lazio. E' logica, nient'altro.
Il resto è storia che, ahimè, va sfumando insieme a chi quella storia l'ha vissuta.