La cosa bellissima, quella che mi fa prefigurare un futuro radioso, è l'autoesaltazione che comincia a trasudare da ogni loro commento. Si stanno gradualmente convincendo, per l'ennesima volta, di essere destinati a un futuro prossimo di trionfi e imprese eroiche. Sono più timorosi e guardinghi che in passato, ma non ce la fanno, è più forte di loro. Gli scappa via dalle mani, l'entusiasmo farlocco che i giornali gli pompano nelle scatole craniche giorno dopo giorno.
Ho contato almeno 5 canidi che all'indomani dell'amichevole greca mi hanno detto, gongolando: "Ieri a'mo asfaltato l'Arisse".
Ormai lo ripeto a me stesso come un mantra: che Iddio ce li conservi.