Ero seduto con la famigliola al tavolino di un bar a Carloforte, isola di San Pietro.
Indossavo una maglietta con il simbolo della Lazio.
Noto un tizio seduto là vicino che mi guarda, dopo poco si alza e ci viene incontro.
Si presenta e mi chiede se sono della Lazio, gli confermo che si, lo siamo tutti, io moglie e figli.
Gli si illuminano gli occhi e mi racconta che anche lui è Laziale ed è l'unico biancoceleste di Carloforte ed era felicissimo di incontrare altri Laziali.
Gli chiedo come mai in un'isoletta a sudovest della Sardegna lui sia diventato tifoso della Nostra e mi spiega che si è innamorato dei nostri colori grazie a Chinaglia.
Ogni tanto è riuscito anche a venire allo stadio (non proprio dietro l'angolo), fa il pescatore e mi racconta che tutto l'anno combatte, in solitaria, contro juventini (la maggioranza), genoani e doriani (l'isola di fatto è una colonia ligure) e un gruppuscolo di romamisti.
E insomma tra calette, vecchie tonnare, scogliere e pesce fresco a Carloforte abbiamo scoperto pure un nostro avamposto: cristallino e solitario, fiero e unico rappresentante della s.s. Lazio sull'isoletta di San Pietro.
FORZA LAZIO