Secondo me G.M. ha fatto bene.
Innanzitutto, Benedetti non ha fatto una domanda ma un comizio. Manco il punto interrogativo alla fine della frase ha pronunciato. Evidentemente prigioniero di una sindrome di presunzione che gli fa credere di essere un giornalista per davvero e gli fa dimenticare che la conferenza post partita è fatta per ascoltare le risposte dell'intervistato a domande di giornalisti, non per sentire pontificare questi ultimi forti di non si sa quali conoscenze se non quelle di chi galleggia da decenni nel sottobosco dei media locali che ronzano intorno alla Lazio.
E a un comizio che cazzo voi rispondere? Questo lo dici tu. E così Martusciello ha risposto.
Secondo, il comizio di Benedetti, oltre ad essere sciatto e sostanzialmente apodittico, era pure abbastanza offensivo. Nel tono e nel contenuto. Il fatto dei fischi lo ha aggiunto alla fine, quando si è accorto che aveva sgravato. Prima aveva detto che era stato uno spettacolo indecoroso e che era stata la peggior partita che aveva visto (forse in parecchie partite di Papadopulo e di Reja, cui voglio comunque bene, Benedetti era affetto da cecità selettiva).
Dirlo, beninteso, è legittimo, anche se è fin troppo chiaro che non stava facendo una domanda (vedi sopra) all'intervistato ma stava soltando allisciando, come fa da anni, la parte eternamente insoddisfatta e lamentosa del tifo (quella del liberalalazio, che per eccesso di risultati ha dovuto ammainare i gagliardetti).
Ma è anche legittimo che poi ti prendi il vaffanculo in diretta.
Terzo, Martusciello era senz'altro nervoso, come è giusto che sia dopo una partita che non lo avrà soddisfatto. Ma ha fatto quello che doveva fare: difendere la squadra davanti a un tentativo di denigrazione messo in scena dal (finto) fuoco amico. E lo ha fatto in modo deciso e spigoloso. Mi è piaciuto.