i conti in tasca

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porgascogne

porgascogne

i conti in tasca
« il: 03 Nov 2015, 14:05 »
topic borderline: per 3/4 da sezione calcio, ma per 1/4 da laziotalk

parte tutto da qui

questo è il quarto che ci interessa

Lazio in cerca di equilibrio

Se nel bilancio della Roma abbiamo notato l’anomalia nel contabilizzare alcune cessioni di questa estate nel bilancio 2014/15, la situazione della Lazio lascia qualche perplessità in più. Avevamo presentato la squadra di Lotito come l’esempio di oculata gestione economica che mette l’obiettivo “conti in ordine” prima di tutto, a costo di limitare le ambizioni sportive e, a un primo sguardo, questo approccio pare confermato, dato che la società ha annunciato per la quarta volta negli ultimi cinque anni una chiusura in attivo (+6 contro il +7 dell’anno scorso).
Spulciando i dati, però, si nota che anche i biancocelesti si sono avvalsi di un escamotage che non si sa quanto sia realmente utilizzabile, tanto che nei documenti ufficiali pubblicati si specifica chiaramente che i risultati di bilancio presentati contengono “dati non ancora verificati dalla società di revisione e non esaminati dal consiglio di sorveglianza”, quindi non possono essere ancora ritenuti ufficiali al 100%. Sto parlando della decisione anomala di contabilizzare nel bilancio 2014/15 gli introiti “certi” dovuti alla partecipazione alle coppe europee nella stagione 2015/16. Se è pur vero che la qualificazione ai preliminari di Champions League ha permesso alla società di essere sicura di disputare almeno la fase ai gironi di Europa League 2015/16, è anche vero che questo modo di contabilizzare le entrate dovute alle competizioni europee rappresenta una novità che non è detto venga accettata dagli organi di controllo. La Lazio ha in questo caso contabilizzato un introito certo di circa 22,3 milioni derivante dalle coppe europee 2015/16, così suddiviso: 3 per la sconfitta ai playoff di Champions League, 11 per il Market Pool Champions League (che quest’anno premia per il 10% della quota nazionale anche le squadre eliminate ai playoff), 2,4 per la qualificazione alla fase a gironi di Europa League, 4,6 per la quota minima di Market Pool Europa League in caso di eliminazione ai gironi e 1,3 di conguaglio previsto per partecipazioni passate.  Se togliamo ai 6 milioni di utile i 22 inseriti anticipando i soldi delle competizioni europee di quest’anno avremmo un passivo di –16 assolutamente inusuale per la gestione Lotito. Peserebbe la mancata partecipazione alle coppe europee nel 2014/15, ma non sono da sottovalutare nemmeno l’aumento del monte stipendi (da 52 a 61 milioni a causa, secondo quanto si legge a bilancio, dell’impossibilità di vendere alcuni giocatori fuori dal progetto), dei costi totali (da 83 a 86, con l’aumento del monte stipendi parzialmente compensato da una diminuzione delle spese amministrative), una contrazione dei ricavi pubblicitari (-3 milioni) e soprattutto un secco “0” alla voce plusvalenze, in netto calo rispetto al +23 della scorsa stagione. Plusvalenze che sono state quasi inesistenti anche nel mercato estivo 2015 (circa 2 milioni, principalmente dovuti alla cessione di Cavanda), condotto mantenendo un equilibrio sia relativamente al monte ingaggi che al monte ammortamenti, che dovrebbero rimanere più o meno stabili.  A quanto pare, quindi, anche la Lazio inizia a risentire della necessità di partecipare alle coppe europee per riuscire a raggiungere un equilibrio di bilancio ed è costretta a qualche acrobazia finanziaria per far tornare i conti in eventuali annate senza coppe, come successo nella scorsa stagione. Va comunque sottolineato che anche in caso di bocciatura del bilancio da parte degli organi competenti e di un passaggio da +6 a –16 la Lazio è abbastanza solida da far fronte senza problemi a questo valore negativo per una singola stagione e potrà in ogni caso riversare quei 22 milioni sul bilancio 2015/16, che si chiuderà a quel punto quasi certamente in positivo. Viceversa, se venisse accettato l’escamotage laziale, è probabile che per far tornare i conti la dirigenza replicherà la stessa scelta contabile anche l’anno prossimo in caso di qualificazione alle coppe europee 2016/17.


fonte: ultimouomo
(ah, già, so' tutti riomisti)


Offline fish_mark

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15968
Re:i conti in tasca
« Risposta #1 il: 03 Nov 2015, 14:35 »
Leggendo il conto economico anno dopo anno le riflessioni che rilancia il caro porga (che saluto ed abbraccio) non sono proprio notizie freschissime.

La Lazio ha difficoltà a trovare sponsor da più di un lustro, ha entrate da stadio praticameente stabili negli anni (10 milioni, euro più, euro 2), mentre è da sottolineare come l'epopea dei grandi affari che tanto hanno dato soddisfazione anche al nostro bilancio sembra essere passata da troppo tempo. Insomma, sarebbe comodo vendersi un Kolarov all'anno, o anche un Lichtesteiner, ma purtropo al cosa si è verificata semkpre più di rado, tanto che quest'anno abbiamo solamente liquidato un nostro prodotto del vivaio con il Cavanda, che qualcuno comincia a rimpiangere.

la crisi delle entrate del nostro bilancio - che comunque è sempre a cavallo dei 100 milioni (top 30 d'Europa) mi sembrerebbe proprio nel mercato in uscita, segno che da un lato non abbiamo più grandi talenti a disposizione, il che non è vero, anzi, oppure che non sappiamo più vendere o che almeno non abbiamo più la fortuna di ricevere una buona offerta, anzi una offerta "al giusto prezzo di mercato". 

Quanto alla sottolineatura della dipendenza da Champions league, mi sembra quasi una ovvietà. Siamo tutti champions-dipendenti, come anche le strisciate (chiedete al commercialista del Milan i danni che stanno subendo da tre anni di mancata partecipazione).

Cosa servirebbee fare? Difficile dirlo. Una volta era tutto più semplice. Oggi è diventato sempre più complicato.

Re:i conti in tasca
« Risposta #2 il: 03 Nov 2015, 14:46 »
Interessante.
Nonostante la parsimonia, la Lazio fa fatica ad avere i conti in ordine.
Dieci anni di mancata diversificazione dei ricavi, di assenza di joint venture, di assenza di sponsor e alla fine  i nodi vengono al pettine.
Servirebbe, insomma, vendere qualche big.
O altrimenti provare ad amministrare la Lazio come una società di calcio.

Offline bak

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20168
Re:i conti in tasca
« Risposta #3 il: 03 Nov 2015, 14:51 »
Servirebbe, insomma, vendere qualche big.

Cosa che tra l'altro fanno tutte le squadre, almeno in Italia.
Il rischio di ricavare meno di quanto precedentemente offerto è altissimo.

per il resto quoto a cient pi ciento

Offline arturo

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14784
Re:i conti in tasca
« Risposta #4 il: 03 Nov 2015, 14:52 »
Interessante.

Servirebbe, insomma, vendere qualche big.
O altrimenti provare ad amministrare la Lazio come una società di calcio.

'na cosa tipo il rioma all'americana.

Offline fish_mark

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15968
Re:i conti in tasca
« Risposta #5 il: 03 Nov 2015, 14:59 »
'na cosa tipo il rioma all'americana.

E' settimana di derby, l'argomento è infiammabile già di per sè, ma una riflessione, a fumogeni spenti, andrebbe fatta. Che poi è già di dominio comune.

Riparliamone a fumogeni spenti.

PS L'immagine dei fumogeni è semplicemente nostalgica. Ad oggi, l'unico fumo che può uscire dalla curva è quello dei wurstel serviti caldi al bar interno.   

Offline Emfio

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2434
Re:i conti in tasca
« Risposta #6 il: 03 Nov 2015, 15:02 »
Secondo me un'analisi superficiale, prevenuta e pure presuntuosa,
un castello di carte fatto da un dilettante

Offline arturo

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14784
Re:i conti in tasca
« Risposta #7 il: 03 Nov 2015, 15:03 »
 :up:

P.S. il fatto di mettere in bilancio soldi CERTI, non dovrebbe costituire alcun problema contabile-finanziario.
fatte le dovute distinzioni,
i Comuni fanno i bilanci con entrate incertissime e molto futuribili.

Offline reds1984

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5012
Re:i conti in tasca
« Risposta #8 il: 03 Nov 2015, 15:18 »
:up:

P.S. il fatto di mettere in bilancio soldi CERTI, non dovrebbe costituire alcun problema contabile-finanziario.
fatte le dovute distinzioni,
i Comuni fanno i bilanci con entrate incertissime e molto futuribili.

dal punto di vista legale la Lazio ha trovato l'appiglio.
ma rimane sempre il fatto che la coperta è corta. anni di oculata gestione hanno portato a... niente. risultati sportivi mediocri e conti con la polvere sotto il tappeto. è record?

Offline pantarei

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7310
Re:i conti in tasca
« Risposta #9 il: 03 Nov 2015, 15:22 »
nulla di nuovo.
se non arriviamo almeno terzi , cessioni per fare plusvalenze.
poi ripianare.
poi, molto poi, acquisti.

nell'anno dei maggiori introiti , quello dell'assalto alla champion, 10 mln spesi per il mercato.
la nuova era.

Offline arturo

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14784
Re:i conti in tasca
« Risposta #10 il: 03 Nov 2015, 15:37 »
dal punto di vista legale la Lazio ha trovato l'appiglio.
ma rimane sempre il fatto che la coperta è corta. anni di oculata gestione hanno portato a... niente. risultati sportivi mediocri e conti con la polvere sotto il tappeto. è record?

a niente?

ed altri, che evito di citare, molto invidiati in questi lidi, nel medesimo arco temporale, cosa hanno ottenuto?

risultati sportivi inferiori, sconfitta epocale, progggetti sfumati e buffi talmente grandi che se li metti sotto il tappeto viene una gobba come il Cuppolone. :beer:

E' record dei record??

Offline reds1984

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5012
Re:i conti in tasca
« Risposta #11 il: 03 Nov 2015, 15:37 »
In effetti siamo sullo stesso piano


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Offline arturo

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14784
Re:i conti in tasca
« Risposta #12 il: 03 Nov 2015, 15:39 »
no-no so mejo essi... :beer:

mo basta, perché c'ha ragione Marco Pesce.

E' settimana di derby, l'argomento è infiammabile già di per sè, ma una riflessione, a fumogeni spenti, andrebbe fatta. Che poi è già di dominio comune.

Riparliamone a fumogeni spenti.

PS L'immagine dei fumogeni è semplicemente nostalgica. Ad oggi, l'unico fumo che può uscire dalla curva è quello dei wurstel serviti caldi al bar interno.   
Re:i conti in tasca
« Risposta #13 il: 03 Nov 2015, 15:40 »
I bilanci sono imponderabili.

Offline Maxilotte

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2405
Re:i conti in tasca
« Risposta #14 il: 03 Nov 2015, 15:42 »
dal punto di vista legale la Lazio ha trovato l'appiglio.
ma rimane sempre il fatto che la coperta è corta. anni di oculata gestione hanno portato a... niente. risultati sportivi mediocri e conti con la polvere sotto il tappeto. è record?

Credo che sia stato molto bravo chi ti ha aiutato a rimuovere il 26 maggio, non deve essere stato facile per te.

Offline reds1984

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5012
i conti in tasca
« Risposta #15 il: 03 Nov 2015, 15:44 »
Ma che originale. Davvero. Ma già mi hanno bannato una volta per aver risposto ad un commento di tal fatta. Non ci casco più.

PS: io ovviamente quel giorno c'ero. Quanti soloni che ho sentito chiacchierare e poi il 26 maggio erano rintanati in casa con la coda tra le gambe, per il terrore di quello che poteva accadere...

Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Offline FatDanny

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37366
Re:i conti in tasca
« Risposta #16 il: 03 Nov 2015, 15:52 »
Credo che sia stato molto bravo chi ti ha aiutato a rimuovere il 26 maggio, non deve essere stato facile per te.

leggendo la discussione mi trovo più d'accordo con te che con reds, ma trovo questo argomento davvero stucchevole.
I trofei vinti costituiscono un ottimo argomento, un po' meno accusare altri tifosi di averli dimenticati (soprattutto se ci riferiamo al 26 maggio, anche perché purtroppo il calcio non è finito in quella data, cosa che alla fine non mi avrebbe fatto poi così schifo    :=))   )
Re:i conti in tasca
« Risposta #17 il: 03 Nov 2015, 16:00 »
Ed ecco come la società spiega l’iscrizione di questa posta contabile.

I crediti verso enti-settore specifico – si legge nel bilancio Lazio 2015 – ammontano al 30 giugno 2015 ad Euro 28.911 migliaia con un incremento rispetto al saldo 30 giugno 2014 di Euro 4.322 migliaia e si riferiscono a crediti e quote di crediti entro i 12 mesi. Tale incremento è dovuto alla presenza dei crediti rivenienti dai diritti a partecipare alle competizioni europee ed alla diminuzione dei crediti verso società calcistiche italiane.

Al 30 giugno 2015, ovviamente, l’Uefa non aveva ancora versato i 20,99 milioni alla Lazio, in quanto dovuti per la partecipazione alle coppe europee 2015/16, ma poiché il club biancoceleste, grazie alla conquista del terzo posto in Serie A, ha maturato il diritto di riceverli, Lotito e i suoi, con il consenso del consiglio di sorveglianza e della società di revisione, hanno ritenuto di poterli iscrivere tra i ricavi già nel bilancio Lazio 2015.












Sinceramente non vedo cosa ci sia di tanto diverso dalle altre. C'è chi vende per comprare e chi come noi in questo caso non vende e forza un po' le spese potendo contare su incassi si futuri,ma certi.
Sono strategie diverse ma nulla di strano. A meno che non lo si voglia per forza vedere anche dove non c'è.
Magari il prossimo anno ne vendiamo un paio per comprarne altri quattro . Come fatto ad esempio dall'Inter quest'anno.
L'importante è capire i meccanismi , anche se dopo queste voci sicuro si leggerà che deve vendere per tappare i buchi.

Offline bak

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20168
Re:i conti in tasca
« Risposta #18 il: 03 Nov 2015, 16:06 »
ma rimane sempre il fatto che la coperta è corta. anni di oculata gestione hanno portato a... niente. risultati sportivi mediocri e conti con la polvere sotto il tappeto. è record?

Perdonami, ma mi pare alquanto ingenerosa come critica. Due Coppe Italia e una Supercoppa Nazionale non sono esattamente niente.
E lo dico io che non sostengo in alcun modo operazioni e comportamenti del Presidente; poi concordo con voi su sponsor, ingaggi elevati per alcuni (Cana è il primo che mi viene a mente, ma anche Sculli ed altri).
Sicuramente se non ci sono cambiamenti di rotta epocali, i rinnovi di Biglia e Felipe Anderson cominciamo a dimenticarceli da subito, sicuramente ne seguiranno anche altri. Il nostro standard è il sesto/settimo posto, l'eccezione è stato il terzo dello scorso campionato.

Che poi, tornando in tema, mi sembra un'operazione di bilancio analoga a chi iscrive le quote dei diritti tv, quindi nel caso specifico non ci vedo nulla di scandaloso.

Offline Maxilotte

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2405
Re:i conti in tasca
« Risposta #19 il: 03 Nov 2015, 16:07 »
leggendo la discussione mi trovo più d'accordo con te che con reds, ma trovo questo argomento davvero stucchevole.
I trofei vinti costituiscono un ottimo argomento, un po' meno accusare altri tifosi di averli dimenticati (soprattutto se ci riferiamo al 26 maggio, anche perché purtroppo il calcio non è finito in quella data, cosa che alla fine non mi avrebbe fatto poi così schifo    :=))   )

FD, e cavolo ma manco marione direbbe che negli ultimi anni la Lazio ha fatto "niente". E dai su.
 

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