Considerando la mediocrità generale, Tare potrebbe rientrare nella categoria (ristretta) dei buoni direttori sportivi.
Purtroppo, considerando la scarsa disponibilità economica di cui ci troviamo a disporre, sarebbe opportuno atturare strategie differenti. In questo deve migliorare enormemente.
Acquisti
Scouting: Ottimo. Talenti presi a poco prezzo o addirittura gratis. Tante scommesse vinte negli ultimi anni che ci hanno permesso di colmare qualche gap con compagini più attrezzate.
Tempistica: Pessimo. L'attendismo non paga, ormai è appurato. Avrei preferito buttare 5-10 milioni (rischiando di perdere comunque l'accesso ai gironi) ma alzando ulteriormente le probabilità di vittoria, dando anche un grande scossone all'ambiente. E non è detto che la "grande" punta non ci avrebbe dato una grossa mano in Europa League. Siviglia e Porto sono due squadre che negli ultimi anni sono riuscite a sfruttare appieno la vetrina secondaria del calcio europeo.
Per finire, sarebbe ora di puntare più a profili complementari al modulo, più che al talento effettivo del giocatore. Candreva è stata una scelta azzeccata, Alfaro, Ederson e altri no. Giocatori di talento che per caratteristiche fisiche o tecniche non potevano dare un contributo maggiore. Quest anno temo sia il turno di Patric e Morrison, due equivoci tattici.
Cessioni
Non ci siamo. Tare e Lotito devono capire quando è il momento di lasciar partire un giocatore, magari anche forzando la mano. Per una squadra come la nostra è necessario tagliare qualche rosa, sebbene bella e profumata, per farne crescere di più rigogliose (e numerose). Con Hernanes abbiamo guadagnato 20 milioni, una cifra buona ma lontana da quanto avremmo potuto guadagnare l'anno precedente. Hernanes è solo un esempio: Ds e presidente devono essere in grado di capire quando rinunciare ad un giocatore e a convincere l'allenatore che sia la scelta migliore, anche imponendosi.
Giovani
A parte Cataldi, poco o nulla. Se riusciamo a coltivarli nel nostro orto (vedi Keita e Onazi) qualche frutto lo si raccoglie, ma i nostri rampolli mandati in giro per l'Italia rientrano spesso con più presenze in panca che in campo. E anche dopo una buona stagione, a differenza di altri club, tendono a rimanere ancorati alla categoria.