Il nostro, almeno in questi ultimi tempi, è esattamente l'opposto del c.d. "modello Udinese".
Modello Udinese che consiste, essenzialmente, nello scovare bravi giovani, valorizzarli e poi rivenderli ricavandone cospicue plusvalenze con cui ricominciare la giostra.
Da noi non funziona così.
Anzi, il primo obiettivo, mi pare, è proprio tenersi i pezzi più pregiati.
Forse dovremmo discutere, paradossalmente, se invece non è il caso di venderne qualcuno, a volte.
Occorre considerare, tuttavia, la possibilità che non è facile percorrere questa strada con una piazza tendenzialmente sempre sul piede di guerra. Forse da questo punto di vista in società dovrebbero essere più coraggiosi.
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