io sono allibito.spero davvero non sia vero, spero proprio che non ci abbiano manco pensato.
inzaghi. ormai è una sconfinata serie d'amarezze una dietro l'altra la Lazio.
Io invece sono convinto che sia tutto vero e che ormai siano saltati tutti gli argini. Molto semplicemente, Lotito ha capito che ricucire il rapporto con la tifoseria laziale è tecnicamente impossibile. Perchè i tifosi, dopo la stagione da vomito e il brand della mediocrità cucito addosso, chiedevano per ripartire tutto quello che questa dirigenza non è assolutamente in grado di garantire: un allenatore di spessore, 5 titolari veri, una figura di riferimento e di comprovata lazialità che potesse ricompattare l'ambiente e seppellire la depressione. Una società composta da sole due persone, saccenti e incompetenti ( mix esiziale), non può centrare neppure uno di questi obiettivi. Da qui la presa di coscienza del presidente: dal momento che " no solution for that", faccio di testa mia e rilancio. Spending review selvaggia, tecnico a costo zero o quasi, nessuna pretesa sul mercato e acquisti in perfetto Novaretti Style. Immaginatevi se un Simone Inzaghi, dopo due esperienze in formazioni Allievi e 5 mesi di Primavera, si mette a battere i pugni sul tavolo perchè vuole Pastore e Bonaventura ( per dire). E' il profilo perfetto. A Lotito non frega un emerito caxxo dello stadio vuoto, dei 1000 abbonamenti ( forse meno) che arriveranno, di un Instant team in grado di riscattarsi subito, di sognare un futuro meno deprimente. Per lui la Lazio è una nave scuola, un laboratorio di esperimenti. L'importante è che, in caso di flop, non si scenda troppo in basso. Il decimo posto, l'ultimo strapuntino della parte sinistra della classifica, è il suo optimum. Perchè si può centrare senza sporcarsi troppo, contenendo i costi e ripetendo il mantra della Lazio salvata dal coma, il debito col Fisco, i tre parametri, la moralità, i valori dello sport, Abebe Bikila, la rava e la fava. Questa è la realtà di fronte alla quale noi tifosi abbiamo due sole possibilità:1) adeguarsi, cancellare dal più recondito angolo della memoria il personaggio Lotito e tifare per una squadra di giovanotti che arriverà decima, sperando che almeno si concretizzi un certo processo di crescita. Oppure mollare tutto e aspettare un chimerico ( al momento) cambio di proprietà. Tertium non datur. Ieri, alla notizia di Pioli, mi sentivo scorato. Oggi, con la quasi certezza di Simone Inzaghi ( a cui peraltro voglio un mondo di bene), sono davvero depresso. La Lazio è questa, signori.