la juventus è, finora, una delle due squadre del campionato italiano contro le quali la Lazio tra andata e ritorno ha totalizzato 0 (zero) punti e realizzato 0 (zero) reti
della juventus in champion mi sono restati in mente gli incontri e i risultati contro due avversari dal profilo tattico e tecnico profondamente diverso, l'atletico madrid e il borussia dortmund. gli spagnoli - non credo di sbagliare - sono la sola squadra contro cui i bianconeri oltre a non riuscire a vincere non sono riusciti a realizzare neppure un gol; i tedeschi invece sono la squadra che più di ogni altra è riuscita a esaltare - per il punteggio e per la prestazione complessiva - le qualità della juve
dopo la nostra vittoria nella semifinale di coppa che ci aprì le porte al 26 maggio, la juventus la abbiamo incontrata 5 volte, 4 in campionato, 1 in supercoppa. 3 volte i bianconeri erano guidati da conte, 2 da allegri. i risultati parlano chiaro: 4 sconfitte, un pareggio, 13 punti per loro, 1 per noi, 14 gol loro, 2 noi. sfide senza storia, insomma. sia quando la juve di conte ci rinchiudeva nella nostra metà campo, sia quando quella di allegri ci ha lasciato ruminare calcio nella loro di metà campo
non c'entra la tattica, dunque, troppo alto il deifferenziale tecnico? sicuramente vale per la Lazio quello che vale per l'inter o per il milan, per il napoli o per la roma, squadre che nello stesso arco di tempo non è che contro la juve abbiano ottenuto risultati molto migliori dei nostri. epperò una differenza c'è: contro la Lazio la juve non solo vince e convince, il fatto è che proprio si diverte, non fatica, esalta le qualità dei suoi solisti, le geometrie del suo collettivo e principi tattici di allegri. esattamente come è stata capace di fare nelle due sfide contro il borussia dortmund
della partita straordinaria di sabato a Marassi, vorrei portare all'attenzione due frammenti estremamente importanti (e direi anche piuttosto raggelanti): la fuga solitaria (e in fuorigioco, ma poco conta) di eto verso la porta, il commento di pioli su questo episodio nel post partita ("non è questione di difesa troppo alta è che non dobbiamo perdere quelle palle a centrocampo"). quell'episodio e quelle parole sembrerebbero annunciare un'altra partita senza storia, perché le ultime due sconfitte, gli ultimi cinque gol presi dalla juve, sono tutti figli di spazi vuoti nella nostra metà campo e di palle perse stupidamente a centrocampo
a meno che, la Lazio non riesca a far tesoro degli altri messaggi giunti da Marassi. quelli che dicono di una Lazio che, dopo il vantaggio, abbassa leggermente il baricentro, restringe gli spazi davanti alla difesa e prova lei a sfruttare i corridoi che chi attacca è in qualche modo costretto a lasciare poco custoditi. che in fondo è esattamente quello che con indubbia maestria è riuscito a fare l'atletico nelle due sfide champion contro i bianconeri
più atletico dunque, meno borussia. fatto curioso questo, certo, perché la Lazio di pioli la sua annata straordinaria è riuscita a costruirla sulla capacità di alzare il ritmo, di occupare la metà campo avversaria, di tenere alto il pressing, di presidiare numerosa numerosa l'area alla ricerca del gol, di squadernare geometrie offensive ricche e variabili, di reiterare attacchi veloci e profondi. con la juve di allegri però questa tattica non funziona. non funziona per la Lazio, ma non sarei per nulla sorpreso se a pagare pegno fosse anche il barcellona di luis enrique: occupare la metà campo juventina e scoprire la propria significa destinarsi a una sorte pressoché certa e inesorabile
simeone lo ha capito ed è stato il solo a costringere i bianconeri a masticare pane duro. proviamo a non essere da meno di loro
avanti Lazio