Sto ascoltando e leggendo pareri di sedicenti giornalisti/opinionisti che sono intrisi di ignoranza, rosicamento, faziosità in merito alla vicenda tamponi.
In pochissimi stanno sottolineando un elemento: la procura federale, nella persona di Chinè, a detti di alcuni “odiatore” Lotito per aver scartato il figlio dalle giovanili della Lazio, ha ritenuto sufficiente inibire per tot mesi presidente, medici e comminare una multa pesante alla società, senza penalizzazioni in classifica.
Ovviamente ci saranno ricorsi, come già annunciato da entrambe le parti in causa, e la sentenza del tribunale federale – molto probabilmente - sarà ulteriormente modificata dai successivi gradi di giudizio.
Non sono un avvocato, ma, grazie anche al supporto dei solidissimi e fondatissimi pareri di alcuni esperti che fanno parte del gruppo di Lazionet, mi sono fatto l’idea che una pretesa più afflittiva della procura, con eventuale accoglimento del tribunale nei tre gradi di giudizio, avrebbe potuto dare adito a richieste risarcitorie multimilionarie da parte laziale in sede civile e penale.
In sintesi, considerato che il protocollo FIGC fa acqua da tutte e le parti, la stessa procura ha capito che ci si addentrava in un campo minato, dove le bombe erano collocate a 10 cm l’una dall’altra. Mi sbaglio?
Chiedo a maggiorenti ed esperti qui dentro.