Io non so che dire.
Cataldi, Caicedo, Ciro, poi Kolarov, Radu, Inzaghi, il principio di infarto sentito al primo e al terzo gol, io che vado da solo allo stadio, la gente che piange, una coppia di anziani ottantenni vestiti bene e con la sciarpa, i figli dei nostri giocatori che tirano il pallone in porta mentre tutti noi festeggiamo, stremati, l'ennesima notte che rimarrà nella storia.
Ci vorrebbe un romanzo per raccontare questa notte, ma ci faremo andar bene anche solo una poesia: perché dentro "forza Lazio" c'è una Storia così complessa che chi non l'ha vissuta, anche solo in parte, non potrà mai capire.