Veron penso che lo ricordiate male nel senso che con il tempo vi siete dimenticati le sue "pause" che erano molto piú frequenti...é una cosa normale, succederá anche a Luis Alberto tra 5-10 anni.
Ci sta che quella squadra sia mitizzata, perché ha portato una serie di trofei per noi indimenticabili. Ovviamente il mito ha anche nebbia...quella squadra peccava in realtá molto di mentalitá. Parliamo di una squadra che avrebbe dovuto vincere almeno 3 campionati ed una Ch.L. per organico e investimenti. A mio modo di vedere quello davvero con la testa vincente era il Cholo...gli altri per me erano piuttosto umorali proprio come Luis Alberto. Veron se sbagliava i primi 2 passaggi, non azzeccava niente.
Dunque restiamo al piano tecnico-tattico e il confronto Luis Alberto-Veron ci sta tutto.
Sono d'accordo sulla premessa generale. Hai totalmente ragione.
Però, su Veron io la penso un po' diversamente. Come "personalità", i due hanno affinità, perchè anche Giovanni Sebastiano, GENIO DEL CALCIO - come il suo omonimo nato il 1685 (anno in cui nacquero anche Händel e Domenico Scarlatti) lo era della musica - era bizzoso, discontintuo e umorale.
Tuttavia, il carisma di Giovanni Sebastiano era gigantesco, credo impareggiabile. Poteva giocare male, nascondersi o sonnecchiare, ma in campo restava onorato dai compagni e temuto dagli avversari, sempre, comunque e a prescindere. Lui li metteva in soggezione solo guardandoli e, certamente, non si faceva intimidire da nessuno. Più leone che purosange arabo; più distratto che pensoso. Il Mago, invece, è nevrile e sensibile. Ma io credo, come te, che sia un GENIO DEL CALCIO anche lui. Uno Chopin, non un Bach.