Ciao, ElRifle!
Grazie per il tuo prezioso contributo, da esperto del mestiere
La tua tesi è mediamente confermata - a me pare - dai numeri e dalle curve di rendimento che potete trovare qui, accessibili e intuitive per tutti: https://analytics.soccerment.com/en/player/82451/luis-alberto-1992-09-28/stats.
In particolare, per Luis Alberto colpisce il numero dei falli commessi: rispetto alla scorsa stagione, erano superiori nel 2017/2018 pur partendo da un un ruolo più offensivo - stesso discorso per i contrasti portati.
Io però ti chiedo.
All'interno di questo calo medio e prolungato nel tempo - a cui però bisognerebbe legare pure le prestazioni di squadra, per avere un quadro completo: la stagione 2019/2020 forse falsa un po' i conti - intuitivamente mi viene da pensare che la regolarità e l'applicazionedi Luis Alberto siano ulteriormente messe a dura prova dal fatto di dover eseguire meccanicamente; senza sosta; qualcuno direbbe pedissequamente; i compiti difensivi, di movimento senza palla, che Sarri si aspetta da lui.
In primo luogo, il noiosissimo e sfiancante elastico (avanti e indietro) a cui sono costantemente sottoposte le nostre mezzali per condurre il pressing sistematico, più o meno offensivo, caro al nostro benemerito allenatore (https://www.ultimouomo.com/lazio-milan-1-2-analisi-tattica/ - cfr. in particolare il paragrafo: "La passività della Lazio").
In più: il numero dei "dribbling" tentati da Luis - sotto Sarri - è letteralmente crollato, rispetto alla gestione Inzaghi. Questo indicatore, per me, descrive meglio di tutti il travaglio interiore (diversa mentalità: meno libertà, meno tempo a disposizione col pallone tra i piedi) che lo spagnolo ha dovuto affrontare nel corso della passata stagione - discreta nei numeri, che però non sono distribuiti in modo omogeneo.
Che ne pensi?
Tutto ciò mette Luis ancora più a disagio e in parte, secondo me, non può nemmeno farci niente: dal momento che non possiede nè il fisico, nè l'atletismo (nè la testa) di Sergej per giocare con profitto e continuità un determinato calcio.
Luis è un 10 purissimo: come tutti i 10, ha difficile collocazione tattica.
Milinkovic-Savic è un'8 eccezionale: che può fare tutto - e di più.
Un caro saluto e complimenti per il programma (semicit.)
Smettila di cambiarmi i titoli!
Premesso che come sottolineato uso numeri e dati solo per dare conferma a ciò che vedo...
Perciò ti rispondo prima con ciò che ho visto, poi con i dati.
A me pare che Luis Alberto sia sempre sulla sua mattonella, cosa che rivedo nelle heatmap, ma non riesca ad essere efficace come prima per una questione fisica o di atteggiamento.
Il calo vertiginoso io lo vedo proprio nello stare in partita, nel prendere palla e saltare l'uomo, nel prendere palla e mandare in verticale con facilità, nel prendere palla e cercare la porta.
Se in ricezione palla è più o meno sempre lì (heatmap), punta comunque molto meno l'uomo perché mi pare proprio non ce la faccia più ad affrontare il dribbling come prima (107-95-44 dribbling tentati nelle ultime 3 stagioni), nonostante le percentuali di riuscita siano più o meno quelle (certo che se salta l'uomo a metà campo con 20 metri di campo libero è diverso da saltarlo nello stretto al limite dell'area).
Noto anche un buon aumento delle percentuali di passaggi riusciti, segno che (come scrivevo prima) è diventato più orizzontale e meno verticale (nonostante abbia comunque tre giocatori offensivi sopra la sua linea da mandare e non più due).
Per finire parliamo dell'attacco di finalizzazione: calcia meno, calcia peggio. Quest'anno l'ho visto proprio faticare sulla trequarti (vedi calo dribbling) per poi andare al tiro. Quando ci è riuscito, con una certa fatica, ha strozzato tantissime conclusioni, tipico di quando "nun je la fai".
Sulla questione pressing sicuramente Sarri chiede qualcosa di più, ma onestamente non ho visto Luis Alberto applicarsi più di quanto facesse prima nelle precedenti gestioni.
Per me il giocatore è calato fisicamente e mentalmente, non vedo problemi tattici particolari rispetto alla gestione Inzaghi.