Pessima gestione dei calciatori e dei contratti, certo. Ma secondo me con un po' d'intelligenza possiamo aprire un nuovo ciclo e fare bene. La Lazio degli ultimi anni è finita, è così, lo dobbiamo accettare.
Finire un ciclo ci sta, noi saremmo anche in ritardo.
Ma per il ciclo che, per diversi motivi, finisce con un azzeramento pressoché totale, ce ne dev'essere un altro che comincia, con idee tecniche e sportive già ben delineate.
LA era l'ultimo superstite che, secondo le idee del patron, avrebbe dovuto far parte della Lazio del futuro.
Con la sua partenza non rimane più niente della Lazio del passato e non si scorge niente della Lazio del futuro.
Nulla.
Né cambi o affiancamenti in società.
Né progetti sportivi legati, ad esempio, a un nuovo Ds con idee chiare e definite (di qualsiasi genere, anche di ridimensionamento).
Né nuovi partner commerciali.
Né nuove risorse derivanti da risultati sportivi, visto che a fine stagione saremo fuori da tutto.
Senza Ciro, LA, FA, probabilmente Romagnoli e Kamada e, soprattutto, senza soldi e idee, quello che rimane è il vuoto pneumatico.
Non è un orizzonte rassicurante quello che si prospetta davanti