Napoli (e la maiuscola non la uso mai per i non biancocelesti, fregaca22i se è ad inizio frase...) bravo e fortunato.
Ieri sera ho rivisto la partita dell'andata all'Olimpico, infortuni a parte: un ottimo primo tempo da parte della Lazio, giocato a mille. Purtroppo si è raccolto meno di quel che si meritava; fosse per la precisione esagerata dei guardalinee, o per mancanza di cinismo/concretezza in avanti, non saprei dire.
Poi, in circa dieci minuti tra fine primo tempo ed inizio del secondo, incassiamo tre gol; dei quali io credo il terzo (deviazione fortuita su un tiro senza nessuna pretesa) ci abbia assestato una mazzata troppo pesante.
Da lì in avanti abbiamo solo fatto presenza in campo, senza mai essere pericolosi, senza mai riuscire ad imbastire un'azione degna di questo nome, le rare volte che si riusciva ad intercettare un pallone: in pratica, spettatori sul rettangolo verde.
Non se nemmeno se il problema sia fisico. Più probabilmente è un'unione di diversi fattori: una squadra che ha corso a manetta per tutto un girone, e per tutto il primo tempo di ieri, viene a trovarsi in svantaggio per un mix tra bravura e fortuna degli avversari. Questo a mio parere prosciuga ogni energia mentale, che avrebbe potuto ovviare almeno in parte alla mancanza di energia fisica.
Per rimanere in corsa sul numero maggiore possibile di obiettivi, adesso serve l'apporto di tutta la rosa, compresi quelli che finora hanno giocato di meno, o più svogliati degli altri. Allo staff tecnico e dirigenziale l'arduo compito di recuperare tutti.
SFL