due o tre considerazioni da un tifoso dell'altra sponda.
proprio perché non napoletano di origine, non sono per niente scaramantico.
penso che la lazio sia favorita e tutto sommato se lo meriti più di noi, questo poverissimo terzo posto.
quando dico tutto sommato metto dentro i meriti (ha espresso un calcio più piacevole, più votato all'attacco, è stata nella fase decisiva davanti a noi, ne ha vinte otto di fila) e i demeriti (ha giocato 16 partite 16 meno di noi, non è riuscita a staccarci nonostante un nostro pessimo campionato - il peggiore in termini di costanza degli ultimi cinque anni).
l'ho vista giocare diverse volte quest'anno la lazio e ha fatto molte più prestazioni maiuscole di quante ne abbia fatte il napoli (2,5: roma all'andata, wolfsburg all'andata, prima mezz'ora con la fiore all'andata, prima del crack di insigne, vero turning point della nostra stagione), il problema della lazio però è stato proprio quello, secondo me e secondo molti di voi. alcune di queste grandi partite le ha perse per il desiderio di renderle maiuscole a tutti i costi, quasi avesse problemi di sovraddosaggio del concetto di epica sportiva. quasi come se a volte l'atteggiamento si smarcasse dai limiti - intesi come confini - tecnici della squadra e finisse per diventare un'arma senza impugnatura, tutta lama: e a forza di stringerla ti tagli le mani da solo.
come ci arriviamo noi? col culo e coi nervi. abbiamo sprecato ogni singola occasione di far girare la stagione in modo dignitoso, davvero dal mio punto di vista non riesco a credere come sia possibile - per questo parlo di poverissimo terzo posto - come una squadra come il napoli di quest'anno abbia ancora una chance di poter accedere al terzo posto. l'unica spiegazione è il culo e la povertà tecnica del nostro campionato rispetto ai gradini del podio.
a vostro vantaggio c'è che le abbiamo sprecate praticamente tutte le occasioni che voi e la roma via via ci servivate su un piatto d'argento: con harakiri tecnici che avrebbero fatto incazzare anche un buddhista meditativo e soprattutto con la sensazione di avere un gruppo sfilacciato, senza un vero leader, senza una coscienza collettiva reale, imperniato sulle iniziative personali o al massimo di coppia. insomma, pena e rabbia.
un pizzico di sfiga col dnipro per quel gol davvero goffamente assegnato agli ucraini e per le occasioni fallite a ripetizione dal pipita, che poi ha pensato bene di reagire con una prestazione ai confini della realtà a torino, irritante come non mai.
a nostro vantaggio c'è che le abbiamo sprecate praticamente tutte le occasioni ecc... e l'effetto stadio san paolo, pieno e carico come mai quest'anno, che spero almeno obbligherà i nostri a sgommare sangue e sudore sull'erba, aldilà del risultato finale.