questo episodio che racconta Alessandro Piperno e' favoloso:
"Io sono stato per diversi anni in analisi. Come nel più bieco clichè ebraico, idolatravo e odiavo allo stesso tempo il mio analista dal quale tra l’altro andavo anche abbastanza spesso, quattro volte a settimana. A un certo punto, dopo due anni di analisi, mi convinsi che lui tifava per la Roma .Gli davo il tormento, non parlavamo d'altro, lui rispondeva che un mio interesse così morboso lo induceva a non rivelarmi più nulla. Il giorno prima del derby Roma-Lazio, dissi al dottore: «allora tanti auguri» e lui rispose: «ma di cosa?» ed io: «ma insomma dottore, non faccia finta, è chiaro di cosa sto parlando». Il giorno dopo arrivo allo stadio, in cui c'è l'abitudine di scambiarsi dei cartelloni particolarmente aggressivi e goliardici, e, soprattutto da parte dei laziali di cui faccio parte, dalla connotazione fortemente antisemita, che naturalmente mi turba.
Devo premettere che io mi chiamo Piperno ed il mio analista Ricciotti. A un certo punto nella curva sud, quella della Roma, esce un cartello con su scritto «NOI RICCIOTTI, VOI PIPERNO». «Allora – dissi tra me e me – in curva sud c’è il mio analista che mi offende»; tra l'altro il mio analista è della Roma ed è antisemita allo stesso tempo: sembrava un incubo, e devo dire che durante quel drammatico derby mi scervellavo fino ad avere un’illuminazione pseudo-letteraria, di un film, il Marchese del Grillo di Monicelli in cui ci sono due figure, di cui una si chiama Ricciotto e l'altra Piperno; la figura di Piperno è del bieco ebreo, Ricciotto il romano cafone; siccome i romanisti tendono a esaltare la loro romanità antica, dicevano "Noi siamo i Ricciotto", cioè i romani veri, cafoni, e "voi siete i Piperno". Questo è un episodio tipico che mostra come io viva in questa dimensione iperletteraria. L'incontro successivo con l'analista fu comico e drammatico allo stesso tempo: gli raccontai l’episodio ma lui negava. Il giorno dopo nel «Corriere dello Sport» che presenta tutti gli striscioni, c'era anche questo."