Io non rinnoverei se non alle cifre imposte dalla Lazio.
Se non rinnovare diventa il modo per avere lo stipendio che si vuole, alla fine non rinnoverà più nessuno.
In generale, per me, perdere un giocatore a zero non è una tragedia. Sono scelte.
Diventa un po' strano (ad essere buoni) che perda a zero i giocatori una società che, poi, dichiara che per far mercato deve prima vendere. Come se vendere dipendesse da altri. Venda.
Perdere a zero e, poi, non poter fare mercato è un problema.
Ecco il punto é questo. Inter, Milan e Juve possono permettersi di perdere giocatori a 0, noi no. Le suddette squadre hanno ben altre entrate, e ben altro appeal. La Juve perde Dybala e prende Vlahovic.
Chiarisco anche noi non falliamo se Luiz va via a zero, ma anche 10 mln in piú fanno parecchio da noi e lo stiamo vedendo e vivendo in questi giorni.
La questione del sempre piú calciatori preferiscono arrivare a zero. Per me ci sta l´idea di provare ad essere "free agent". Penso sia un diritto professionale connesso ad alcuni rischi, che tuttavia si stanno sempre piú minimizzando, visto che per fortuna la medicina sportiva e la riabilitazione, consente di riprendersi da quasi tutti gli infortuni.
Solo 5 anni la strada del free agent per un calciatore era molto piú rischiosa e nessun top finiva a zero. Ad oggi finiscono a zero Donnaruma, Dybala, addirittura Mbappé e Messi.
Inizio a pensare che il costo dei cartellini, tenderá a sparire. Ci si scambierá contratti. Del resto l´acquisto dei cartellini é un sistema che a che fare piú con la schiavitú che con il libero mercato. Prendete con le molle quello che dico...non sto dicendo che sono schiavi eh, dico che la compravenditá dei calciatori ha quel modello. Per il mio amico americano il prezzo del cartellino é inconcepibile. Ho proprio difficoltá a farla capire, probabilmente perché ha piú da condividere con la "logica" schiavista. I calciatori vengono considerati merci (come appunto erano gli schiavi) e solo cosí possono avere un valore ed essere scambiati.
Nei nostri lavori, i nostri datori acquistano le nostre prestazioni ma non ci "vendono" o "scambiano" con altre aziende.