Ecco.
Su Pioli dico che era perfetto in una squadra fresca e giovane che ha voglia di dimostrare qualcosa, molto bravo a tenere alto lo spirito di gruppo e perfetto a far sbocciare i giovani (lo vedrei benissimo in primavera).
Il suo limite però è ormai evidente: di fronte al fallimento degli obiettivi non riesce a farsi sentire, non è un comandante. E' un po' come se fosse l'amico di tutti ma il capo di nessuno.
E' stato bravissimo nel prendere in mano un gruppo e a fargli tirare fuori qualcosa, ma ora credo che non abbia più niente da dare: questioni come quelle di Keità in Agosto o l'irritante bagarre per chi dovesse essere il capitano fanno capire che la situazione è persa, il gruppo non lo segue.
Io tra virgolette posso quasi "capirli". I giocatori, specie se giovani promesse corteggiate da squadre top hanno bisogno di qualcuno che gli dica "io ho già vinto, io sono amato dai tutti, sei tu che sei in discussione! Tu non sei ancora nessuno!".
Non che Ancelotti, Guardiola o Simeone siano tecnicamente più bravi di Pioli, che per me rimane un grandissimo esperto di calcio e una persona di quelle che ce ne sono troppo poche nel calcio di oggi, ma loro rispetto a lui hanno questo qualcosa in più.
Sono convinto che anche il Napoli con Sarri farà la stessa fine.
Quindi lancio il mio nome: è lui, il Cholo, l'uomo giusto. Quello che di fronte a Candreva che fa i capricci per la fascia si mette a ridere, quello che prende Keità che fa il ragazzino e lo frigge in padella.
Pioli sono convinto che se ora andasse alla Samp, al Chievo o al Toro farebbe i miracoli… ma perché più in alto di così non può andare, almeno finché non vince qualcosa e forma le ossa per poter dire "sta zitto qua comando io". A quel punto sarei anche felicissimo di riabbracciarlo, così come sarei felicissimo di metterlo alla guida della primavera.
Simeone, torna! Servi ora più che mai!