Tutto quanto molto bello, ma se diventa una cosa d’élite siamo morti.
E' un discorso complesso. Difficile da ridurre à élite e non élite. Non è solo una questione di prezzo.
Ma di valore. Con lo stadio nuovo si deve innanzitutto alzare il valore dell'esperienza stadio. Oggi, questa esperienza si limita all'affitto del seggiolino. E questo è limitante, perché soffre di una concorrenza spietata e logisticamente inattaccabile. Ovvero il divano. Scorrendo tutto il topic sullo stadio la visibilità è uno dei punti più affrontati. Perché, appunto, l'esperienza stadio si limita alla visione della partita. Devi spostare le chiavi del confronto. L'esperienza stadio non puo' limitarsi a l'ingresso alla struttura, sedersi, guardare la partita e poi uscire dallo stadio. E' perdente. Di base.
Soprattutto è legata troppo strutturalmente al risultato sportivo, che resta importante ma troppo aleatorio per poterci costruire, in maniera esclusiva, un business plan. Resta fondamentale avere la squadra forte, ma lo sport è anche alea, quindi si deve fare in modo che esista uno spazio di soddisfazione per il cliente che non sia solo ed esclusivamente legato al risultato sportivo.
Tutto questo per dire che la politica dei prezzi deve essere solo un effetto di questo lavoro di riflessione. Oggi la politica dei prezzi popolari sembra l'unica leva sulla quale si manovra per conquistare clienti. E' una politica pericolosa, per tante ragioni che abbiamo già sviscerato. E' vero anche che, allo stato dell'arte, ovvero con la Lazio che gioca in una struttura dove ha un margine di manovra operativo molto ridotto è difficile non passare per quella strada.
Intendiamoci, quella figura mitologica, molto diffusa negli anni 70/80 quando c'era il gruppetto di ragazzini (manco tanto ragazzini) che ti chiedevano cento lire per poter racimolare la cifra sufficiente per un biglietto di curva non ci saranno più. Io credo pero' che non ci sia niente di più elitista lasciare le curve a prezzi si popolari ma con un valore del servizio che è ai minimi termini, in termini di visibilità, logistica, servizi igienici, bar e quant'altro.
La famiglia media, con stipendi medi, non la conquisti solo con i prezzi stracciati fino all'osso ma con un servizio al limite del legale (parcheggio aleatorio, file ai tornelli di ore, numerazione dei posti abbastanza variabile data l'assenza di stewart, servizi da fogna mediorientale, punti ristoro in numero ridotto e presi d'assalto e via dicendo), una famiglia media la conquisti, in maniera molto più fidelizzante, con un prodotto più articolato, in cui la partita resta il piatto principale. Ma non l'unico.