Si faceva una distinzione tra funzionalità e "venustas". Anche del Colosseo si potrebbe dire che è stato abbandonato a se stesso. Quando si dice che il Flaminio "viene giù" è un iperbole. Verrà pure giù, non apportando migliorie e restauri, ma tra 100 anni. Nel frattempo al massimo qualche calcinaccio e lastre di rivestimento.
Ieri pero', facevo una riflessione pensando proprio all'esempio del Colosseo.
Nel caso dell'anfiteatro Flavio c'è un valore storico di testimonianza che ne rende accettabile, credo, la sua presenza e quindi il suo naturale declino. Sta li da duemila anni, ci sono morti migliaia di uomini, un paio di imperatori, insomma, come le tre colonne che stanno accanto, che ormai non sorreggono più nulla, ma testimoniano di quello che è stato. Restituirne il valore funzionale sarebbe sciocco e assurdo. Nessuno immaginerebbe di rimettere in funzione il colosseo.
Da quello che hai scritto altre volte, l'importanza testimoniale del Flaminio si basa soprattutto su certe soluzioni strutturali progettate dal Nervi, quindi comunque legate alla funzionalità soprattutto. Non penso che ci sia un forte valore storico, almeno credo. Se non per la storia dell'architetture contemporanea. Quindi, in quel caso, sarebbe quasi un delitto non intervenire per apportare migliorie e restauri. Insomma, nel caso del Colosseo, il calcinaccio che crolla è una testimonianza.
Nel caso del Flaminio è incuria soltanto.