noi laziali non siamo gente da sliding doors e da realta' parallele, sappiamo benissimo che quei minuti a cavallo tra il doppio palo di djordjevic e il doppio rimpallo in area nostra che libera il destro di matri non si possono cambiare e che fanno parte del vivere in generale, e dello sport in particolare. dispiace - e moltissimo - perdere cosi' ma bisogna rendere onore ai nostri avversari, una squadra *tostissima* che ha il grandissimo merito di giocarsi le partite con l'umilta' di una provinciale, come se fosse l'atalanta di reja in trasferta e non la squadra piu' titolata d'italia, anche schierando contemporaneamente giocatori della qualita' di pirlo, pogba, vidal o tevez. che poi e' esattamente il motivo per il quale e' la squadra piu' titolata d'italia.
ieri e' andata come peggio non poteva andare. abbiamo perso, e giocando un supplemento di partita, cosa della quale trarranno vantaggio le avversarie - nostre e della juventus - nel prossimo turno di campionato. che guarda caso sono il napoli e il diversamente napoli, ovvero le squadre con le quali stiamo gomito a gomito in campionato. di contro, abbiamo il dovere di imparare la lezione su cosa vuol dire essere un team che vince. di contro, la matematica dice che ogni tanto una finale si deve pur perdere ed e' meglio non avere tempo per piangere e abbiamo subito l'occasione di rifarci. di contro, siamo stanchi ma non delusi, e siamo [io, voi, la squadra, il tecnico, e pure olympia] anche incazzati. se siamo arrivati fin qua, a due fermate dal capolinea a dare fastidio alle due squadre piu' forti della campania, e' grazie alla fame e alla follia, e non la perdiamo ora. testa alta e pugni chiusi.
avanti laziali, forza lazio.