Che cos’è la paura? (Se posso permettermi, non accettate
ciò che sta dicendo l’oratore: non ha alcuna autorità, non è
un maestro, non è un guru; perché se fosse un maestro, allora
voi sareste dei seguaci, e se foste dei seguaci distruggereste
voi stessi e anche il maestro). Stiamo cercando di scoprire la
verità su questo tema della paura affinché la mente non abbia
più alcun timore e sia quindi completamente libera da ogni
dipendenza interiore, psicologica. La bellezza della libertà è
che non lascia traccia. L’aquila, quando vola, non lascia alcuna
traccia, lo scienziato sì. Per indagare su questa questione della
libertà ci deve essere non soltanto l’osservazione scientifica ma
anche il volo dell’aquila che non lascia traccia alcuna. Sono
necessari entrambi. Ci deve essere sia la spiegazione verbale,
sia la percezione non verbale, perché la descrizione non è mai
la realtà che viene descritta, la spiegazione non è mai ciò che
viene spiegato, la parola non è mai la cosa.
Per indagare ci deve essere la libertà di osservare; ci deve
essere la libertà dal pregiudizio, da deduzioni, concetti, ideali,
preconcetti. Allora si può davvero esaminare per proprio conto
che cosa sia la paura. Quando osservate da vicino, di persona,
c’è qualche paura? Vale a dire: potete osservare la paura molto
da vicino, di persona soltanto quando l’osservatore è l’osservato.