da Marassi la Lazio non può e non deve uscire senza un punto in più in classifica
d'accordo, non siamo una squadra che si accontenta, vogliamo tre vittorie, giochiamo il calcio migliore, dobbiamo imporre la nostra qualità superiore, eccetera eccetera
va tutto bene, ma domenica l'essenziale è prendere un punto. un punto si o un punto no domenica fa tutta la differenza del mondo
un punto in più sabato sera alle 22.30 (o poco più) significa avere la certezza pressoché assoluta di ritrovarsi, domenica 24 alle 17.00, secondi in classifica
con uno o due o tre giocatori squalificati, con una coppa italia già vinta (grattatio) o con una coppa italia già persa (doppio grattatio) oppure con la finale ancora da disputare, non importa, la sfida (ma quale derby, la Lazio i derby ha smesso di giocarli dal 1927...) con quell'accozzaglia di zombi la vinciamo anche se ad arbitrarla vengono direttamente nicchi o messina o marotta in persona, la vinciamo anche con prce al centro della difesa e tounkara e oikonomidis sulle fasce
un punto sabato sera significa precipitarli nel terrore del secondo posto che sfuma e disegnare la prospettiva da panico di una ultima giornata di campionato con il napoli fuori dai giochi champion
quel punto bisogna farlo, però. bisogna farlo, diciamolo, ad ogni costo. gioca bene o gioca male, pressing alto o barricate e palla in tribuna, chi gioca gioca, non contano le ammonizioni, non contano le espulsioni, neppure gli infortuni contano. prendiamoci quel punto, catzo. intelligenza, nervi saldi, furore agonistico, determinazione feroce verso l'obiettivo
hic rhodus, hic salta: poche balle, siamo a un sospiro dalla meta. forza
avanti Lazio