Altra domanda: una società ha un patrimonio netto positivo di circa 120 milioni e da 10 anni chiude il bilancio sempre in utile, a valle di un fatturato di circa 100
milioni annui.
Non ha debiti a lunga scadenza, se non un mutuo con lo stato, che vale una rata fissa annuale di 6,5 milioni. Restano 8 rate da ammortizzare. La società ha un indice di indebitamento di 0,29 e un indice di solvibilità totale di 1,25.
Ebbene, la società ok discorso può permettersi di fare ricorso al debito per investire e aumentare il fatturato? Se si, fino a quale prudente misura?
Dipende... Una società di calcio non è esattamente un target di sviluppo del sistema bancario e quindi è probabile che non ci sia la fila per finanziare a leva il mercato. Mettici poi che l'unico asset patrimoniale (Formello) è già a garanzia del fisco, difficilmente la SS Lazio riuscirebbe ad ottenere dei finanziamenti a MLT per l'acquisto di calciatori senza cedere a garanzia i propri diritti televisivi e senza delle garanzia personali del proprio presidente.
in buona sostanza, a livello di bilancio la Lazio avrebbe spazio per contrarre debito ma nei fatti l'eventuale nuovo indebitamento sarebbe talmente oneroso che alla società conviene fare mercato in autofinanziamento, utilizzando le plusvalenze delle cessioni e le dilazioni di pagamento (quest'ultime che, nei fatti, finanziano gli acquisti come fossero "mutui").
Ciò detto, per il salto di qualità servono nuove entrate durature e stabili (CL, sponsor) ed un incremento di Patrimonio (stadio). Senza queste due condizioni, l'attuale nostro livello è il massimo che questa società può fare...
Indebitarsi per tentare di entrare in CL è un rischio che un imprenditore sano e prudente non può e non deve correre...
Poi certo, se arriva l'emiro che sponsorizza la Lazio con uno dei suoi marchi dandole 500 milioni all'anno evidentemente parliamo di altri scenari...