Arcade Fire

0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Offline blow

*
20008
Re:Arcade Fire
« Risposta #20 il: 30 Lug 2010, 12:36 »
Ma nessun accenno al nuovo disco.
L'ho ascoltato solo tre volte, ma non c'entra nulla con i precedenti.
Delusione.
 :(

porgascogne

porgascogne

Re:Arcade Fire
« Risposta #21 il: 30 Lug 2010, 12:42 »
Ma nessun accenno al nuovo disco.
L'ho ascoltato solo tre volte, ma non c'entra nulla con i precedenti.
Delusione.
 :(

non avevo dubbi
:roll:

Offline Emanuele

*
8470
Re:Arcade Fire
« Risposta #22 il: 30 Lug 2010, 12:53 »
Ma nessun accenno al nuovo disco.
L'ho ascoltato solo tre volte, ma non c'entra nulla con i precedenti.
Delusione.
 :(

Anche io temo sarà una delusione. Spero di ricredermi ascoltandolo tutto.

porgascogne

porgascogne

Re:Arcade Fire
« Risposta #23 il: 30 Lug 2010, 13:50 »
dovrà essere per forza una delusione
è la legge: tutti si attendono che sia una delusione e così sarà

Offline Emanuele

*
8470
Re:Arcade Fire
« Risposta #24 il: 31 Lug 2010, 01:45 »
Sentito tre/quattro volte.

Alti e bassi. Di primo acchitto diverse tracce superflue. Ai prossimi ascolti un giudizio più preciso.
Re:Arcade Fire
« Risposta #25 il: 31 Lug 2010, 11:27 »
Disco che già amo.
Parafrasando una recensione, direi che è importante quanto OK Computer, con la differenza che è un piacere ascoltarlo e non uno strazio.

Online giggio

*****
10987
Re:Arcade Fire
« Risposta #26 il: 31 Lug 2010, 18:37 »
ancora non lo ho sentito, voglio comprarmi il cd e metterlo nello stereo  :)

Offline gunners

*
2193
Re:Arcade Fire
« Risposta #27 il: 01 Ago 2010, 20:09 »
lo sto ascoltando da tre giorni , favoloso ci sono alcuni pezzi strepitosi , decisamente superiore a neon bibble
grandi arcade fire
Re:Arcade Fire
« Risposta #28 il: 01 Ago 2010, 20:44 »
Ho sentito tantissime volte The Suburbs. Che dire, un album splendido.
Sinceramente lo metto alla pari con Funeral, mentre Neon Bible(che è comunque un ottimo disco) rimane il passo falso degli Arcade Fire.

Venderei un rene per vederli live il 2 settembre

porgascogne

porgascogne

Re:Arcade Fire
« Risposta #29 il: 02 Ago 2010, 10:37 »
non mi verrete quindi a dire che un "ascolto approfondito" e magari da cd e non mp3 regala nuova luce a questo lavoro degli AF?
no, eddai

e tutti i critici da 128k dove li mettiamo, mo'?!

Offline gunners

*
2193
Re:Arcade Fire
« Risposta #30 il: 02 Ago 2010, 12:30 »
Ready To Start
Empty Room
Half Light II (No Celebration)
Deep Blue
We Used To Wait
Sprawl II (Mountains Beyond Mountains)

già queste 6 da sole valgono molto di più di neon bible ,
se qualcuno si aspettava il nuovo funeral probabilmente rimarrà
scontento , ma questo album è di un eccellente livello  :)

queste sono le principali testate con relativo voto
BBC Music 10/10
Spin 9/10
Prefix 9.5/10
ClashMusic.com 9/10 e "best band of the planet"
ContactMusic.com 9/10
musicOMH 9/10
Rolling Stone 8/10
Drowned in Sound 8/10
Re:Arcade Fire
« Risposta #31 il: 02 Ago 2010, 13:40 »
The Suburbs è un disco profondamente radicato negli anni '80.
Dentro non c'è nulla di innovativo, di epifanico.
C'è una fotografia del presente, uno tra gli infiniti scatti possibili. Questo è il punto. Loro fotografano qualcosa. Per farlo usano strumenti vecchi e lontani da qualsasi hype, addirittura i violini...
Che poi gli strumenti sono, appunto, mezzi e chi dimentica questo rischia di diventare obsoleto in appena un giro di giostra; tanta musica trendy, vomito!, ascoltata dopo un paio di stagioni risulta fresca come un morso a una rosetta gommosa.
Se hai qualcosa da dire, raccontare, scrivere, disegnare, fotografare, cantare non importa come lo fai. Scegli il come e vai. Se quel qualcosa c'è, romperai sempre il culo ai milioni di sperimentatori del come.
Ecco, Arcade Fire c'è. Sono e raccontano qualcosa.
Imperfetti, prolissi, enfatici, prevedibili, non sperimentano nulla, non disegnano traiettorie di futuro. Si limitano a dirci dove siamo, qui e ora. E non ci offrono la foto più bella ma la più utile: zeitgeist.
Nessun sogno, niente di niente, solo istinto vitale, stratificazione di generazioni, colori lividi, periferia qualsiasi.

Qualche giorno fa stavo al centro commerciale della Bufalotta; a un certo punto mi sono seduto su panchina e mi sono acceso sigaretta e lettore mp3.
Mi sono concentrato sul via vai dell'ingresso e su quel fiume di umanità così varia, così uguale: tutto si teneva, grazie alla musica degli Arcade Fire, tutto aveva un senso. Tutto uguale. La chiamano vita.
Passeggini e mamme, tutte con la caviglia tatuata. Commesse in pausa sigaretta, tutte con il contratto a termine e il domani lungo quanto un paio di sms.
Tutto scorre, svolta il lavoro, i pupi dai tuoi, vacanze co' Omar e Francesca, tutti i bambini del mondo si chiamano Christian, co' quello che me costa sky, mi' madre ha sbroccato, se vo' fa' er piiiirzing, fatte cambia' er turno, no?, compra, acquista, è tutto vuoto, non bastano lo sperma di tuo marito e la forza del tuo ventre, l'ultima traccia è un figlio, non ti rimane più niente, siamo tutti così, siamo niente, siamo gente comune, compriamo, acquistiamo a rate anche l'ossigeno per arrivare a domattina, controllare facebook e metterci alla ricerca di non si sa bene cosa, perché il buco nello stomaco lo sentiamo, perché qualcosa di meglio ci deve essere, perchè così non so mica quanto ancora, eppure poi guardo Christian che dorme, l'appartamento, non so, ho fame ma non so più riconoscerla, mi sento anestetizzato o forse peggio.
Anche qui non c'è futuro.

Arcade Fire c'è.
Piaccia o meno sono l'unico Candidato serio per quest'isola.
Ricordate, we're all dead.
L'auto è vuota, non cercate le chiavi sul quadro. Non sapreste dove andare.

porgascogne

porgascogne

Re:Arcade Fire
« Risposta #32 il: 02 Ago 2010, 13:51 »
The Suburbs è un disco profondamente radicato negli anni '80.
Dentro non c'è nulla di innovativo, di epifanico.
C'è una fotografia del presente, uno tra gli infiniti scatti possibili. Questo è il punto. Loro fotografano qualcosa. Per farlo usano strumenti vecchi e lontani da qualsasi hype, addirittura i violini...
Che poi gli strumenti sono, appunto, mezzi e chi dimentica questo rischia di diventare obsoleto in appena un giro di giostra; tanta musica trendy, vomito!, ascoltata dopo un paio di stagioni risulta fresca come un morso a una rosetta gommosa.
Se hai qualcosa da dire, raccontare, scrivere, disegnare, fotografare, cantare non importa come lo fai. Scegli il come e vai. Se quel qualcosa c'è, romperai sempre il culo ai milioni di sperimentatori del come.
Ecco, Arcade Fire c'è. Sono e raccontano qualcosa.
Imperfetti, prolissi, enfatici, prevedibili, non sperimentano nulla, non disegnano traiettorie di futuro. Si limitano a dirci dove siamo, qui e ora. E non ci offrono la foto più bella ma la più utile: zeitgeist.
Nessun sogno, niente di niente, solo istinto vitale, stratificazione di generazioni, colori lividi, periferia qualsiasi.

Qualche giorno fa stavo al centro commerciale della Bufalotta; a un certo punto mi sono seduto su panchina e mi sono acceso sigaretta e lettore mp3.
Mi sono concentrato sul via vai dell'ingresso e su quel fiume di umanità così varia, così uguale: tutto si teneva, grazie alla musica degli Arcade Fire, tutto aveva un senso. Tutto uguale. La chiamano vita.
Passeggini e mamme, tutte con la caviglia tatuata. Commesse in pausa sigaretta, tutte con il contratto a termine e il domani lungo quanto un paio di sms.
Tutto scorre, svolta il lavoro, i pupi dai tuoi, vacanze co' Omar e Francesca, tutti i bambini del mondo si chiamano Christian, co' quello che me costa sky, mi' madre ha sbroccato, se vo' fa' er piiiirzing, fatte cambia' er turno, no?, compra, acquista, è tutto vuoto, non bastano lo sperma di tuo marito e la forza del tuo ventre, l'ultima traccia è un figlio, non ti rimane più niente, siamo tutti così, siamo niente, siamo gente comune, compriamo, acquistiamo a rate anche l'ossigeno per arrivare a domattina, controllare facebook e metterci alla ricerca di non si sa bene cosa, perché il buco nello stomaco lo sentiamo, perché qualcosa di meglio ci deve essere, perchè così non so mica quanto ancora, eppure poi guardo Christian che dorme, l'appartamento, non so, ho fame ma non so più riconoscerla, mi sento anestetizzato o forse peggio.
Anche qui non c'è futuro.

Arcade Fire c'è.
Piaccia o meno sono l'unico Candidato serio per quest'isola.
Ricordate, we're all dead.
L'auto è vuota, non cercate le chiavi sul quadro. Non sapreste dove andare.

se ci fosse giustizia, nel mondo, questo pezzo dovrebbe stare sulla prima pagina di Rolling Stones

Online giggio

*****
10987
Re:Arcade Fire
« Risposta #33 il: 02 Ago 2010, 14:52 »
fra poco esco a comprarlo, ancora non ho sentito una traccia :D ( sono un po' fissato lo so...ma i cd nuovi su youtube o in mp3 non mi piace ascoltarli)
Re:Arcade Fire
« Risposta #34 il: 02 Ago 2010, 16:52 »
se ci fosse giustizia, nel mondo, questo pezzo dovrebbe stare sulla prima pagina di Rolling Stones

Esagerato! Magari Mojo o Uncut sono più nelle mie corde  :D

Per rimanere in tema, c'è da dire che il disco ha la forza del non-luogo, del non-tempo. E questa forza, paradossalmente, è proprio ciò che consente agli Arcade Fire di fotografare al meglio il qui e ora.
Ovviamente la loro musica è una delle infinite fotografie possibili del presente, così come la mia non è che una delle infinite intepretazioni del loro lavoro; una interpretazione filtrata e guidata dalla mia sensibilità e dalla modalità che attualmente prediligo per far vivere la musica nella mia esperienza: impastandola con gli altri input percettivi e sensoriali, facendola dialogare con immagini, odori, suggestioni, messaggi recuperati lungo il fluire quotidiano della vita.
E' in fondo un modo per liberare la musica dall'ascolto onanistico da cameretta (tutto chiuso, cuffie in testa, espressione di chi sta per dichiarare guerra alla Cina) o dall'ascolto distratto di chi la usa come sottofondo, come fosse un tappeto il cui scopo è quello di attutire i colpi e gli attriti tra l'attività svolta (lavoro o semplice passatempo) e la realtà circostante.
A me piace costruire film e video con la musica che scelgo di ascoltare.
Per questo la porto in giro, la monto su paesaggi urbani, volti conosciuti e sconosciuti, storie che conosco, che ho ascoltato un minuto prima, storie che invento, brandelli di dialogo, sguardi, gesti, singole parole strappate via da quella massa indistinta e densa di comunicazioni varie.
L'aderenza dell'ultimo Arcade Fire al pomeriggio passato alla Bufalotta ha sorpreso anche me; mi sembrava di stare dentro a un video: tutto era perfetto, straziante nell'assenza di prospettive (le loro, the others, ma anche le mie), pauroso nella normalità delle pulsioni percepite, un pomeriggio con una bellissima luce e senza ali. Un pomeriggio schiacciato e pressato in una cartolina bidimensionale, una traccia priva di profondità, priva di una dimensione capace di farti andare oltre, sognando sogni veri, pensando pensieri veri. Tutto piatto e lucente. E scuro come la banalità. Vite segnate: una seconda casa, magari al mare, una smart "d'appoggio", le unghie dall'estetista, un altro tatuaggetto, l'mms di tuo nipote, che amore, e un minuto prima stavi streammando anal teen squirting, speedy pizza, playstation, multisala.
Mi manca l'aria, sul serio, e allora mi fermo.

The Suburbs ha accompagnato queste riflessioni e gli sono grato.
Ma sto parlando della mia esperienza, di come ho usato il disco, costruendoci sopra (o forse costruendo grazie anche ad esso) ciò che mi serviva e mi serve.
Se diamo uno sguardo ai testi, all'interno del lavoro si parla inevitabilmente di un altro orizzonte ma non di altro; una fuga incombente, rimandata, negata e forse alla fine solo sognata, perché non c'è un altro posto dove andare. Nulla di nuovo, ok, ma allora perché fa così male questa negazione, questo sogno?
Musicalmente è tutto vero quello che state leggendo in questi giorni: New Order, Blondie, Pulp, echi di Neil Young e ancora tanta Inghilterra.
Ma forse tutto questo conta poco.
E' un disco che esce all'inizio di agosto, quando l'estate è in grado di ammazzarti, facendoti credere che il domani possa ancora essere riempito.
E invece di ritrovi anche tu ad essere una foto.
Re:Arcade Fire
« Risposta #35 il: 03 Ago 2010, 13:36 »
è un bel disco the suburbs, forse poco coraggioso, con dei vuoti, ma sono mancanze volute a cui non fai più caso dopo qualche ascolto.
mi piace la fruizione che fa il buon silver della musica, capita anche a me a volte di fare altrettanto, i sonic youth sotto la metro restano il (mio) massimo. però so che è un metodo che 'droga' la percezione in qualche modo, quei vuoti alla fine li riempi tu con i tuoi  pensieri, la musica diventa arredamento, una specie di music for airports rilanciata dalle pareti celebrali, diversamente strutturata e più personale. però non stai più parlando della stessa cosa, la stai spostando da un'altra parte, stai vestendo di tridimensionalità una sequenza di frequenze già pensate ed organizzate di loro, e questo altera inevitabilmente la percezione, quindi il giudizio. ecco, proprio dove Silver attacca OK Computer, io ne trovo la grandezza: è straziante e non lascia scampo. non ti viene in mente di portartelo in giro ed abbozzare sulla tavolozza nuovi colori, nuovi personaggi, nuovi autoritratti, è già tutto li, inascoltabile come la voce sublime delle Sirene.

porgascogne

porgascogne

Re:Arcade Fire
« Risposta #36 il: 03 Ago 2010, 13:55 »
E invece di ritrovi anche tu ad essere una foto.

nel merito, a me piace assai fotografare

quando rapisco immagini lo faccio senza musica di sottofondo: mi occuperebbe bytes, mi riempirebbe i vuoti che, invece, debbono essere riempiti dalle immagini
rapisco persone, attimi, fiato e schizzi di saliva
sudore, affollamento e panico
la colonna sonora sono i battiti bradicardici del mio cuore in contrasto con le aritmie della gente ritratta

quando, invece, voglio costruire delle immagini usandone di altre già esistenti e, magari, sperse sulla retina in attesa di assemblaggio, la musica mi è necessaria
in tal caso, ahimè Silver, OK CPU è uno dei must, ma non il solo: i lamb, molti chemical bros, un po' di massive, orbital
niente di trascendentale, ovvio, anche se ultimamente trovo assai appagante fotografare con gli AF ed i sigurros

sto male?

Offline gunners

*
2193
Re:Arcade Fire
« Risposta #37 il: 04 Ago 2010, 00:12 »
nel merito, a me piace assai fotografare

quando rapisco immagini lo faccio senza musica di sottofondo: mi occuperebbe bytes, mi riempirebbe i vuoti che, invece, debbono essere riempiti dalle immagini
rapisco persone, attimi, fiato e schizzi di saliva
sudore, affollamento e panico
la colonna sonora sono i battiti bradicardici del mio cuore in contrasto con le aritmie della gente ritratta

quando, invece, voglio costruire delle immagini usandone di altre già esistenti e, magari, sperse sulla retina in attesa di assemblaggio, la musica mi è necessaria
in tal caso, ahimè Silver, OK CPU è uno dei must, ma non il solo: i lamb, molti chemical bros, un po' di massive, orbital
niente di trascendentale, ovvio, anche se ultimamente trovo assai appagante fotografare con gli AF ed i sigurros

sto male?
mamma mia i sigur ros che gruppo stratosferico

Online giggio

*****
10987
Re:Arcade Fire
« Risposta #38 il: 04 Ago 2010, 12:22 »
lo ho sentito tre volte da ieri... per me cd meraviglioso :)

Offline Eagle78

*****
6650
Re:Arcade Fire
« Risposta #39 il: 06 Ago 2010, 10:51 »
Mi piace moltissimo, è sicuramente più "eterogeneo" dei primi due per stile e melodie.

 

Powered by SMFPacks Alerts Pro Mod