Aspettavo veramente il frizzante album d'esordio dei cani, ma ne sono rimasto molto deluso.
I pariolini di 18 anni è un rimane un gran pezzo, velleità lo stesso. Ma l'album suona tremendamente uguale. Mi aspettavo qualcosa di diverso, non ripetere lo stesso pezzo cambiando qualche nota.
E voglio parlare anche dei testi: con i pariolini di diciott'anni avevo visto tantissimo potenziale, con velleità ero rimasto lo stesso compiaciuto, ma il resto dell'album è un calderone di parole a caso à la vasco brondi (vedi post punk o perdona o dimentica) oppure la reiterata descrizione del classico ventiduenne medio-borghese che ascolta la musica matta su internet, scarica 20 album su mediafire al minuto e sempre pronto a snobbare ma allo stesso tempo incarnare (male) le mode e lo stile di vita del momento provenienti dagli stati uniti.
Che poi basta pubblicizzare e dar risalto a questa ca...o di moda hipster, che in soldoni è l'indie dei ricconi che non han voglia di fare nulla dalla mattina alla sera e pensan solo a divertirsi però in modo molto più sfigato dei tamarri.