Un'altra docuserie (quattro episodi) che mi è piaciuta molto è Challenger, l'ultimo volo su Netflix che racconta molto bene la catena di errori e scelte sbagliate che portò all'esplosione, il 28 Gennaio del 1986, dello Space Shuttle Challenger subito dopo il decollo.
La ricostruzione non fa sconti ai dirigenti operativi e tecnici della NASA che sottovalutarono sia i problemi tecnici che meteorologici del lancio ma con una tecnica abbastanza usata, nasconde queste critiche in una storia per il grande pubblico e in questo caso la storia è quella dell'insegnante di liceo Christa McAuliffe, la prima persona "comune" a volare nello spazio e che proprio per questa normalità calamitò l'attenzione della popolazione che assistette al lancio in diretta TV.
Molto interessante è anche la parte in cui si racconta delle commissioni di inchiesta istituite dopo il disastro, di come la politica cercò, con un certo successo, di annacquarne i risultati e di non fare esplodere lo scandalo che avrebbe avuto serie conseguenze per la NASA in anni in cui il predominio dello spazio era visto nell'ottica della Guerra Fredda (l'Unione Sovietica nel 1988 fece in tempo a far volare la sua navicella Buran).
Sempre su Netflix, The China Hustle, lavoro che spiega bene i meccanismi con cui la alcuni operatori di Wall Street, sfruttando norme che sembrano costruite di proposito (sembrano?) ha potuto razziare alcuni fondi pensione statunitensi facendogli comprare azioni di aziende cino-americane che erano poco più che officine ma che venivano spacciate per multinazionali.
Niente di eccezionale ma vale la visione