Mah, insomma. Il film nella prima mezz'ora promette un seguito sognante, combattivo, colto.
Tecnicismi meravigliosi, ma manca di sostanza.
Mantiene una certa costanza a cui non seguono più picchi.
Troppi spunti lasciati decadere, trama quasi ovvia per un film del Maestro, forse il miglior personaggio è il superiore di Giro, idiosincratico ma onesto.
Uscito dal cinema ho pensato: "Quindi?"
Anni luce dietro Mononoke, La città incantata o Totoro.
Sono in parte d'accordo con te. Soprattutto per gli spunti non approfonditi.
Anche io sono uscita molto contrariata. Sarò poco romantica, ma il finale mi è sembrato quello del titanic: su quella cazzarola di zattera avrebbero potuto entrarci tranquillamente in 2!!
Però il paragone con i film da te citati non sta in piedi, perché questo film è un film "reale" assolutamente non per bambini, senza spiriti, senza mondi paralleli. Se si toglie la parentesi oniricia. Ma appunto, è onirica ed è ben definita come sogno. E poi è lunghissimo!
Un film che si basa su eventi storici e addirittura personaggi storici realmente esistiti. Per la prima volta i protagonisti si danno baci veri, per la prima volta ci sono riferimenti sessuali.
Insomma, io credo che Hayao si sia tolto lo sfizio di fare un film per se stesso e basta.