"tutta colpa di Terry. È lui il mio sassolino nella scarpa..."
La versione di Barney
era una vita che non mi emozionavo così per un film..
confermo
(non sulla "vita", ma sull'emozione e sul film)
il libro non l'ho letto, ma da quanto letto in giro, il film è molto fedele al libro (tranne particolari d'ambientazione, tipo roma al posto di parigi, che tanto ha fatto incazzare i puristi del romanzo)
va pur detto che la sceneggiatura ha DOVUTO installare un registro soft al libro per tradurlo in film, in quanto la logorrea del barney del libro avrebbe ammazzato qualsiasi tentativo di farci un film
così, si è optato per un viraggio sentimentale che, imho, rappresenta bene una parte del panofsky che avrebbe dovuto essere, ma per il quale ci sarebbe voluto un serial e non un film
cmq, a parte la regia, la sceneggiatura, la fotografia e tutte le menate da cineforum, qui si parla di emozioni
quelle ti arrivano in faccia dopo un'ora e mezza passata a ridere della vita e delle opere di barney
della sua inadeguata lotta contro il destino che l'ha fatto innnamorare della donna giusta al momento sbagliato e che invece l'ha unito a quelle sbagliate nel momento giusto
la descrizione di che cosa è il matrimonio fatta da israel panofsky (dustin hoffman) da sola vale il biglietto
così come una frase detta da barney alla sua miriam che ognuno di noi avrebbe voluto dire una volta nella vita