i miei ultimi 3:
cominciamo con il
Lamento del maestro Portnoy
lavoro giovanile, non all'altezza della produzione successiva, ma comunque godibile e scorrevole, anche per l'argomento trattato.
passiamo al super celebrato Easton Ellis di American Psycho
una grossa delusione, avevo grandi aspettative su questo libro, a causa della sua fama IMHO ingiustificata.
Eccessivamente lungo, si sarebbero potute tagliare 200 pagine senza nulla togliere alla trama, pedante e tassonomico nelle descrizioni degli abiti e degli oggetti, susseguirsi degli eventi prevedibile senza alcuna suspance, lo sconsiglio.
Passiamo al caso letterario degli ultimi anni, lo
Strano caso:
Davvero un bel libro, molto profondo e poetico ma, c'è un MA grosso come una casa
SPOILERPer chi lo ha letto e mi rivolgo principalmente ai lettori di sesso maschile, con figli, non pensate che l'autore sia stato quantomeno ingeneroso con il personaggio del padre di Cristopher ?
Voglio dire, viene lasciato dalla moglie, che se ne va con quella merda del sig. Shears, si rimbocca le maniche e riesce a coniugare, da solo, lavoro e gestione di un figlio problematico. E' lui che lo va a riprendere in giro per il quartiere, di notte, che gli cucina e gli lava, che ne gestisce le intemperanze ed i periodi difficili, mica la madre, che se ne sta bella bella a Londra a trombare con Shears, però scrivendogli una lettera a settimana, vuoi mettere ?
Anche l'episodio dell'uccisione del cane, seppur deplorevole, è umano e comprensibile, si aspettava, sentimentalmente e umanamente, qualcosa di più da lei e la delusione è stata grande, tra l'altro si intuisce anche che lei abbia pronunciato frasi sgradevoli sulla disabilità di Cristopher.
Va bene la parabola della
madre prodiga, ma il vero eroe del libro, nella sua normalità è proprio il padre.