Più che la "stronzaggine" della Murgia, mi salta all'occhio l'atteggiamento un po' estremista degli amanti di Battiato.
Cioè, tra questi e il fan medio di Vasco (bella categoria anche quella) non vedo tante differenze.
Per me invece le differenze sono abissali.
La mia teoria è che gli amanti di Battiato sono estremisti perchè hanno dato un valore culturale "alto" alla sua opera.
Battiato è innegabilmente un autore colto, amante delle citazioni, uno spiritualista.
I fan di Battiato non sono quasi mai degli intellettuali, al contrario lo adorano perchè grazie alla sua mediazione culturale posso sentircisi.
Labranca, che era intellettuale vero, smontò nel suo celebre pezzo il testo di Prospettiva Nevskj, e a rileggerlo oggi non si può non notare che si sia trattato di un pretesto per dire delle cose, per affermare la sua di visione del mondo.
Murgia non avrebbe mai potuto fare lo stesso gioco con Vasco: Vasco incarna il sentire comune tipicamente nazional-popolare vitalistico e ribelle (ribelle normalizzato).
Lo fa con Battiato proprio perchè è cosciente che il suo ruolo nel mainstream è quello di supposta intellettuale: scrive libri, piece teatrali, recensisce libri in tv, prende posizione su argomenti politici etc. etc. e dunque la "cultura" che attacca la "cultura" pop ma lo fa con i mezzi degli haters: non argomenta coltamente come un Labranca, dice semplicemente che i suoi testi sono una cagata pazzesca.
Non a caso la maggior parte dei messaggi sono sul tono : "lui si che è un intellettuale, tu invece non hai consistenza".
Per quello che riguarda il discorso generazionale volevo solo far notare che noi "boomer" abbiamo avuto un rapporto con la musica pop molto più profondo e segnante delle generazioni successive.
Perchè gli artisti che abbiamo avuto nei 70', negli 80', e anche se in misura minore nei 90' hanno creato un immaginario.
Quelli post 2000 l'immaginario l'hanno solo inseguito.