Se mi permetti il problema è che all'epoca arrivavano, almeno qui da noi, 15/20 dischi nuovi al mese.
Leggevi le recensioni, sentire qualcosa prima era pressochè impossibile, quindi puntavi 1/2 dischi al mese, te li sentivi per bene e quello che ti piaceva avevi tutto il tempo di mandarlo a memoria e ancora oggi ricordi i titoli delle canzoni o le riconosci dopo le prime due note.
Oggi se apri una rivista o un sito online o un blog trovi centinaia di nomi ogni mese, e per trovare una roba che ti può colpire ti devi sorbire decine e decine di nomi che non ti dicono assolutamente niente, una faticaccia, chi me lo fa fare se non la passione?
Il mio nickname è un omaggio a un gruppo fantastico, scoperto più di dieci anni dopo che si era sciolto, al culmine di una queste maratone di ascolti a cui ogni tanto testardamente mi sottopongo, e con un nome che quando avevo finito di leggerlo già mi ero stancato...
Meanwhile, back in communist russia... si chiamavano.
Certo che è cosi'.
E questo a causa della tecnologia e del progresso.
Una volta se facevi un disco dovevi avere un'etichetta e stamparlo fisicamente.
Potevi anche fare autoproduzione ma l'autoproduzione aveva i suoi circuiti.
E sopratutto il disco non te lo potevi fare a casa con un software craccato.
Dovevi andare in uno studio di registrazione, pagare, e interagire con figure professionali come
il produttore artistico, il tecnico del suono, il fonico di mix.
Ci dovevi credere veramente tanto per farlo e avere persone intorno che ci credevano altrettanto.
Oggi ti fai il disco a casa con mille euro di strumentazione ( a di' tanto ) e poi lo spiaccichi sull'internet
spammando a piu' non posso a centinaia di blogger critici musicali improvvisati affamati di novita'.
Un disastro.
Calcola che l'autore di "it's all about the bass" , la hit estiva di Meghan Traynor, a fronte di 187 milioni di
play su spotify ha avuto un assegno di 5678 dollari. la fame.
Pensa tutti quei milioni di gruppi "underground" quanta fame possono fare.
Ma è il progresso, baby, funziona cosi'.
Oltre che rimpiangere i tempi passati non possimao farci niente.
p.s. i MBICR li conoscevo: molto carini, e la voce di lei molto carina ( quel tipo di parlato mi ha ricordato un gruppo emo dei 90' che ho amato molto: i Van pelt ).