Si ma mettecela una faccina quando vi punzecchiate, così pare che dite sul serio e non vi fa onore...
Tornando seri, sui gusti non si discute, ma non concordo sull'accostamento coi Greenday. Il punk ha tanti sottogeneri, i nofx si evolvono dai gruppi hcpunk anni '80. Tra l'altro grazie alla segnalazione di Fat mi sono fatto regalare il loro libro, e tra poco saprò tutto sui loro esordi. Con altre band, hanno fondato un filone che evolveva l'HC a suoni più melodici, al tupa - tutupa che sarebbe diventato il marchio di fabbrica dello skatepunk, a quelle chitarre lasciate sull'accordo mentre la batteria trita. I Greenday sono diretta evoluzione del pop punk stile Ramones. Mi piacciono molto 1039/SOSH e Kerplunk (ma anche dookie e insomniac erano ancora buoni), li trovo diversissimi da quello che cercano di fare i NOFX, che tra l'altro sono sempre rimasti fuori dalle major e dalla ricerca del consenso, e questo, per una band punk, non può che essere un attestato di coerenza e genuinità. Ricerca del consenso/denaro che ha partorito mostruosità, sentiti gli ultimi album di Greenday e Blink, fanno pena. Ho pensato la stessa cosa che ho poi letto in una recensione: sembra che ogni canzone voglia tirare fuori un ritornello, un bridge, che possa essere usato come jingle in una pubblicità di assorbenti, o in un telefilm per ragazzini, per avere le royalties...
Sulla banalità, io ascolto anche progressive, fusion, jazz, è chiaro che c'è meno varietà. Ma è il genere stesso a inchiodarti: 4/4 fisso, pezzi corti sui 3 min di media, struttura rigida intro-verso-chorus-verso-chorus-special-chorus-outro con poche variazioni...Non è una caratteristica dei NOFX, è una caratteristica del punk. Troppi album non sarebbero dovuti uscire se non per ripetersi, che fossero i ramones, i groovie ghoulies, le dance hall crashers, i queers, i bad religion, i descendents, i 7 seconds, gli straight faced, gli H20, gli yellowcard, o gli strung out: indipendentemente dal bagaglio tecnico raggiunto o sottogenere.
Sui CCCP, infatti quando usano quella distorsione mi piacciono
L'altro giorno ho visto il documentario "Fedeli alla linea", lo trovi sul tubo. E' impazzito, anzi è sempre stato pazzo, ma mi è impossibile non provare rispetto e tenerezza per Ferretti. C'è un qualcosa di magnetico in quella persona e nelle sue scelte radicali, nel suo composto rigore integralista.
Sul grunge, anche io ne sento abbastanza. Apprezzo molto TAD e mi piacevano i Bush, mentre non ho mai digerito gli stone temple pilots o i soundgarden. Gusti...Coi Nirvana nacque il mio amore per la batteria, il tom da 14 sulla cassa, i pattern di Dave Grohl. Prima preferivo le più punk, tipo molly's lips, son of a gun, tourette's, negative creep, ultimamente le più grunge, inascoltabili, tipo hairspray queen o paper cuts...La prima volta che mi sedetti alla batteria provai Scentless Apprentice, ma non avevo il tibiale allenato. Dopo anni di skatepunk il piede destro è il mio vanto. Meno l'impostazione delle mani