M'é capitato solo un'altra volta di avere la tristezza negli occhi. Piangere no, quello é troppo intimo.
Pero' quella lacrimuccia che non sai se vole uscì o resto attaccata alla pupilla tutto il giorno.
Insomma l'unica volta che m'era capitato per la morte di un artista é stata per Lucio Dalla.
E stamattina.
Ma che se fa cosi ? Senza avvisare ?
Porca miseria Gigi, non se fa cosi. Non, nun é bello porco giuda de merda.
paro paro
seppure, nel caso di LD, non mi salì quel fastidio dovuto alla non messa a fuoco dell'esatta caratura del personaggio, come sta accadendo con GP
le frasi, i meme, gli
stricioni, i coccodrilli, riportano solo una minimissima parte (e perlopiù pure sbagliata) di quello che è stato GP per la Cultura della Città di Roma (notare le maiuscole)
limitare tutto a Febbre da Cavallo (immenso, cmq) o al Cavaliere Nero o a 181818 o al burino che scosta le palle del somaro per vedere l'ora, mi pare davvero limitante e limitativo
io vidi, seppure inconsapevolmente, A Me Gli Occhi al teatro tenda mancini, nel 1976
mi ci portarono i miei e seppure solo 11enne capii, qualche anno dopo lo capii meglio, la grandezza dell'atto: riportare Roma, la Capitale, in piazza, in teatro, dopo anni di paura, di piombo
lo stesso, e sempre con Roberto Lerici, accadde nel mio, più consapevole, Come Mi Piace del 1983, che andai a vedere con la ragazzetta dell'
epeca quei due spettacoli, e paradossalmente, la famosa pubblicità a favore dell'utilizzo dei cassonetti (qualcuno abbastanza vecchio se ne ricorderà), furono uno dei segnali di risveglio dell'eterna e sonnacchiosa Roma, spronata in quegli anni dall'estro di Nicolini
a prescindere da questo, GP è stato davvero molto altro ma, come sempre accade, ci si limita alla macchietta ed al ricordo partigiano
è morto un grande artista, un seminatore, uno scopritore
se ci limitiamo a ricordarlo solo per la fiction con (quant'eri bona) claudia koll oppure con le barzellette o le ospitate, si fa lo stesso errore che si è fatto con manfredi, che i più ricordano per qualche filmaccio di cecchi gori, quando invece è stato un gigante assoluto del cinema e della cultura italiana del 900