Solo che io non valuto la qualità da quanto ci si possa rispecchiare. Ci può essere un film su un addomesticatore di capibara in Mongolia e può essere un capolavoro.
beh, dipende che questioni/riflessioni solleva la storia dell'addomesticatore.
Se è solo una storia per me pure sticazzi. Anche se la qualità del racconto è un incrocio tra Kubrick, Leone e Stone. Ma infatti ciò che rende di qualità questa seconda opera di ZC è esattamente questo, no?
Bene, il punto sulla prima serie è proprio che un racconto così sulla nostra generazione non l'aveva fatto proprio nessuno.
Non è solo "
madò, sono proprio io, che caruccio!", quello poteva esserci nelle strisce sul blog.
"Strappare" invece è stata un pugno che ti entra dalla bocca dello stomaco, ti sventra e ti lascia lì a pensare ai tuoi ultimi quindici anni.
E posso dirti che è stato così per me come per - esempio - compagni di classe miei che co Michele ci azzeccano come il caffé sulla pasta al sugo.
Questo mi fa dire che è stata un'opera magistrale. Quasi una terapia collettiva.
Io - che ho 40 anni precisi - ti posso dire che da quella serie ne so' uscito con una figlia in arrivo e un dottorato alle porte, aiutame a dì "significativo" (se legge il mio analista molla tutto e apre un ciringuito a Panama. Non la pija così dottò, Michele è Michele).
La seconda serie è magistrale da un punto di vista socio-politico.
Un'opera pienamente gramsciana, che riesce a spostare di qualche centimetro il confronto tra la nostra visione del mondo e la loro. Quindi si, ha una valenza più generale.
Ma per forza di cose, per tema trattato in primis, non raggiunge quelle profondità.
perché combatte una guerra nella realtà esterna.
PS. SK Michele non è tifoso e posso dirti che è circondato da laziali, alcuni dei quali stanno pure qui sopra.