Ho rivisto l'altra sera un altro piccolo capolavoro del Maestro Ken Loach, protagonista reale e assoluto (e forse unico, con pochi altri adepti) del cinema militante Inglese (adesso possiamo far partire un altro thread, oltre a quello del Cinema Francese...
).
Un film, conoscendo il tipo, stranamente allegro e sopratutto ottimista. Lui che di solito non scherza per niente, anzi se deve menare, le dà giù pesanti.
Un filmettino simpatico e a modo suo commovente, del 2009, che si fa vedere con molta leggerezza. Dove, ancora e sempre la working class Inglese, angosciata e senza futuro, è rappresentata da protagonista. Ma stavolta c'è qualcosa d'altro. C'è allegria, c'è un approccio lieve e tutto sommato aperto. La mano di Eric il Postino, protagonista del film, che si posa timida e delicata sul fianco della sua prima moglie abbandonata trent'anni prima, lascia aperto il futuro a mille prospettive. Anche le più rosee. E tutti noi ne gioiamo, più o meno intimamente. E più o meno commovendoci.
Fra i film di Calcio, o comunque di ambito calcistico è indubbiamente fra i migliori. La presenza scenica e attiva di Eric Cantona, giocatore leggendario del Manchester United, è straordinaria. Oltre che essere grosso, imponente, Cantona "c'è". Riempe la scena, la piega ai suoi movimenti, la occupa.
E forse Ken Loach non l'ha scelto a caso (non sono sicuro che lui sia tifoso dello United): Cantona è l'unico, fra i giocatori della Storia del calcio che avrebbe potuto essere soggetto di una storia simile. Per il suo fisico poderoso, per la sua storia dentro al Manchester, per tutto ciò che ha fatto e ha detto negli anni, parlando spesso da mascalzone al cuore e alla pancia e non solo dei suoi tifosi. Non avrebbe potuto essere Maradona, nè i fighettini di oggi, Beckham, Cristiano Ronaldo o Balotelli. Forse Zidane, ma troppo silenzioso, troppo poco brigante.
Forse, non dico una cazzata, per come ha inciso nella storia dei suoi tifosi, per la sua "massa" scenica, uno come Totti avrebbe potuto essere all'interno di una storia simile. Gliela avrebbero potuta costruire attorno. Ma sarebbe dovuta essere una storia di ambito tutto Italiano, o addirittura Romano, non avendo il Capatano la levatura nè la fama internazionale di un Cantona.
La storia è una storia piccola piccola, di ambito familiare o poco più. Ma la presenza degli altri, degli amici e dei colleghi di eric il postino (la sua "classe", alla fine) è assoluatmente attiva e decisiva per la trovata finale, grandiosa e emozionante (che non svelo, ma credo che la conoscano un po' tutti).
Gran bel film, well done Ken!