Sono d'accordo per quanto riguarda quello che pensi del popperismo ma compito della scienza è fornire una spiegazione coerente con la realtà. In molti casi accade che questa spiegazione sia anche la verità. Cioè l'unica realtà possibile.
Ps. Lo strumento di osservazione è il nostro corpo che è fusione di cervello (il nervo ottico è 'cervello') e sensibilità. Se la sensibilità è compromessa si cade progressivamente nel pensiero razionale ideologico (quella cosa che porta a interpretare la realtà attraverso un punto di osservazione... privilegiato). La cosa intrigante antropologicamente parlando è che queste persone o non se ne rendono conto Oppure lo sanno benissimo e passano la vita a catechizzare il prossimo
carib, gli unici a pensare che la propria ideologia sia un punto di osservazione privilegiato sono proprio quelli che la legano al concetto di verità (e non a caso tutti costoro legano la loro ideologia a una qualche teoria "scientifica" e tra questi includo pure una concezione deterministica del marxismo).
Rendersi conto che non si scappa dall'ideologia come strumento di interpretazione del reale serve proprio ad evitare concezioni assolutistiche (o come dici tu "da osservatore privilegiato"), che pretendono di affermare l'unica possibile Verità su un fenomeno.
Brexit è il fenomeno.
Poi c'è la percezione dello stesso fenomeno da parte di soggetti diversi: i mercati, la burocrazia europea, i lavoratori (inglesi ed europei), gli industriali, ecc ecc ecc.
Non c'è una percezione VERA. Ognuna è vera in rapporto al punto di vista.
Quale si afferma tra esse come egemone non si stabilisce in rapporto alla Verità come concetto assoluto.