Comune di Roma - Reprise

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Offline pan

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Re:Comune di Roma - Reprise
« Risposta #1560 il: 13 Mag 2019, 11:11 »
lo sciopero è sempre stato fatto con queste modalità, dai tempi delle lotte per le terre.
il sindacalista avvia una trattativa col datore di lavoro. prima fase. il datore di lavoro non concede. picchetti. sciopero. altra trattativa. sperando nella riuscita.
lo sciopero non è un divertimento.

Online arturo

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Re:Comune di Roma - Reprise
« Risposta #1561 il: 13 Mag 2019, 11:13 »
La pressione la crei togliendo il lavoro e l'utile che il padrone fa sul lavoro.
Se non hai quel potere contrattuale non hai nessun diritto di prendertela con chi non c'entra nulla.


Quindi un lavoratore pubblico , quando potrebbe fare sciopero ?
 chiedo per un amico..

Online arturo

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14784
Re:Comune di Roma - Reprise
« Risposta #1562 il: 13 Mag 2019, 11:19 »
lo sciopero è sempre stato fatto con queste modalità, dai tempi delle lotte per le terre.
il sindacalista avvia una trattativa col datore di lavoro. prima fase. il datore di lavoro non concede. picchetti. sciopero. altra trattativa. sperando nella riuscita.
lo sciopero non è un divertimento.


Esattamente !
Purtroppo nella narrazione tossica fatta negli ultimi  30 anni , ha fatto credere alla signora di Voghera che chi sciopera è un fannullone  che , infatti sciopera il venerdì così se fa il finesettimana lungo e PAGATO , stocazzo , se sciopero me levano i soldi in busta paga ed è normale che se il mio sciopero non da " fastidio " a nessuno le mie rivendicazioni non saranno mai prese in considerazione.
Re:Comune di Roma - Reprise
« Risposta #1563 il: 13 Mag 2019, 11:19 »
Quindi un lavoratore pubblico , quando potrebbe fare sciopero ?
 chiedo per un amico..

piu' che altro vorrei capire quali lavoratori possono fare sciopero senza coinvolgere terzi.
e se anche esistessero, vorrei capire cosa sciopererebbero a fare.
semo popo italiani...
Re:Comune di Roma - Reprise
« Risposta #1564 il: 13 Mag 2019, 12:41 »
Un lavoratore pubblico sempre forza lavoro vende e sempre forza lavoro acquista lo stato.

Non si sciopera per danneggiate chi non c’entra nulla. Ho capito che fa parte delle liturgie della sinistra conservatrice post-industriale. Si invita a pensare laicamente.

Online arturo

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14784
Re:Comune di Roma - Reprise
« Risposta #1565 il: 13 Mag 2019, 12:45 »
 :lol:
Re:Comune di Roma - Reprise
« Risposta #1566 il: 13 Mag 2019, 12:52 »
Comunque per risalire al topic ecco una notizia che dovrebbe aprire gli occhi a chi si ostina a negare che la sindaca ed il suo partito obbediscano a logiche antidemocratiche.

https://www.ilpost.it/2019/05/13/pagine-notizie-false-italiane-chiuse-facebook/

Ecco la pistola fumante della propaganda CONGIUNTA, Lega-M5s. Qualunquismo, nazionalismo, razzismo, odio per la sinistra (il PD, soprattutto), fascismo.
Elargiti a piene mani da un’UNICA rete di disinformazione co 2,5 milioni di follower che viralizzavano anche l’anima de li mortcc loro.

Offline Kappa

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http://space.tin.it/scienza/decos
Re:Comune di Roma - Reprise
« Risposta #1567 il: 13 Mag 2019, 14:53 »
Comunque per risalire al topic ecco una notizia che dovrebbe aprire gli occhi a chi si ostina a negare che la sindaca ed il suo partito obbediscano a logiche antidemocratiche.

https://www.ilpost.it/2019/05/13/pagine-notizie-false-italiane-chiuse-facebook/

Ecco la pistola fumante della propaganda CONGIUNTA, Lega-M5s. Qualunquismo, nazionalismo, razzismo, odio per la sinistra (il PD, soprattutto), fascismo.
Elargiti a piene mani da un’UNICA rete di disinformazione co 2,5 milioni di follower che viralizzavano anche l’anima de li mortcc loro.
Mah, fb, come la maggior parte dei social network è una specie di discarica delle informazioni e delle opinioni. Fare un link diretto tra le strategie dei 5s e della Lega con pagine pubblicate su fb è un bel salto carpiato, che di certo non aiuta le opposizioni, che di alibi per le loro strategie fallimentari se ne danno già fin troppi.
Re:Comune di Roma - Reprise
« Risposta #1568 il: 13 Mag 2019, 16:16 »
Eh beh... quelli che finanziavano le pagine, per due milioni e mezzo di contatti, un mare commercialmente parlando, erano dei benefattori. Guarda caso questi "benefattori" fanno sempre beneficienza a Lega e Cinquestelle. Casostrano.

Nota bene: non erano pagine a caso, era un network, presente da anni, da anni coordinato. Da chi?

SI RICOMINCIA CON L'UNO CONTRO TUTTI? SI RICOMINCIA CON LE BARRICATE POST PER POST?

ANCHE NO, GRAZIE.

TI FAI TRE GIORNI DI RELAX, QUANDO TORNI SI SPERA DI NON RIVEDERTI ANCORA CON LO STESSO ATTEGGIAMENTO.
GRAZIE.

Lazio.net Staff



Offline Ranxerox

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18309
Re:Comune di Roma - Reprise
« Risposta #1569 il: 13 Mag 2019, 18:00 »
Un lavoratore pubblico sempre forza lavoro vende e sempre forza lavoro acquista lo stato.

Non si sciopera per danneggiate chi non c’entra nulla. Ho capito che fa parte delle liturgie della sinistra conservatrice post-industriale. Si invita a pensare laicamente.

Ma un lavoratore pubblico che produce esclusivamente servizi all'utenza, quando sciopera, come può non danneggiare l'utenza?
Allora non può mai scioperare?

Me sembri come i giornalisti che attaccano a trombe spiegate gli scioperi quando li fanno le altre categorie perché creano disagio.
Salvo giustificare gli scioperi della loro categoria quando non gli rinnovano il contratto. Li e solo allora, bisogna salvaguardare la loro giusta rivendicazione.

Quando una categoria sciopera, bisogna sopportare i disagi per dare forza alla sua rivendicazione perché poi, in seguito, potrebbe aver proprio bisogno di scioperare chi si lamentava dei disagi patiti.
Si chiama solidarietà sociale e lotta di classe.

Peraltro scioperare non è una liturgia della sinistra ma è un diritto sancito dallo Statuto dei Lavoratori (conquistato per tutte le categorie a suon di battaglie e rivendicazioni contro i padroni e poi, successivamente, disciplinato dalla legge).
Di norma, attualmente, si sciopera perché una categoria ha il contratto scaduto da anni (cioè non gli viene rinnovato l'atto fondamentale del rapporto di lavoro, parte economica compresa) oppure perché è in seria discussione il rapporto di lavoro stesso (leggasi licenziamento, cassa integrazione, precariato).
Quindi i motivi sono sempre più che seri visto che a nessuno va di perdere una o più giornate di stipendio dalla propria tasca e lo sciopero rimane l'arma finale e piu gravosa di un percorso di rivendicazione.

Una volta il popolo dei lavoratori era di sinistra e i padroni di destra, quindi l'acquisizione di maggiori diritti per i più deboli era il campo di battaglia della sinistra.
Difatti lo Statuto dei Lavoratori è stato una delle conquiste di civiltà più importanti del secolo scorso ed una medaglia per la sinistra e per il sindacato.

Per questo quindi è normale che uno oggi se chiede il perché ormai certa sinistra sia lontana dalla gente comune...
Manco è in grado di sopportare il diritto a scioperare e manco sa più rivendicarsi le sue battaglie storiche e identitarie.

Per dire, l'amico dei lavoratori Renzi, in perfetta controtendenza, ha tagliato unilateralmente il 50% delle ore di rappresentatività sindacale ed il 50% delle ore di assemblea concesse ai lavoratori.
Manco un imprenditore di destra come Berlusconi ci aveva pensato a farlo.
Ma la fine che ha fatto, lui ed il Pd, sono il giusto e meritato contrappasso.
Bah, se chi si professa di sinistra non comprende più neanche queste semplici dinamiche sociali, hai voglia a ricostruire...
Re:Comune di Roma - Reprise
« Risposta #1570 il: 13 Mag 2019, 20:15 »
Ma per quale motivo dovrei votare QUEL partito di sinistra ?

Quale ?

I suoi rappresentanti , dentro e fuori dal parlamento , parlano di "superamento" delle vecchie logiche.

Lo sciopero ? Vecchia logica .

Lavoro da quasi 40 anni , ho visto di tutto , ma una cosa la posso ASSOLUTAMENTE dichiarare :

Scioperare , nel 2019 , non basta . Se vuoi ottenere QUALCOSA che sia un po' di piu' di un pezzo di pane , DEVI fare casino .

Blocco delle strade , dei treni , di tutto quello che puo' danneggiare una comunita' che se ne sbatte i coj0ni finche non tocca il suo cortile .

Non ci sono vie di mezzo .

Per farlo sentire a pochi , bisogna metterlo in chiulo a tanti .

Le cose cominceranno a cambiare quando sara' SPARITA la nostra generazione , soppiantata dai nostri nipoti che NON avranno un catso di quello per cui hanno lottato i loro bisnonni .

Dobbiamo sparire .

Prima lo facciamo meglio sara' per loro .

Affancul0 i Calenda , i Colaninno , i chicco testa .

Piuttosto che votare questi mi taglio le mani .

Io non votero MAI i m5s , MAI , ma sto sentendo una rivisitazione del vecchio motto montanelliano al contrario .

Votano M5S con il naso turato per fermare l'onda lega .

Questa sinistra NON la considerano proprio .

Walking dead .

Zombie .






 

Offline Gio

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Re:Comune di Roma - Reprise
« Risposta #1571 il: 13 Mag 2019, 20:32 »
I dipendenti pubblici dovrebbero utilizzare il loro diritto di sciopero con grande senso di responsabilitá e solo in casi di grave necessitá. Il loro datore di lavoro, infatti, puó rivalersi (e lo fa) sull'intera collettivitá che é fatta anche di altri lavoratori che questa prerogativa non ce l'hanno.
Se non per diritto, almeno, per rispetto di chi si guadagna la vita come loro.
Re:Comune di Roma - Reprise
« Risposta #1572 il: 13 Mag 2019, 21:06 »
Tipo a targhe alterne .

Tu puoi scioperare , tu no ., tu di lunedi , tu di sabato .

Poi fateci sapere CHI lo decide .

A proposito di democrazia .

Chi si guadagna la vita come loro , se fosse un minimo perspicace , capirebbe che QUELLE lotte sono ANCHE le sue .

Perche' prima tocca ai dipendenti pubblici e poi ... a tutti gli altri .

Tattica privilegiata di QUESTA sinistra MODERNA . 

Offline Giako77

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Re:Comune di Roma - Reprise
« Risposta #1573 il: 13 Mag 2019, 21:54 »

Quello che leggo mi fa fare delle riflessioni.

Sembra che scioperare sia una passaggiata, un giorno di relax che i lavoratori si prendono per fare un giorno in più di vacanza pagata dalla collettività e come hanno ben spiegato in molti non è così.
Aggiungo da sindacalista che fare uno sciopero è cosa piuttosto complicata per le leggi antisciopero fatte prevalentemente dai governi di centrosinistra. Inoltre i lavoratori scioperano solo se particolarmente sotto botta e motivati....e neanche in quel caso non è detto x niente dato le condizioni di continuo ricatto in cui sono. Ma anche nel caso del pubblico impiego, per rispondere a Gio, meno ricattabili rimane sempre una cosa complicata.

Sullo Statuto dei lavoratori conquistato con le lotte dei lavoratori vorrei dire che o lo si DIFENDE SEMPRE oppure NO. Non a fasi alterne magari quando il PD è al governo diventa una palla al piede per lo sviluppo del paese e magari lo sventoliamo quando il centrodestra è al governo.

Sui lavoratori del Colosseo: vi invito a lavorare per un anno per una ditta, spesso cooperative, esternalizata del comune di Roma che tra appalti a ribasso, stipendi ogni 3 mesi e la spada di Damocle del cambio appalto...

Ultima considerazione...lo sciopero è un grande momento di democrazia e va vissuto come riscatto ed emancipazione dei lavoratori e non come una rottura di caxxo. Pochi giorni fa sono usciti i dati sul potere di acquisto dei salari italiani degli ultimi anni e sono drammaticamente sconfortanti. Senza parlare del dislivello tra manager e operai che che nel rapporto era 1 a 10 fino alla fine degli anni '80 ed arrivato 1 a 100 oggi.
E aumentare il potere di acquisto dei lavoratori è un bene per tutti oltre ai diretti interessati perché migliora la ricchezza del paese, RIDISTRIBUISCE LA RICCHEZZA e abbassa le disuguaglianze sociali che spesso e volentieri favorisce la discriminazione delle minoranze e l'avanzata dell'estrema destra

Online FatDanny

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Re:Comune di Roma - Reprise
« Risposta #1574 il: 14 Mag 2019, 07:57 »
Un lavoratore pubblico sempre forza lavoro vende e sempre forza lavoro acquista lo stato.

Non si sciopera per danneggiate chi non c’entra nulla. Ho capito che fa parte delle liturgie della sinistra conservatrice post-industriale. Si invita a pensare laicamente.

Dovresti sapere tu che il marxismo lo mastichi fin da giovane (ahahah) che i lavoratori pubblici non entrano nella catena della valorizzazione, non producono valore quindi non possono danneggiare il loro datore di lavoro. Anzi, su un piano prettamente economico uno sciopero nel pubblico è un risparmio netto per il datore (lo Stato) se si attesta alla semplice astensione dal lavoro.
Questo perché il settore pubblico è per definizione un settore di assistenza alle necessità produttive di un paese, non un'attività produttiva essa stessa (a meno che non si parli di controllate che generano profitto, ovviamente).
Un insegnante, una guida in un museo, un impiegato ministeriale svolgono lavoro improduttivo. Che non significa inutile, ma esattamente quanto appena scritto.

Tranquillo, non serviva questa discussione per sapere che di economia, in particolare marxista, in realtà non ne sai un'acca, era già evidentissimo così, a maggior ragione evita di attribuirti saperi che non hai, ci fai solo una pessima figura. Si può essere stati nei collettivi anche dieci anni senza averci capito nulla della teoria marxista. Anzi direi che è la condizione più comune.

Offline Gio

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9710
Re:Comune di Roma - Reprise
« Risposta #1575 il: 14 Mag 2019, 09:33 »

Chi si guadagna la vita come loro , se fosse un minimo perspicace , capirebbe che QUELLE lotte sono ANCHE le sue .


È mancanza di perspicacia che nasce da vita vissuta.
Nel privato, quando sei in difficoltá, non ti si fila nessuno.
In generale, sempre nel privato, si incontrano, e molto spesso,  tante persone che ti chiedono di lottare per (con) loro, ma quando ne avresti bisogno tu, di qualcuno che lotta per (con) te, non si presenta quasi nessuno. E ti tocca sperare che qualcuno lo aiuti, il datore di lavoro, per non saltare insieme a lui. Altro che sciopero. In Italia i dipendenti pubblici sono privilegiati rispetto agli altri lavoratori. E questa é (dovrebbe essere) anche una responsabilitá.
Peró, come spesso in Italia, quando si parla di diritti, sono tutti professori. Quando si parla di doveri e responsabilitá, un po' meno.

UnDodicesimo

UnDodicesimo

Re:Comune di Roma - Reprise
« Risposta #1576 il: 14 Mag 2019, 11:50 »
Dovresti sapere tu che il marxismo lo mastichi fin da giovane (ahahah) che i lavoratori pubblici non entrano nella catena della valorizzazione, non producono valore quindi non possono danneggiare il loro datore di lavoro. Anzi, su un piano prettamente economico uno sciopero nel pubblico è un risparmio netto per il datore (lo Stato) se si attesta alla semplice astensione dal lavoro.
Questo perché il settore pubblico è per definizione un settore di assistenza alle necessità produttive di un paese, non un'attività produttiva essa stessa (a meno che non si parli di controllate che generano profitto, ovviamente).
Un insegnante, una guida in un museo, un impiegato ministeriale svolgono lavoro improduttivo. Che non significa inutile, ma esattamente quanto appena scritto.

Tranquillo, non serviva questa discussione per sapere che di economia, in particolare marxista, in realtà non ne sai un'acca, era già evidentissimo così, a maggior ragione evita di attribuirti saperi che non hai, ci fai solo una pessima figura. Si può essere stati nei collettivi anche dieci anni senza averci capito nulla della teoria marxista. Anzi direi che è la condizione più comune.

con questo ragionamento del non profitto nel lavoro pubblico, si finisce per dare ragione a Jimmy pero'.

mi pare che conditio sine qua non per un diritto alla lotta sociale sia proprio il profitto non redistribuito ai lavoratori in maniera equa con il lavoro fatto.

se non c'e' profitto da redistribuire, non c'e' diritto e quindi motivo di lotta.

aggiungo, che per me la fallacita' del ragionamento e' nel considerare il lavoro pubblico un no-profit.
Re:Comune di Roma - Reprise
« Risposta #1577 il: 14 Mag 2019, 11:57 »
Secondo me siamo caduti nella sua trappola dialettica. Che é il suo vergognoso sport preferito qui dentro.
Farci discutere sull'acqua calda.

Lo sciopero é un diritto sacrosanto dei lavoratori.
Di TUTTI i lavoratori. Ovunque, comunque e qualsiasi sia il suo lavoro.
Da più di un secolo.

Offline Tarallo

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111509
Re:Comune di Roma - Reprise
« Risposta #1578 il: 14 Mag 2019, 11:58 »
Io boh.

Online FatDanny

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Re:Comune di Roma - Reprise
« Risposta #1579 il: 14 Mag 2019, 13:23 »
con questo ragionamento del non profitto nel lavoro pubblico, si finisce per dare ragione a Jimmy pero'.

mi pare che conditio sine qua non per un diritto alla lotta sociale sia proprio il profitto non redistribuito ai lavoratori in maniera equa con il lavoro fatto.

se non c'e' profitto da redistribuire, non c'e' diritto e quindi motivo di lotta.

aggiungo, che per me la fallacita' del ragionamento e' nel considerare il lavoro pubblico un no-profit.

i diritti sociali, fortunatamente, non si basano sul profitto, ma sono diritti inalienabili.
Anche se non c'è profitto ogni lavoratore ha una molteplicità di diritti. Anche perchè non c'è compenso equo in termini assoluti, il compenso è frutto di un rapporto di forza.
E l'andamento dei salari dell'ultimo secolo ne è la prova, in un senso come nell'altro.

Il lavoro pubblico non da profitto, questa non è un'opinione fallace o meno, è così.
L'insegnante di una scuola pubblica o un impiegato ministeriale non aggiungono niente a ciò che viene prodotto. Aiutano tramite la formazione della forza lavoro, i processi burocratici e decisionali la produzione. Quindi sono assolutamente indispensabili, ma non per questo si può dire che generano profitto.
E' fondamentale distinguere non per negare a questi lavoratori il diritto di sciopero o altri diritti (non pensavo di leggere tali amenità qui sopra), ma perché è evidente che se un insegnante o un impiegato ministeriale scioperano non stanno facendo alcun danno economico strettamente inteso.
Anzi su un piano contabile si registra solo un risparmio per i conti dello stato. Il rallentamento delle loro funzioni non rallenta la produzione, ma i servizi ad essa annessi. Quindi il loro sciopero non può essere inteso, sempre in termini economici, come mancato profitto, perché  questo è assente.

Aggiungo per completezza che anche fare il commerciante è un lavoro improduttivo, per quanto nessuno direbbe mai che per questo è inutile.
Perché la merce non cambia in alcun modo le sue qualità (intrinseche e di valore) per il fatto di essere venduta in un negozio. L'essere venduta in un negozio aumenta la velocità con cui viene distribuita (quindi aiuta il capitale a realizzarsi) ma non aumenta il valore aggiunto, tanto che anche sul piano della tassazione l'IVA si paga solo sui valori aggiunti, non su qualsiasi transazione.
 

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