Parlato della malvagità dell'amministrazione Bush, secondo me pure verosimile, passiamo all'atto pratico.
Per gioco, proviamo a immaginare esattamente lo scenario. L'intelligence scopre che Al Qaeda sta organizzando gli attentati (escludiamo che li abbia organizzati la CIA, per semplicità). Diciamo che sanno che accadranno fra sei mesi. Cominciano a installare gli esplosivi in building 1, 4 e 7. Non se ne accorge nessuno, OK. La settimana prima, durante il blackout, controllano che tutti i fili siano a posto. Gli aerei arrivano e nessuno li intercetta per i motivi spiegati nel video.
In quel preciso istante un numero di persone X preme un pulsante che fa esplodere tutto.
Due domande:
1) dopo quindici anni nessuna fuga di notizie?
2) quanta gente è servita per mettere a punto un piano simile? Neanche un pentito? Tutti malvagi? O li hanno fatti sparire tutti?
Tutto questo senza nemmeno aprire il discorso sul pentagono, che moltiplicherebbe per due il numero di persone coinvolte, la complessità del piano da mettere in atto e le probabilità che un giorno questo piano esca fuori....
Io non ce la faccio a crederci, malgrado sia convinto che Cheney e Rumsfeld avessero senza problemi la capacità di uccidere migliaia di persone senza perdere un minuto di sonno. (Lo hanno fatto in medio Oriente, non è diverso a casa loro).
Questa è la parte di ragionamento che a mio avviso inficia qualsiasi tesi dubitativa.
Il voler dare una spiegazione compiuta, che tenga dentro protagonisti, ragioni, cause ed effetti.
Questo porta inevitabilmente a dire castronerie. Perché in nome della coerenza interna della teoria si forzano passaggi logici e indizi, rendendo così quel che ne viene più implausibile della versione ufficiale.
Io invece mi limiterei a ciò che non torna, senza voler dare un perché immediato.
I perchè immediati portano fuori strada, perchè immettono nella ricerca della verità risposte implicite.
La teoria del complotto da parte del Governo centrale è un
plot presente negli USA fin dalla loro nascita e richiama al processo di unione e le resistenze ad esso all'interno dei singoli Stati (anche in termini di percezione dell'entità centrale e del suo ruolo). Per intenderci attraverso riferimenti di cultura popolare, pensiamo ad X Files o agli Illuminati, ai conflitti tra Polizia locale ed FBI presente in serie tv e film d'azione, così come ad una ricca cinematografia in cui un singolo si trova a combattere contro cospirazioni di Stato (Public Enemy e così via).
E' chiaro che mettendola su questo piano la versione ufficiale risulterà assolutamente la più credibile dinanzi a versioni che sembrano pessime sceneggiature bocciate ad Hollywood.
L'approccio dubitativo dovrebbe invece concentrarsi unicamente sul particolare. E da lì porsi altre domande senza l'ansia di rispondersi immediatamente.
E' possibile che degli edifici crollino a quel modo per le ragioni presenti nei rapporti ufficiali?
Le cifre dei rapporti ufficiali sono effettive o sono solo un modo per rendere plausibile una versione?
Chiedersi questo non vuol dire finire automaticamente col dire che il governo americano o la CIA hanno piazzato delle bombe.
E il pretendere di arrivare a questa risposta diventa un ottimo modo per eludere o rendere vane le domande che invece ci si potrebbe porre. Esattamente come si usano gli Ufo o gli Alieni per rendere vane domande su esercitazioni americane o politiche di controllo dei cittadini.
Quando vuoi evitare una domanda scomoda, rendi l'argomento della controparte una farloccata.
La vittoria così è assicurata.