Crisi ucraina

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Offline PARISsn

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #8880 il: 23 Mar 2024, 21:12 »
al momento le notizie che circolano sono molto confusionarie e cercare di dargli un indirizzo è difficile, ieri sera si diceva che  uno degli attentatori era Inguscio, oggi invece pare tutti Tagiki, ieri si parlava di 4/5 attentatori, oggi gli arrestati in fuga sono 11, girano video shock degli interrogatori sommari degli arrestati, a  uno viene tagliato un orecchio, altri sono stati visibilmente pestati alla grande e in quelle condizioni capire se stanno dicendo la verita' o qualsiasi cosa pur di non subire ulteriore violenza è complicato...in uno di questi interrogatori uno ammette di essere stato pagato 5000 dollari da un predicatore che  l'aveva avvicinato, fosse vero mette un po in dubbio la versione Isis, che  è vero paga chi si immola ma non direttamente, i soldi vengono dati alle famiglie e non a chi compie  il gesto ( a meno che non sono cosi' a corto di fedeli pronti a  immolarsi che pagano qualsiasi criminale ),  proprio perche nella maggior parte dei casi indietro non tornano, uccisi o arrestati o perche si fanno saltare  in area...c'e pure da dire pero' che  i russi all'Isis gli hanno fatto parecchio male, in Siria li hanno devastati e la vendetta pur maturata in tempi non brevi ci puo' stare...di certo molti altri attori possono aver avuto valide  motivazioni, dal loro punto di vista, per questa strage...gli ucraini per dire avrebbero interesse a portare un po di terrore dentro la  Russia, paura e preoccupazione tra la gente, generare  malcontento che a sua volta generi proteste contro la guerra, guerra che sta andando sempre peggio per loro, con i russi che avanzano  giorno dopo giorno senza sosta e un crollo di tutto l'apparato militare ucraino, soprattutto se continuano a non ricevere armi e  munizioni, è un ipotesi  presa in considerazione da tutti gli analisti militari seri....far ricadere la colpa sul Tagikistan ( tra l'altro paese alleatissimo degli Usa, ma magari alleatissimo sacrificabile, alla fine a chi gli frega un azz del Tagikistan ? non sono manco bianchi e biondi e cristiani come gli ucraini ) potrebbe portare ad aprire un altra zona di crisi, dove magari non si arriva a sparare ma  intanto la  Russia dovrebbe ammassare truppe e distoglierle dalla Operazione Speciale...detto tutto cio' per onesta  intellettuale io non escludo manco che qualche falco ( pazzoide)  russo, magari all'insaputa di Putin che  piu' volte  è stato accusato di non andarci pesante con la guerra, abbia  organizzato il tutto proprio per arrivare a convincere Putin a scatenare l'inferno dando via  libera a tutti gli arsenali magari anche quelli che contengono le cose peggiori  8)

Offline FatDanny

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #8881 il: 24 Mar 2024, 09:56 »
E come sempre, a prescindere da chi è stato, questi eventi si usano per portare il mondo un passetto in più verso la distruzione.
Ormai tutti i paesi sono impegnati in un delirio bellicista molto simile al secolo scorso, figlio di problemi strutturali irrisolti di questo capitalismo che a qualcuno piace tanto.
Temo che la distruzione prossima, che rischia di essere pure quella che ci porta al limite dell'estinzione, non sia evitabile. Perché la nostra società e chi la comanda (in Russia come in USA, in Cina come in Europa) non ha gli strumenti intellettuali e politici per fermarsi.
Re:Crisi ucraina
« Risposta #8882 il: 24 Mar 2024, 10:01 »
E come sempre, a prescindere da chi è stato, questi eventi si usano per portare il mondo un passetto in più verso la distruzione.
Ormai tutti i paesi sono impegnati in un delirio bellicista molto simile al secolo scorso, figlio di problemi strutturali irrisolti di questo capitalismo che a qualcuno piace tanto.
Temo che la distruzione prossima, che rischia di essere pure quella che ci porta al limite dell'estinzione, non sia evitabile. Perché la nostra società e chi la comanda (in Russia come in USA, in Cina come in Europa) non ha gli strumenti intellettuali e politici per fermarsi.

Col delirio bellicista questo capitalismo c’entra poco. Ma proprio poco. A cominciare dalla nazione che ha riportato la  guerra in Europa. Peró sono punti di vista.

Offline FatDanny

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #8883 il: 24 Mar 2024, 11:06 »
La Russia è un paese capitalista.
Invece il delirio bellicista c'entra eccome, perché risponde a limiti irrisolti che ciclicamente si ripresentano. E no, non riguardano la natura umana, ma il capitalismo.
Re:Crisi ucraina
« Risposta #8884 il: 24 Mar 2024, 11:23 »
La Russia è un paese capitalista.
Invece il delirio bellicista c'entra eccome, perché risponde a limiti irrisolti che ciclicamente si ripresentano. E no, non riguardano la natura umana, ma il capitalismo.

E il conflitto relgioso ha una valenza? E l’esigenza di dominio politico-militare (e non economico)? Polarizzare la causa intorno al capitalismo significa acccollare la “colpa” a una parte molto precisa del pianeta. E questo non mi trova d’accordo, tutto qua. Poi, dal mio punto di vista di homo vecchio, è chiaro che solo l’utopia riscatterebbe il mondo. Ma anche su quella vedrai che non troverai tre persone d’accordo.

Offline FatDanny

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #8885 il: 24 Mar 2024, 12:09 »
Come già detto in altro topic, il capitalismo non è solo un sistema economico, ma un sistema sociale.
Dunque un combinato culturale, economico e politico

Non si può pensare il capitalismo senza la religione o lo stato (il dominio politico-militare) o i generi o le divisioni etniche. Ridurlo ad un meccanismo di accumulazione non fa capire né il capitalismo né la sua critica.

Dire questo non significa accollare ad una parte di mondo il problema, perché la logica del capitale oggi pervade l'intero globo, cina inclusa.

Offline RG-Lazio

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #8886 il: 24 Mar 2024, 12:59 »
E come sempre, a prescindere da chi è stato, questi eventi si usano per portare il mondo un passetto in più verso la distruzione.
Ormai tutti i paesi sono impegnati in un delirio bellicista molto simile al secolo scorso, figlio di problemi strutturali irrisolti di questo capitalismo che a qualcuno piace tanto.
Temo che la distruzione prossima, che rischia di essere pure quella che ci porta al limite dell'estinzione, non sia evitabile. Perché la nostra società e chi la comanda (in Russia come in USA, in Cina come in Europa) non ha gli strumenti intellettuali e politici per fermarsi.

Questa é una percezione, visione, consapevolezza che sento sbattere contro la mia esistenza e mi terrorizza.
Un paio di settimane fa, scrivevo di quanto mi facesse paura da "padre" e se vogliamo per il mio lavoro da "pedagogo". Ieri io e mia moglie abbiamo sclerato (forse ingiustamente) con nostro figlio di 8 anni perché non voleva studiare e me ne sono uscito con un "se resti stupido diventi carne da macello come Alioscia" (ne ho parlato...si tratta di un bambino ucraino ospitato 20 anni fa dalla mia famiglia morto per la guerra). Alioscia non voleva studiare e penso spesso che se avesse studiato sarebbe restato in qualche modo in famiglia e sarebbe vivo (lo so...con il senno di poi...vabbé).

Le favole non le riesco a raccontare...alla fin fine bisogna uscire dalla bolla perché "la guerra é dietro la collina" peró mancano gli strumenti (psicologico-intellettuale) per disarticolare le strutture sociali che portano alla guerra. Possiamo discutere e discutiamo anche troppissimo, peró sappiamo benissimo perché...peró stiamo bene e al sicuro...o quanto meno abbiamo la percezione che alla fin fine siamo lontani dalla collina.

Per i nostri figli non sará cosí e per noi sará orrendo diventare vecchi e forse solo alcuni prenderanno coscienza di essere non dico la causa ma una forza che anche passivamente, lasciandosi trascianre dalla corrente, ha prodotto la distruzione.



Re:Crisi ucraina
« Risposta #8887 il: 25 Mar 2024, 11:43 »
Io non ho capito una cosa dell'ISIS, e lo chiedo a voi esperti geopolitici sinceramente, senza retropensieri.
Come mai non ha mai attaccato obiettivi Israeliani?
Re:Crisi ucraina
« Risposta #8888 il: 25 Mar 2024, 13:23 »
La Russia è un paese capitalista.
Invece il delirio bellicista c'entra eccome, perché risponde a limiti irrisolti che ciclicamente si ripresentano. E no, non riguardano la natura umana, ma il capitalismo.

Eh, ovvio, di chi poteva essere la colpa. :beer:
Facciamo un passo indietro , ricordo che tanti, probabilmente pure te, lanciavate strali contro il presunto imperialismo americano, contro l'egemonia occidentale, in favore di un mondo multipolare... eccolo, il mondo multipolare.
Bello, no?
E ancora, Russia a parte, possiamo dire che si scherza, bene o male il mondo regge, si, una crepa qua e la, qualche scossone di assestamento, questo è ancora NIENTE rispetto a quello che ci aspetta negli anni a venire.
Cioè, si, l'Azerbaijan si è mangiata un pezzo di Armenia, forse ne mangerà un'altro, magari qualcosa lo farà la Turchia con tutte le sue rivendicazioni, si, Israele sta completamente fuori controllo e bombarda vicini a caso in ogni direzione, rischiando di provocare una guerra regionale che finora viene evitata solo dalle diplomazie che fanno pressioni su tutti tranne Israele stesso, succederà qualcosa in Asia, magari tra la Cina e uno dei suoi molteplici rivali regionali, o tra le due Coree?
Insomma, ci sono "solo" 2/3 guerre vere, qualche golpe e una dozzina di aree di crisi, poteva andare peggio.
E ci andrà, perchè abbiamo deciso di affrontare il momento più difficile da quasi un secolo a questa parte con la peggior classe dirigente possibile della nostra storia.
Quindi ai rivali non pare vero che l'occidente abbia preannunciato così il suo ritiro, l'abbandono, lasciando un vuoto che ora, secondo la più antica delle regole, andrà colmato.

Il capitalismo non centra nulla, e da che se ne ha memoria, il capitalismo classico, dall'impero informale Britannico in poi, ha sempre preferito la pace, almeno tra pari, se non altro perchè garantiva che le navi e i volumi degli scambi non finissero in fondo al mare.
Le guerre, le grandi guerre, sono provocate dalla ricerca di nuovi equilibri geopolitici perchè i vecchi diventano obsoleti / inadeguati.
Non "dal capitalismo", ma dal fatto che agli interessi della società civile, stabilità, prosperità, sicurezza, se ne sostituiscono altri, perchè i primi iniziano o vengono a mancare.
Re:Crisi ucraina
« Risposta #8889 il: 25 Mar 2024, 14:33 »
🇷🇺Maria Zakharova:

“ISIS generally attacks enemies of the United States. This is a strange coincidence.”


Offline FatDanny

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #8890 il: 25 Mar 2024, 17:03 »
Eh, ovvio, di chi poteva essere la colpa. :beer:
Facciamo un passo indietro , ricordo che tanti, probabilmente pure te, lanciavate strali contro il presunto imperialismo americano, contro l'egemonia occidentale, in favore di un mondo multipolare... eccolo, il mondo multipolare.
Bello, no?
E ancora, Russia a parte, possiamo dire che si scherza, bene o male il mondo regge, si, una crepa qua e la, qualche scossone di assestamento, questo è ancora NIENTE rispetto a quello che ci aspetta negli anni a venire.
Cioè, si, l'Azerbaijan si è mangiata un pezzo di Armenia, forse ne mangerà un'altro, magari qualcosa lo farà la Turchia con tutte le sue rivendicazioni, si, Israele sta completamente fuori controllo e bombarda vicini a caso in ogni direzione, rischiando di provocare una guerra regionale che finora viene evitata solo dalle diplomazie che fanno pressioni su tutti tranne Israele stesso, succederà qualcosa in Asia, magari tra la Cina e uno dei suoi molteplici rivali regionali, o tra le due Coree?
Insomma, ci sono "solo" 2/3 guerre vere, qualche golpe e una dozzina di aree di crisi, poteva andare peggio.
E ci andrà, perchè abbiamo deciso di affrontare il momento più difficile da quasi un secolo a questa parte con la peggior classe dirigente possibile della nostra storia.
Quindi ai rivali non pare vero che l'occidente abbia preannunciato così il suo ritiro, l'abbandono, lasciando un vuoto che ora, secondo la più antica delle regole, andrà colmato.

Il capitalismo non centra nulla, e da che se ne ha memoria, il capitalismo classico, dall'impero informale Britannico in poi, ha sempre preferito la pace, almeno tra pari, se non altro perchè garantiva che le navi e i volumi degli scambi non finissero in fondo al mare.
Le guerre, le grandi guerre, sono provocate dalla ricerca di nuovi equilibri geopolitici perchè i vecchi diventano obsoleti / inadeguati.
Non "dal capitalismo", ma dal fatto che agli interessi della società civile, stabilità, prosperità, sicurezza, se ne sostituiscono altri, perchè i primi iniziano o vengono a mancare.

Però quando si parla di capitalismo cerchiamo di evitare di tradurlo con amerika, star&stripes o affini. Il capitalismo è un sistema multipolare e una logica, che attraversa società diversissime tra loro.

Io non so che formazione tu abbia, ma da quello che dici hai lacune storiche, sociologiche ed economiche significative.
Il capitalismo "classico" nasce in simultanea con lo sviluppo delle armi da fuoco (per alcuni studiosi addirittura le due cose sono tra loro indissolubili, ci sono testi in merito, appena li recupero li giro qui che ora non ricordo i titoli), il colonialismo europeo che tutto era fuorché pacifico (anche "tra pari"), senza contare la violenza interna per costringere la gran parte della popolazione al lavoro salariato.
Tu non conosci minimamente le origini del capitalismo, ma una vera e propria mitologia completamente priva di contatto con la realtà storica. Fattelo dire da chi ha una formazione specifica in materia.

Gli equilibri geopolitici di cui parli sono esattamente dovuti ai limiti strutturali delle società capitaliste, non solo in termini di sviluppo economico ma anche di assetti politici. Quella tua affermazione non smentisce in alcun modo la mia, al contrario indica solo che tu riduci il capitalismo all'accumulazione di profitto in occidente
Re:Crisi ucraina
« Risposta #8891 il: 25 Mar 2024, 17:23 »

Il capitalismo "classico" nasce in simultanea con lo sviluppo delle armi da fuoco (per alcuni studiosi addirittura le due cose sono tra loro indissolubili, ci sono testi in merito, appena li recupero li giro qui che ora non ricordo i titoli), il colonialismo europeo che tutto era fuorché pacifico (anche "tra pari"), senza contare la violenza interna per costringere la gran parte della popolazione al lavoro salariato.


Non so se avevi in mente lui, ma io direi, dal punto di vista antropologico, Jared Diamond con Armi, acciaio e malattie.
Re:Crisi ucraina
« Risposta #8892 il: 25 Mar 2024, 19:02 »
🇷🇺Maria Zakharova:

“ISIS generally attacks enemies of the United States. This is a strange coincidence.”



Il teminale della più formidabile macchina per creazione e dispacciamento di menzogne che sia mai stata all'opera.

Intanto, chi ha rivendicato la strage non è "l'ISIS",  ma il Daesh-Khorasan o ISIS K, altro minareto, altri testi, altre rivelazioni, altri obiettivi. Questo Califfato è correponsabile del genocidio degli Hazara e della riduzione a schiave sessuali delle loro donne, quelle fortunate che non sono morte. Storia di cui ovviamente non importa un cazzo a nessuno, non essendovi un capitalismo occidentale da coinvolgere nel discorso. Dopo la ritirata degli USA decisa da Trump e eseguita con disonore da Biden, gli Hazara (sciiti e di etnia minoritaria, diversa dai Pashtun e storicamente disprezzata) sono stati sistematicamente presi di mira dai Talebani (hanafiti). Sono poco conosciute e raccontate, ma sono tristemente frequenti le stragi di uomini e soprattutto donne Hazara compiute dagli "studenti" di Kabul. Alcune più fortunate, quelle che avevano avuto autonomia e accesso agli studi, negli anni tra l'intervento USA e gli accordi di Doha, e avevano potuto intrattenere via internet relazioni con parenti all'estero, sono riuscite a scappare. Moltissime sono state giustiziate; tutte le altre sono state riportate allo stato di schiavitù precedente. Pensa che solo nel 2020, con Free to Run, 42 donne agfgane avevano potuto correre una maratona mista, insieme agli uomini. Un anno dopo sono ripiombate nel medio evo grazie agli Studenti. Ma l'ISIS K è stato peggio dei Talebani. Le minoranze sciite sono state fatte oggetto di attentati mirati e sistematici; una donna Hazara senza burqa colta da un militante ha la certezza di essere assassinata sul posto. Questo è il mondo che progettato la strage di Mosca e ha armato la mano di chi ha massacrato a sangue freddo 150 persone a Mosca. Il tutto per un motivo molto forte, per loro: Putin appoggia l'Iran (nemico che vorrebbero annientare) e, soprattutto, dialoga con i Talebani, programmando il sostegno economico per superare la terribile crisi che ha colpito il loro paese e che costituisce un volano di attrazione alla posizione dell'ISIS K. Quindi, la Russia, i Russi (già invasori) e Putin la devono pagare e la devono smettere, altrimenti la guerra arriverà fino a dentro le loro case. Con la consueta logica salafita che è nota a tutti.

Vedremo come a Mosca gestiranno questa crisi afgana, visto che hanno una certa esperienza in materia. Alla gentile Maria, in perfetto risvolto al suo dubbio, dovrebbero chiedere come si possa spacciare - senza pitturarsi la faccia di bianco e indossare una parrucca arancione - la storia di un Califfato che "aiuta" l'Ucraina, uno stato cristiano, guidato da un ebreo e alleato con gli USA.....

Offline FatDanny

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #8893 il: 25 Mar 2024, 21:22 »
comunque, a sensazione, che la Russia stia strumentalizzando quanto avvenuto per giustificare un'escalation in Ucraina a me pare abbastanza palese.
Francamente non capisco che utilità ci sarebbe lato USA in un'azione del genere (mentre la capisco su North Stream)
Re:Crisi ucraina
« Risposta #8894 il: 25 Mar 2024, 21:29 »
comunque, a sensazione, che la Russia stia strumentalizzando quanto avvenuto per giustificare un'escalation in Ucraina a me pare abbastanza palese.
Francamente non capisco che utilità ci sarebbe lato USA in un'azione del genere (mentre la capisco su North Stream)

Strumentalizzazione utile verso l'interno, giusto?

Non credo che a Putin servano pretesti verso l'esterno per giustificare un'escalation
Re:Crisi ucraina
« Risposta #8895 il: 26 Mar 2024, 03:15 »
Però quando si parla di capitalismo cerchiamo di evitare di tradurlo con amerika, star&stripes o affini. Il capitalismo è un sistema multipolare e una logica, che attraversa società diversissime tra loro.

Io non so che formazione tu abbia, ma da quello che dici hai lacune storiche, sociologiche ed economiche significative.
Il capitalismo "classico" nasce in simultanea con lo sviluppo delle armi da fuoco (per alcuni studiosi addirittura le due cose sono tra loro indissolubili, ci sono testi in merito, appena li recupero li giro qui che ora non ricordo i titoli), il colonialismo europeo che tutto era fuorché pacifico (anche "tra pari"), senza contare la violenza interna per costringere la gran parte della popolazione al lavoro salariato.
Tu non conosci minimamente le origini del capitalismo, ma una vera e propria mitologia completamente priva di contatto con la realtà storica. Fattelo dire da chi ha una formazione specifica in materia.

Gli equilibri geopolitici di cui parli sono esattamente dovuti ai limiti strutturali delle società capitaliste, non solo in termini di sviluppo economico ma anche di assetti politici. Quella tua affermazione non smentisce in alcun modo la mia, al contrario indica solo che tu riduci il capitalismo all'accumulazione di profitto in occidente

Confondi (o fingi di farlo) il capitalismo con il mercantilismo o l'imperialismo.
Sono due cose diverse, nati e sviluppatisi con propositi diversi, e in mezzo avvengono giusto un paio di cosette irrilevanti o quasi attraverso 2 secoli e mezzo, ma si, tu conosci la storia e gli altri hanno lacune.

Quella sulle armi da fuoco è semplicemente una reddit-tier idiocy, non è che perchè la puoi trovare su un qualche libro allora diventa necessariamente una verità indiscutibile, resta una cazzata, non solo concettualmente, ma proprio sul piano storico e temporale.
Che sennò, stando a te, la guerra dei 7 anni o le guerre di successione europea sono imputabili al capitalismo, eh, ce stavano moschetti e cannoni.
Lmao.
Il famoso capitalismo spagnolo dei conquistadores. :rotfl2:
Come se non fosse TUTTO soggetto al sovrano assoluto del momento, che fosse la Regina di Spagna, il Re di Francia o l'Imperatore Tedesco piuttosto che lo Zar Russo.
E che poteva cambiare dall'oggi al domani, a seconda di quale bandiera avesse più navi all'orizzonte.
Non a caso l'epoca fino alla rivoluzione francese viene definita "assolutista".
Vabbeh, ti sei creato il tuo schemino banalizzato in cui è tutto imputabile alla medesima causa, pieno confirmation bias che si auto-alimenta, e non ti rendi nemmeno conto degli assurdi strafalcioni che questa tua logica comporta.

Ma quando mai, se hai un sistema stabilito e consolidato, non oggetto di dispute le possibilità di conflitto calano drasticamente, perchè, semplicemente, non conviene a nessuno.
Quindi fondamentalmente ciò che tu critichi è in realtà, unita all'aumento del potenziale distruttivo e dissuasivo delle armi moderne, una meccanica che disincentiva le guerre di una certa scala.

Molto semplicemente:
Prima del 1914 non vi era l'aspetto totalizzante e distruttivo di una guerra moderna.
Il 1918 cambia tutto, le parti sconfitte scompaiono interamente dalle cartine, ci sono gas, aviazione, mine e quant'altro, aspetti infinitamente più brutali di ciò che si era visto anche solo fino alla decade precedente trasformano le guerre e le civiltà che le fanno.
Se in passato gli eserciti si incontravano al confine e si scontravano un paio di volte, per poi raggiungere un armistizio, oggi la guerra è sempre e comunque di annientamento per un tot di settori della parte perdente.
L'ordine, o l'equilibrio del periodo, fu demolito e per riaverne un'altro bisognerà aspettare Yalta.
L'ordine, o l'equilibrio post Yalta sta morendo ora.
La costante? che per costruire un equilibrio di un certo livello servono figure di spessore riconosciuto anche dagli avversari, e che siano capaci di dialogare tra loro, se pensate di riuscirci con i macron, le meloni e le kamala harris, fate una cosa, lasciate perdere proprio, grazie.

Offline FatDanny

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #8896 il: 26 Mar 2024, 08:05 »
Scusami, tu che titoli hai sull'argomento? (Non necessariamente istituzionali)
Perché io non vado a dire ad un ingegnere come si costruisce un ponte, se mi consenti.

Il capitalismo in qualità di sistema complessivo si sviluppa attraverso un processo storico, non è che non ce l'hai e improvvisamente dalle fabbriche inglesi ce l'hai.
Dire che è indissolubilmente legato al colonialismo non significa dire che quello dei conquistadores fosse già capitalismo o che la guerra dei 7 anni fosse una guerra capitalista perché ci stavano i cannoni.
Ma che lo sviluppo era combinato e parte già al tempo.
Ma tu ragioni in modo poco competente, altrimenti sapresti che alcuni elementi si sviluppano sin dalla repubblica veneziana, poi con le compagnie di commercio (quindi si, esattamente negli anni a cui fai riferimento col classico riso degli sciocchi) e poi ulteriormente dopo fino a divenire sistema compiuto.
Non c'è alcun confirmation bias, il problema è che tu non capisci la complessità del mio discorso e lo riduci ad uno schemino che non è. Sul ruolo dello stato a quell'epoca leggi "lo stato assoluto" di perry Anderson che è uno dei più completi in materia.

La cosa dei libri vale per te: non è che siccome hai letto tre libri pensi di conoscere effettivamente la storia. Io essendo formato esattamente in quelle materie li, avendo titoli esattamente in quelle materie li, ho studiato centinaia di libri in tre lingue diverse sull'argomento.
Sul solo sviluppo del capitalismo lungo i secoli ho studiato circa un centinaio di libri.
Il confirmation bias.... Tu hai la tipica postura del fanatico che pensa di sapere avendo letto i tre libri dei suoi idoli (già li sappiamo, ce li hai nominati più volte) e attribuisce i suoi limiti (tutti quelli che hai citato tu) a chi invece ha studiato un pochino di più e soprattutto ha approfondito da Adam Smith a schumpeter proprio per leggere le proprie teorie attraverso le visioni alternative ad esse.

PS.
Il fatto che la letalità della guerra sia sovrapponibile alla concentrazione di capitale e dunque alla capacità di investimento letale da parte degli stati non ti dice nulla?
Che ci sia una necessità intrinseca del capitale di nuovo territorio sia per produrre che per vendere laddove le economie di scala producono una riduzione del profitto unitario non ti dice nulla?
Che le tensioni geopolitiche del 1914 si siano date soprattutto in giro per il mondo coloniale per poi esplodere in Europa non ti dice nulla?
Che l'unico schemino qui presente sia il tuo che parla di sistema stabilito e consolidato sulla base della strettissima finestra pacifica europea post 45 (che in termini storici è un'inezia) non considerando come invece i conflitti sono cresciuti in numero e intensità negli ultimi 300 anni non ti dice nulla?


Tu pensi di sapere, ma ignori fin troppe cose
WN si quello era uno dei titoli. Quando torno a casa (sono fuori da due giorni) aggiungo gli altri
Re:Crisi ucraina
« Risposta #8897 il: 26 Mar 2024, 10:52 »


Trovo il vostro scambio di opinioni di un interesse magistrale.
Veramente.
Se evitaste di lanciarvi frecce dialettiche avvelenate secondo me potrebbe venirne fuori una cosa estremamente interessante per tutti. Lo dico con sincera e laziale amicizia.
Devo dire che sono molto più d'accordo con con FD che con VVL ma è interessante conoscere un punto di vista come quello dio VVL.

Io purtroppo non sono laureato in scienze poltiche perché me so fatto fregà dal lavoro e dai soldi che m'hanno dato e mi sono fermato a un esame dalla laurea (esame di francese) il che mi cataloga come un cretino patentato. Lo scrivo a futura memoria.
Re:Crisi ucraina
« Risposta #8898 il: 26 Mar 2024, 10:56 »
Trovo il vostro scambio di opinioni di un interesse magistrale.
Veramente.
Se evitaste di lanciarvi frecce dialettiche avvelenate secondo me potrebbe venirne fuori una cosa estremamente interessante per tutti. Lo dico con sincera e laziale amicizia.
Devo dire che sono molto più d'accordo con con FD che con VVL ma è interessante conoscere un punto di vista come quello dio VVL.

Io purtroppo non sono laureato in scienze poltiche perché me so fatto fregà dal lavoro e dai soldi che m'hanno dato e mi sono fermato a un esame dalla laurea (esame di francese) il che mi cataloga come un cretino patentato. Lo scrivo a futura memoria.
quoto in toto, mi piacerebbe continuare a leggere i 2 punti di vista.
E' una discussione interessante ed istruttiva, almeno per me.
Re:Crisi ucraina
« Risposta #8899 il: 26 Mar 2024, 11:29 »
comunque, a sensazione, che la Russia stia strumentalizzando quanto avvenuto per giustificare un'escalation in Ucraina a me pare abbastanza palese.
Francamente non capisco che utilità ci sarebbe lato USA in un'azione del genere (mentre la capisco su North Stream)

perchè ISIS non attacca mai obiettivi israeliani?
 

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