I virtuosi paesi del nord hanno uno stato sociale .
Il parassita italiano nasce e si alimenta nelle stanze del potere .
La prima a non volere politici europei è Confindustria .
Una banda di incapaci che ha messo i suoi politici a comandare per decenni .
In un topic di calcio , si parla di Scaroni .
O vogliamo parlare dei capitani coraggiosi ?
Ed io dovrei dare i soldi a questi delinquenti ?
Ma il garante che tanto viene invocato , sempre da quei "pizzi" deve arrivare ?
Giuro che non pensavo, quando ho fatto il primo intervento, che eravamo tanto vicini di pensiero.
Da parte mia volevo evidenziare la "malagestione" italiana.
Lo hai fatto in maniera migliore di quanto io potessi fare.
@Fat
Vero che la narrativa virtuosi vs spreconi fa comodo.
Ma è anche vero che la cd ridistribuzione della ricchezza deve avvenire in modo corretto e regolare.
Per quanto io non possa eccepire sul ragionamento e discorso Nord-Sud, l'Europa non dovrebbe far si che (esempio) se vengono distribuiti 6 MLD alla Norvegia questi vengano usati per una politica strutturale di welfare (abbassamento di 1 anno dell'età pensionabile) mentre in Italia i 209 MLD vanno tra imprese, industrie e regali (incentivi) ai produttori. E' anche questo un virtuosismo.
Ci mancano i soldi di elusione ed evasione, vero. Ma sono tutto?
Le riforme strutturali sono veramente necessarie?
E' qui il cruccio e la mancanza, da parte di entrambi gli attori in gioco (Italia ed Europa).
Se l'Europa vuole diventare Unione, scopo per cui era nata, deve smetterla di guardare agli interessi singoli, e le politiche di assistenzialismo/riforme strutturali e del mercato economico devono essere centralizzate. Quindi i fondi non vanno più dati e lasciati li, ma: "questi sono i soldi, per questo vanno spesi, questo è il progetto".
D'altro canto, se l'Italia vuole considerazione, dovrebbe smetterla di presentare piani del tipo: ah, costava X, ora siamo a 1,8X ma ancora non abbiamo finito e siamo in ritardo di 2 anni.
Perché, oltre ai soldi mancanti, anche le modalità ci penalizzano.
Poi, si, capisco che non tutto è così semplice e toglierebbe lo status quo e la narrativa "facile".
@il gitano
anche qui, discorso simile. Per investire nella sanità ho bisogno di una "riforma" strutturale. La sanità non è una azienda. Non puoi sperare che diminuire i soldi della sanità e lasciarla pubblica sia un meccanismo virtuoso. Perciò vuoi andare verso la privatizzazione, cosa che va avanti da parecchio pure. Ma, anche lo stessi facendo, stai usando un modo sbagliato.
Se "privatizzi", hai bisogno di un piano per tutta la cittadinanza. Soprattutto per uno stato che, nel 2040, si aspetta di avere una persona su 3 over65.
Questo evidenziavo. Non c'è al momento un piano di privatizzazione "chiaro",