Elezioni: i commenti dei Lazionetters

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #380 il: 08 Mar 2018, 20:34 »
No, il M5S non avrebbe avuto i numeri per governare con nessuna altra legge.

https://t.co/sAaYDsrnO5
Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #381 il: 08 Mar 2018, 20:47 »
Niente .

In culo (visti i risultati) entra , in testa no .

QUESTA LEGGE ELETTORALE AVEVA COME SCOPO LA GRANDE COALIZIONE .

Quindi i M5S fuori dai cocones . E la lega ai margini .

Sei un genio (cit.) .

Offline Sonni Boi

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #382 il: 08 Mar 2018, 22:00 »

Offline laziAle82

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #383 il: 08 Mar 2018, 22:11 »
Ad ogni modo:

https://www.ilpost.it/2018/03/08/bufala-richieste-reddito-di-cittadinanza/

Che non è una bufala ma il solito problema nei titoli. Perché già nell’articolo che ho
Postato io si parlava di 50/100 persone..

Offline FatDanny

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #384 il: 09 Mar 2018, 09:18 »
oviamente nulla puo' essere separato, ma la spallata al governo Prodi fu data con una scissione in cui Bertinotti si poneva piu' a sinistra possibile, mantenendo la posizione anche nelle seguenti elezioni presentandosi da solo piuttosto che allearsi con l'amico del papa Rutelli.

eppure nonostante questo radicalismo che lo contradistinse, raccoglio' molto poco, segno che probabilmente piu' che i partiti a sparire fossero stati gli elettori, indipendentemente dalle scelte fatte dai partiti stessi.

bertinotti che si pone più a sinistra possibile fa abbastanza ridere.
In realtà all'epoca Prodi non gli lasciò scelta, esattamente sulla base di criteri che oggi si reputano più che legittimi per il pd.
Se il tuo programma di governo non risponde in mezza virgola al mio io smetto di appoggiarti.
Vale o non vale sto principio? Perché oggi vale e fino a ieri no?
In secondo luogo ricordi male: quando il prc lasciò il governo aumentò i suoi voti, nonostante la scissione con cossutta (che ne prese ulteriori), arrivando a circa 1,8 milioni di elettori (5%). Più della sinistra oggi da bersani alla carofalo.
E nel dire "beh tutto sto radicalismo non è servito a nulla" si capiscono tutti gli errori analitici quando si parla di sinistra. In quegli anni rifondazione fu parte importante del movimento no global. Qualcosa di ben più rilevante di una delegazione parlamentare. Qualcosa che condiziona il senso comune, l'opinione e quindi di riflesso la politica ben più di una delegazione di qualche decina di parlamentari che votano NO.
Non a caso condusse un referendum sull'articolo 18 in cui si perse, ma votarono 12 mln di italiani.
DODICI MILIONI. Più degli attuali voti grillini. Ecco l'area di influenza (che GIUSTAMENTE non si traduce in voti alla lista) prodotta dal radicalismo di bertinotti, poi sacrificata sull'altare dell'accordo di governo per fare il presidente della camera.

Ma se non si capisce come invece quel "radicalismo" spurio, che guardava soprattutto fuori dal parlamento, ad essere proprio la carta vincente della sinistra radicale, beh allora non si è proprio capito quale debba essere il ruolo della sinistra.
Che è diverso non solo nelle porposte, ma proprio strutturalmente a quello delle destre. E se oggi stiamo così è perché ad un certo punto invece la sinistra, in tutte le sue varianti, si è espressa unicamente come delegazione parlamentare. E così facendo, giustamente, muore, perché è inutile in quel ruolo.

Offline Thorin

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #385 il: 09 Mar 2018, 09:36 »
Che non è una bufala ma il solito problema nei titoli. Perché già nell’articolo che ho
Postato io si parlava di 50/100 persone..

Il solito problema dei titoli è il maggior mezzo di cattiva informazione usato nel giornalismo. Ben sapendo che la maggior parte dei lettori leggono titolo ed occhiello, o ascoltano solamente una veloce rassegna stampa, si approfittano di questo per veicolare vere e proprie bufale, nascondendosi dietro al paravento che "nell'articolo poi si spiega".

Consiglio la lettura di questo articolo (non solo del titolo, eh): https://www.wittgenstein.it/2017/08/08/titolismi/

Offline FatDanny

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #386 il: 09 Mar 2018, 09:47 »
Siamo nel 2018, contano più i valori che le classi sociali.

Ogni centro industriale e commerciale in Inghilterra possiede ora una classe operaia divisa in due campi ostili, proletari inglesi e proletari irlandesi. L’operaio comune inglese odia l’operaio irlandese come un concorrente che comprime il livello di vita. In relazione al lavoratore irlandese egli si considera un membro della nazione dominante e di conseguenza diventa uno strumento degli aristocratici inglesi e capitalisti contro l’Irlanda, rafforzando così il loro dominio su se stesso. Egli nutre pregiudizi religiosi, sociali e nazionali contro l’operaio irlandese. Il suo atteggiamento verso di lui è più o meno identico a quello dei “bianchi poveri” verso i negri negli ex Stati schiavisti degli U.S.A. L’irlandese lo ripaga con gli interessi della stessa moneta. Egli vede nell’operaio inglese il corresponsabile e lo strumento idiota del dominio inglese sull’Irlanda.

Questo antagonismo viene alimentato artificialmente e accresciuto dalla stampa, dal pulpito, dai giornali umoristici, insomma con tutti i mezzi a disposizione delle classi dominanti. Questo antagonismo è il segreto dell’impotenza della classe operaia inglese, a dispetto della sua organizzazione. Esso è il segreto della conservazione del potere da parte della classe capitalistica. E quest’ultima lo sa benissimo.


Karl Marx, 1870

Come dice orchetto secondo me abbiamo una doppia mistificazione sulla "lotta di classe".

1) Una mistificazione ex post, in cui ci immaginiamo una classe dei tempi d'oro del socialismo fatta di solidarietà, fratellanza, cori in osteria e fischiabotti.
Ma Marx invece ha sempre parlato, come soggetto di riferimento, di una classe bestiale, brutale, resa meno che umana dalle condizioni di lavoro. Razzista, sessista, in cui le donne se la vedevano malissimo e dovevano conquistarsi ogni centimetro di agibilità.
Gli attuali "proletari razzisti" sono menti illuminate in confronto a quelli che marx voleva organizzare allora.
E non è che allora non esistevano i valori. Anche allora c'era l'aristocratico illuminato, vedi Engels.
Con cui Marx collaborò infatti, mica gli disse "tu, sporco capitalista di Manchester, muori". Ma ci collaborò per organizzare la classe, non per demarcare chi aveva i giusti valori né per educarla (punto centrale, ci torno)

2) una mistificazione ex ante, in cui si pensa che il punto non sia più la classe perché non si ravvedono più la solidarietà, la fratellanza, i cori da osteria e i fischiabotti.  Quelli che non c'erano manco allora.
La classe è cambiata certo. Infatti non credo che qualcuno immagini da ripartire dai minatori belgi o daila mezzadria pugliese.
Classe oggi significa parlare al facchino brutalizzato da Amazon, al migrante che raccoglie pomodori, alla collaboratrice domestica del sud est asiatico, al barista di tiburtino terzo, alla giovane laureata che scappa dall'Italia perché non viene da una famiglia che la sistema e lavora a 500 euro al mese.
Figure contemporanee, non ottocentesche. Che subiscono la stessa identica dinamica del capitale in forme diverse. La classe non c'è, ha ragione whitenoise, ma perché non si esprime politicamente, non perché non abbia una sua confromazione sociologica. Esiste una classe probabile, potenziale, non una organizzata, altrimenti non avevamo i problemi che abbiamo.


Quindi su uno stesso fantasma inesistente si mistifica due volte.
Una delle principali fonti della mistificazione è l'istruzione. Si suppone che la differenza (e la giustificazione) si ritrovi nel fatto che nell'800 la classe era ignorante, dunque in qualche modo legittimata a essere brutale. Oggi con l'istruzione di massa non lo sarebbe più.
Questa è una seconda mistificazione. Sia perché l'istruzione di massa serve a normare più che a istruire, ma soprattutto perché non ci si rende conto che la brutalità è un dato materiale, non culturale (da qui la terza mistificazione, quella sulla battaglia dei valori).
Non è che convinci le persone in base a "valori giusti". Come se ci fossero da qualche parte tavole della legge che sanciscono i Valori davvero corretti.
I Valori sono specchi di dati materiali. La battaglia schiacciata sui Valori giusto ai Parioli si può fare e non è un caso che sia l'unico collegio in cui vince il PD.
Dove vive la classe o i valori hanno una corrispondenza materiale o sono più che deboli, sono nulli.
Il che non significa che non ci sia chi li segue eh, ma è un dato di identità politica sempre meno presente (e infatti la sinistra finisce al 3%).

Occorre dare un'alternativa a queste persone, sono d'accordo. L'alternativa al razzismo è proprio la lotta di classe.
Ma non la lotta di classe mistificata, il quadretto da circolo del PCI. Quella è stantia e non serve a un cazzo.
Dire che l'alternativa è la lotta di classe significa che se ci organizziamo e blocchiamo il profitto, ottenendo una redistribuzione di ricchezza, questo ci fa ottenere molto più per NOI che odiarci TRA noi.
Più concretamente l'alternativa è che nel momento in cui il facchino italiano razzista dell'SDA capisce che bloccando i cancelli di un modernissimo polo della logistica assieme al suo collega magrebino ottiene 50 euro in più al mese non lo odierà più. Sarà solidale, mosso anzitutto da necessità.
Non di quella solidarietà etico-politica propria del catto-comunismo benestante.
Di quella solidarietà materiale, corporea, emotiva data dal lottare e vincere insieme.

Questa è lotta di classe. Questo è ciò a cui dovrebbe lavorare una sinistra più che pensare al parlamento (anche perché sarebbe l'unica strada per tornarci).

La lotta di classe è viva e vegeta. Non solo perché la controparte non ha mai smesso di praticarla (vedere attacchi degli ultimi vent'anni), ma anche perché frammentata si esprime in mille forme, dalle insegnanti dello West Virginia che hanno appena vinto il 5% di aumento fino ad arrivare allo sciopero massivo di ieri (in spagna hanno scioperato CINQUE MILIONI di donne).

La lotta di classe è l'unica alternativa da cui possono discendere dei valori, che a quel punto non si afffermano come assoluto basato non si sa bene su cosa, ma come relativi ad un dato materiale.

Finché la sinistra non recupera questo asse, in chiave moderata o radicale, è perduta senza alcuna possibilità di ripresa.

Offline orchetto

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #387 il: 09 Mar 2018, 10:11 »
quando il prc lasciò il governo aumentò i suoi voti, nonostante la scissione con cossutta (che ne prese ulteriori), arrivando a circa 1,8 milioni di elettori (5%). Più della sinistra oggi da bersani alla carofalo.
E nel dire "beh tutto sto radicalismo non è servito a nulla" si capiscono tutti gli errori analitici quando si parla di sinistra. In quegli anni rifondazione fu parte importante del movimento no global. Qualcosa di ben più rilevante di una delegazione parlamentare. Qualcosa che condiziona il senso comune, l'opinione e quindi di riflesso la politica ben più di una delegazione di qualche decina di parlamentari che votano NO.
Non a caso condusse un referendum sull'articolo 18 in cui si perse, ma votarono 12 mln di italiani.
DODICI MILIONI. Più degli attuali voti grillini.
Purtroppo non bastò. Le pastoie e gli equivoci creati dalla prima alleanza di centro sinistra ripresero il sopravvento inesorabilmente.

Offline laziAle82

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« Risposta #388 il: 09 Mar 2018, 11:37 »
Thorin, da lazioscape v98 non posso quotare ma sono d’accordo con te. Il titolismo è un vizio pessimo es un grave problema sell’informazione.

Io contestavo il termine bufala nel senso che la vicenda è accaduta.

Offline Kobra

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« Risposta #389 il: 09 Mar 2018, 11:47 »
Siamo nel 2018, contano più i valori che le classi sociali.

Tra un pariolino (radical chic, buonista, politically correct, salotto buono, ipocrita, aggiungete pure l'etichetta di merdoda che vi pare) che esprima valori condivisibili ed un fascista di Corviale, sto tutta la vita con il primo. Ma manco mi pongo il problema, eh.

Il focus deve essere sui valori, prima che sul 730. Poi possiamo discutere della coerenza di quei valori rispetto alla propria vita, ca va sans dire, ma rifiuto il concetto che devo stare ad ascoltare chiunque solo perché "proletario".

Ma infatti !
L'insoddisfazione è insita nel sistema, tant'è che ovunque si punisce chi governa - a prescindere dal come ha governato e dai risultati ottenuti - ovunque si vota contro a prescindere dai benefici che tale scelta comporti (vedi alla voce Brexit ma non solo), ovunque è difficilissimo formare  un governo (la stabilissima Germania ha votato il 24 settembre - !!! - la Spagna non ne parliamo, l'Inghilterra è alla seconda coalizione negli ultimi tre governi, in USA si vota una copia di Berlusconi).
Il sistema prevede l'insoddisfazione generale che colpisce tutti, indistintamente dalle capacità economiche, vista la continua rincorsa di beni materiali effimeri e inappaganti subito superati da altri in un'infinita fatica di Sisifo dei giorni nostri
Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #390 il: 09 Mar 2018, 11:50 »
Leggo che Nicola Zingaretti si candiderà alle primarie del PD per assumere il ruolo di segretario. Appena rieletto alla regione Lazio cerca un altro ruolo. Mi chiedo che senso abbia tutto questo.

Offline Rugiule

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« Risposta #391 il: 09 Mar 2018, 11:57 »
Per come si sono messe le cose dovrei già aver finito i popcorn, ma non riesco a essere indifferente al disagio sociale che sta vivendo questo Paese, ciononostante mai e poi mai sarei favorevole a un appoggio del PD a un ipotetico governo grillino.
Che lo facciano col centrodestra o con il solo Salvini, o chiedano a tanti neoeletti di fare il salto della quaglia per "senso di responsabilità", tanto il vincolo di mandato ce l'hanno solo loro, ma qualunque cosa non nel mio nome.
Il PD può solo fare opposizione e raccogliere i cocci di quanto buttato al vento in questi ultimi anni. Una seria riflessione e una nuova offerta politica per il Paese dovrebbero essere l'ordine del giorno della prossima direzione.

Offline Rugiule

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« Risposta #392 il: 09 Mar 2018, 11:58 »
Leggo che Nicola Zingaretti si candiderà alle primarie del PD per assumere il ruolo di segretario. Appena rieletto alla regione Lazio cerca un altro ruolo. Mi chiedo che senso abbia tutto questo.
Perché non avrebbe senso? Sono due cose completamente distinte.

Offline TomYorke

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #393 il: 09 Mar 2018, 12:06 »
Ma Zingaretti con chi dialogherà per trovare la maggioranza in regione?

Offline orchetto

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #394 il: 09 Mar 2018, 12:08 »
Ma Zingaretti con chi dialogherà per trovare la maggioranza in regione?
bella domanda

Offline Kobra

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #395 il: 09 Mar 2018, 12:28 »
Il PD può solo fare opposizione e raccogliere i cocci di quanto buttato al vento in questi ultimi anni. Una seria riflessione e una nuova offerta politica per il Paese dovrebbero essere l'ordine del giorno della prossima direzione.

La prima cosa da fare sarebbe ricostruire UN partito: un partito che sia un luogo dove - per esempio - un anziano possa ricevere consigli e aiuti per scaricarsi il CUD, compilare on-line il 730, sapere di quali esenzioni può godere e come ottenerle.
Un partito del genere non solo sarebbe radicato nella società, ma sarebbe anche un potente fattore di sicurezza e integrazione, ben diverso dall'insieme di comitati elettorali rappresentati adesso dai vari "partiti"
(leggo che al - oltre ai casi clamorosi sbocciati prima delle elezioni - al M5S stanno spulciando i CV degli eletti per vedere se tra di loro possano nascondersi degli infiltrati vicini al centrodx. E con questo è detto tutto sull'operatività e funzionamento di tali apparati)

Offline Rugiule

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #396 il: 09 Mar 2018, 12:32 »
La prima cosa da fare sarebbe ricostruire UN partito: un partito che sia un luogo dove - per esempio - un anziano possa ricevere consigli e aiuti per scaricarsi il CUD, compilare on-line il 730, sapere di quali esenzioni può godere e come ottenerle.
Un partito del genere non solo sarebbe radicato nella società, ma sarebbe anche un potente fattore di sicurezza e integrazione, ben diverso dall'insieme di comitati elettorali rappresentati adesso dai vari "partiti"
(leggo che al - oltre ai casi clamorosi sbocciati prima delle elezioni - al M5S stanno spulciando i CV degli eletti per vedere se tra di loro possano nascondersi degli infiltrati vicini al centrodx. E con questo è detto tutto sull'operatività e funzionamento di tali apparati)
Sono d'accordo, altro che partito liquido...

Offline Kobra

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #397 il: 09 Mar 2018, 12:44 »
Sono d'accordo, altro che partito liquido...

Penso sia un sentimento molto diffuso,
speriamo di trovare qualcuno in grado di promuovere tali istanze
 ;)

Ma tornando a bomba che governo verrà fuori: intese larghissime per mettere mano alla legge elettorale e tornare a votare? Minimo minimo ci vuole un anno, e in mezzo c'è da varare la legge di bilancio.
Non la vedo così facile.
M5S + Lega a livello di numeri come sarebbero messi?

Offline FatDanny

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #398 il: 09 Mar 2018, 12:46 »
Io contestavo il termine bufala nel senso che la vicenda è accaduta.

Il problema LaZiaAle non è se il titolo è esagerato o no.
Ma riderne, come mi sembra tu abbia fatto. Ridere di questi come del reddito di cittadinanza, l'ho sentito fare a molti elettori del centrosinistra.
Invece di capire una stringente necessità di oggi si è derisa e insultata (la proposta dei nullafacenti).
Invece di capire che il bisogno sociale a cui quella proposta risponde non può essere colmato dal lavorismo piddino, ancora una volta si compie l'errore dello sberleffo.
Quelli già in coda non sono indice di idiozia, ma di un bisogno sentito che i 5s colgono e il PD manco per sbaglio.

In realtà la proposta è tutt'altro che peregrina: al posto del "lavoro a tutti i costi", pure a 500 euro per 9 ore al giorno, ti proponiamo un'integrazione di reddito per i precari e un reddito per i disoccupati.
Una roba che resta compatibile col profitto, anzi se declinata così che lo aiuta pure.
Perché in questo modo non costringi le imprese ad alzare i salari e li integri a livello pubblico, sostenendo la domanda.
Come si fa materialmente? Aumenteranno il REI di renzi, che così com'è fa cacare ed è una mancetta di carità, ma se rafforzato sostanzialmente sarà la base del famigerato "reddito di cittadinanza".
Fregati. Ancora una volta.
E' davvero incredibile come quelli che si credono furbi e colti vengano ripetutamente fregati dagli scemi ignoranti. Ed è paradossale che gli facciano il verso!!!
"aaah ora voglio vedere come fate"
"aaah iii sordi ai nullafacenti"
"aaah guarda quelli già in fila per il rdc, illusi!"
No ma continuate eh. Continuate così.
Sarà sicuramente la propostona del lavoro stile Jobs Act (WOOOOOW) e una formazione scuola/lavoro a salvarci.
400 euro al mese per fare lo schiavo convincono tutti, ma proprio tutti.

Offline FatDanny

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #399 il: 09 Mar 2018, 12:49 »
Penso sia un sentimento molto diffuso,
speriamo di trovare qualcuno in grado di promuovere tali istanze
 ;)

Ma tornando a bomba che governo verrà fuori: intese larghissime per mettere mano alla legge elettorale e tornare a votare? Minimo minimo ci vuole un anno, e in mezzo c'è da varare la legge di bilancio.
Non la vedo così facile.
M5S + Lega a livello di numeri come sarebbero messi?


E' altamente probabile che alla fine l'accordo 5S-PD si faccia.
Non immediatamente, non così sfacciato, ma alla fine pesa (come al solito) molto più quel che dice Confindustria e i vari poteri italiani rispetto ai desiderata di iscritti o elettori.
E questi oggi spingono per un governo, non per nuove elezioni.
E il governo Lega-5S NON E' FATTIBILE, nessuno dei due vuole una roba simile.
Smettetela di credere a chi dice ste cose prive di qualsiasi attinenza al reale. Direi che siete stati intossicati da certa propaganda fin troppo.
Se non avviene qualche cataclisma sarà appoggio esterno PD.
E alla fine sarà davvero il meno peggio che si potesse immaginare.
Di sicuro meno peggio di Salvini, ma anche della grande coalizione FI-PD.


Detto questo, proprio perché invece io sono un sostenitore convinto di scelte d'altro tipo resto coerente a questa impostazione e dico ciò che secondo me andrebbe fatto per una ricostruzione che sia effettiva e non farlocca:

- rifiutare qualsiasi accordo, ma garantire appoggio su eventuali misure specifiche convincenti.

- mettere alla porta Calenda, facendone l'iscrizione più breve della storia della politica

- fare delle sedi del PD spazi di servizio para-welfaristico, sullo stile di quel che dice Kobra

- ridefinire il programma radicalmente su base neo-socialdemocratica: rinazionalizzazione dei servizi pubblici di base (in particolare trasporti); salario minimo; reddito di cittadinanza; risorse per fare queste tre cose prese da spese militari e tassazione a finanza e grande impresa; legge sulla parità di salario tra generi; estensione dei diritti civili lgbt; nuova politica energetica in chiave ambientalista (decentralizzazione e nuove fonti d'energia)

- presentarsi alle elezioni come la "nuova sinistra popolare", candidando una figura stile Montanari.

Non mi sembra di parlare di rivoluzioni. Eppure...



La spesa militare è costantemente salita con i governi PD. Manco fossimo in guerra aperta.
Se qualcuno tra i dottissimi elettori PD capisse qualcosa di economia, saprebbe cosa rappresenta la spesa militare e perché viene utilizzata in fasi di crisi da eccedenza di capitali.
Ma questi dotti pensano invece che i "capitali non ci sono" e dimostrano che in confronto gli sciekimikari grillini sono dei pozzi di scienza.

 

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