il dibattito delle ultime pagine è la dimostrazione plastica di tutte le mie ragioni. Tutte.
(en passant, quoto anderz alla virgola in ogni suo intervento)
premesse fondamentali:
- Savona non è stato presentato con un programma di uscita dall'Euro. Né lui ha affermato questo nella sua nota, che al contrario ribadisce l'internità al processo europeo.
Di conseguenza gli appunti avanzati da Daniela e Tarallo sul programma non stanno minimamente in piedi.
- i precedenti citati da sbracchio, laziale e pan (o meglio quelli a cui si aggrappano) sui ministri "rifiutati" come diceva anderz sono tutti relativi a conflitti di interessi PALESI, non ad un programma di politica economica, che NON E' "fuori dall'euro" ma si limita a contestarne gli attuali assetti e assunti dogmatici.
Mattarella ieri ha ESPLICITAMENTE detto che il diniego deriva da spread e mercati a cui Savona è inviso e nient'altro (!!!)
Come dire, se non si capisce la differenza o non la si vuole vedere poco importa: in ambedue i casi si è analfabeti funzionali, quindi senza offesa ma il discorso perde di senso, perché non si hanno proprio le conoscenze base di politica per affrontarlo (non si discute di fisica con i terrapiattisti, no?).
Sono disposto a spiegare l'importante differenza tra questi due rifiuti in tutta tranquillità, se si ha l'umiltà di riconoscere la propria ignoranza nel ritenere questi esempi paragonabili (no, non ci vuole uno scienziato politico, quale comunque sono).
Scenario:
davanti ad uno schifo istituzionale inaudito, in cui si pone un veto non su un nome ma su una politica economica perché difforme dal Dogma, dopo anni in cui questo ha prodotto povertà e rancore sociale guardate voi stessi come sono portati a reagire gli elettori di sinistra (evidentemente con qualche assicurazioncina sotto ar culo, non è una colpa ma ce sta).
Pure quelli che ci tengono a dire che loro il pd non lo votano, nonono (come se il punto fosse questo, boh, ancora non la capisco sta specifica costante).
Parlo di pan, laziale, sbracchio, stylish, cityzen e ce metto per certi versi anche daniela e tarallo.
Scatta la difesa dello status quo per timore di quel che potrebbe avvenire.
Una difesa pure piuttosto zoppicante, debole, incapace di reagire e che prova solo a non prenderne troppe davanti all'ipotesi terrificante del governo ipotizzato (il peggio a cui ha portato il meno peggio, come ho ripetuto per anni), affogando in mille contraddizioni e senza la minima via d'uscita.
"attenti al lupo" come unica strategia politica (auto-cit.)
Ma attenti al lupo non da risposte a quelli massacrati dalla crisi e dall'austerità, dalle politiche capitaliste che per salvare le banche hanno devastato migliaia di vite.
Qual'è l'unica opzione che articola un discorso, una risposta, contro questa merda invece di relativizzarla? Salvini.
Manco i 5S che oggi a mio avviso stanno giocando un ruolo subalterno, ma Salvini.
Chi combatte la battaglia contro questa dittatura economico-finanziaria è... SALVINI, mentre il "popolo della sinistra" prova a spiegare perché alla fin fine l'establishment non sta facendo poi così male, che non si può fare altrimenti, che tocca ingoià il rospo (evidentemente je la fate, a differenza de quelli che votano a torbella).
Il disastro assoluto, game over.
Io oggi se non avessi una ferrea formazione politica basata su antirazzismo, internazionalismo e soprattutto marxismo voterei salvini col sangue.
Non con la matita, col sangue.
E questo è un problema GRAVISSIMO.
Che sia Salvini il solo interprete della rabbia, del rancore sociale contro questo diktat ignobile, dell'odio verso questa finta democrazia ipocrita è una tragedia che nessun celebre autore greco avrebbe mai potuto immaginare.
E non mi venite a dire che la colpa è dei 5S o della Lega se il popolo della sinistra si è farcito la testa di inaudite cazzate sull'Unione europea, scambiando un trattato economico con un'augurabile ma inesistente unione politica, sui mercati e le loro necessità, sui diritti esigibili o meno, sulle battaglie da fare e quelle superflue, etc etc etc etc etc (l'elenco sarebbe lunghissimo).
La colpa non è del pd, così siete contenti. La colpa è di quella tradizione storica maggioritaria che ha portato l'elettorato di sinistra da Genova '60 con i tubi innocenti al "robertino mood", un ammasso incartapecorito, un ventre molle che reputerebbe violento tirare un uovo e la cui massima espressione di dissenso agognato è quella de mattarella al ridicolo governo giallo-verde.
"mammina ue ha detto che non si può fare" "mammina ue ha detto che ho i complessi".
"Robè, siente a me, ccà nun ce sta nisciuno limite, nessun diplomato e cosa, Robè…tu devi uscire, ti devi salvare, Robè, t'hanno chiuso dint' 'a stù museo, tu devi uscire, và mmiezo 'a strada, tocc 'e femmene, va a arrubbà, fa chello che vuo' tu! Mammina ti manda al manicomio, ti fa chiudere dentro"
"Ma mammina dice che ho i complessi nella testa."
"Fosse 'o Dio, quali complessi! Tu tiene l'orchestra intera in capa"