Macron è probabilmente il punto di non ritorno della democrazia francese, gli auguro quanto di peggio sul piano politico e personale. Se gli elettori di "sinistra" hanno votato Macron significa che la socialdemocrazia francese ha fallito e non esiste più. Se il PD pensa di vincere scimmiottando Macron, come del resto mi pare abbia fatto, merita l'estinzione.
Macron è uno degli elementi del fronte "internazionalista". In questo schieramento ci sono elementi di destra, Macron, e di sinistra, Tsipras. Si crede alla società aperta, all'incontro tra culture, ai diritti civili, al commercio aperto, alla circolazione dei diritti dei lavoratori, alla responsabilità internazionale, agli organismi sovranazionali, all'Europa unita, anzi agli Stati Uniti d'Europa.
Dall'altra parte Le Pen (quella che potevano votare i lavoratori francesi in alternativa a Macron), Salvini, Orban, Di Maio, Putin, Erdogan, Trump, Farage, Francisco Franco, Nicola Bombacci. Questi credono nelle società chiuse, a protezione delle proprie specificità, ciascuno avvolto nella propria miseria. La Storia (S maiuscola) ci insegna che queste forze determinano una strada a senso unico obbligato: sovranismo, protezionismo, nazionalismo, corsa agli armamenti, guerra.
Poi, come nel 70ennio di pace europea, arrivano gli Adenauer, gli Schuman, i De Gasperi, a ricostruire dalle macerie.