E' cambiato che oggi non serve più un'infrastruttura statale napoleonica (non è un dispregiativo, è che quella forma di organizzazione viene introdotta in Europa da Napoleone e non è più cambiata).
Quello che va in stipendi di funzionari non va in redistribuzione. Il dibattito che fai tu lo fai al netto del mantenimento dell'infrastruttura che non genera valore. In sostanza lo stato sociale si riduce al mantenimento dei dipendenti statali. Una follia. Meglio il reddito di cittadinanza (molto meglio altre forme di redistribuzione).
Tu sei tutto concentrato a negoziare redistribuzioni della parte residuale quando ci sarebbero, per gli interessi che dichiari di voler rappresentare, molte risorse ferme.
E questo è un aspetto. Poi c'è l'altro, ovvero la natura maligna della ricchezza, del benessere. In Italia ci sguazziamo da sempre.
e questa enorme supercazzola cosa ci azzecca con quanto dicevamo?
Trattasi di supercazzola perché evidentemente, nella tua furia ideologica, non ti sei minimamente soffermato a studiare, nemmeno un minimo, in che modo vengono spesi i soldi oggi a livello pubblico.
Quello che è rimasto al 1972 evidentemente sei tu. Al massimo arrivi al 1980 e pretendi di parlare di politica senza prenderti la briga di indagare la realtà perché tanto ti basta la vulgata destrorsa su cui il tuo partito si costruisce da quegli stessi 20 anni (e come mai vince la destra di berlusconi-salvini??? CHissà).
Provo a farti un riassuntino: dopo 20 anni di finanziarie lacrime e sangue e tagli orizzontali alla spesa sociale hai le PA che non sono in grado di assumere la forza lavoro che gli servirebbe anche solo per mandare avanti l'attività ordinaria, che poco ci azzecca con i funzionari e l'epoca napoleonica.
Questo si vede in tutti i servizi, da quelli sanitari a quelli municipali passando per quelli amministrativi.
Hai ospedali a corto di medici e infermieri, scuole che cadono a pezzi, enti di trasporto locale (ormai aziende, sigh) che non riescono a manutenere i mezzi, enti di assistenza ai cittadini che non riescono a star dietro ai carichi di lavoro.
Questo è il risultato della combinazione di tre fenomeni: blocco del turn-over, i tagli di cui sopra e la loro progressiva sostituzione con servizi esterni in appalto, che non hanno abbassato le spese ma hanno solo consentito a qualcuno di mangiarci enormemente. Il colpo di genio è stato far passare gli sprechi dovuti a queste politiche scellerate per sprechi dovuti ad un eccesso di forza lavoro nelle PA.
Anzi non di forza lavoro, ma di FUNZIONARI: peccato che tu non dica (o non sappia, a differenza mia che evidentemente sono "fermo al '72" ahahah) che il dato è distorto dal management sanitario, che funziona in modo peculiare. Tolto quello il rapporto dipendenti/funzionari nella PA in ITALIA è pari a quello privato.
Pur di non toccare le enorme ricchezze che si sono spostate sui profitti come ci dice qualsiasi statistica sul rapporto capitale/lavoro fai dell'
Unione Italiana Tiro a Segno un paradigma mentre usi il capzioso termine
residuale per descrivere la parte più consistente del malloppo.
Il mondo rovesciato.
Ci tengo a sottolineare di quale abnorme responsabilità si macchia chi rovescia il mondo e trasmette tale percezione al suo elettorato. Abnorme, non un grammo di meno.
Tenendo l'attenzione mediatica sull'Unione Italiana Tiro a Segno si sono illusi i cittadini che attraverso le revisioni di spesa pubblica si potevano risolvere i loro problemi economici.
E intanto però si tagliavano sanità, scuola, servizi pubblici.
In questa stessa fase non solo la quota di ricchezza destinata al capitale si prende il 10% in più del PIL, ma accanto a questo i redditi dei manager (che restano in termini contabili nei "redditi da lavoro", quindi in quota lavoro) sono cresciuti in modo sproporzionato, arrivando a toccare l'incredibile rapporto di 250/1 rispetto al reddito medio dei dipendenti, con un andamento medio di circa +30% in archi di tempo inferiori ai 10 anni (5-8 anni).
Tanto che nonostante corrispondano allo 0,6% del lavoro dipendente i loro redditi corrispondono al 12% del totale. E questo senza contare i benefit e chi furbescamente riesce ad eludere la macchina tributaria incassando all'estero (vedi Fiat&co).
Tutti questi numeri che leggete sono gentilmente concessi da manageritalia, non dal partitomarxistaleninista1972.
Che pur di non dover ammettere la vergogna disumana che rappresenta sapete come si giustifica (che carini): "
oh ma noi contribuiamo un botto fiscalmente nonostante siamo pochi, ringraziateci".
Limortaccivostracolbotto
Quello rimasto indietro ti saluta, Jimmy.
Ti compatisce un po', perché si sente notevolmente più informato ed erudito di te. Ma ti saluta con immutata benevolenza, con un amabile buffetto, quello che si da all'allievo che non si impegna ma vuole comunque aver ragione.
Dispiace solo che tramite queste cazzate da ignoranti avete fottuto il cervello ad un sacco di gente che una volta aveva ferme convinzioni di sinistra.
...
VVL non confondiamo la tecnica con la politica. Perché il fatto che tecnicamente si possa spostare con un click una somma di denaro non significa che automaticamente questo risolva ogni problema.
Perché l'economia, fortunatamente, non si limita a dei numeri su un terminale, ma riguarda l'intera modalità di riproduzione di una società.
In questo rientra anche la possibilità per un gruppo ristretto di persone privilegiate di rimanere in vita e in salute e soprattutto di farlo nel contesto sociale di provenienza. Senza contare che la loro ricchezza, nonostante quel che rimuovete continuamente, dipende proprio dal lavoro dei sottoposti.
Altrimenti queste stesse persone avrebbero vita facilissima ad aggirare i gillet Jaunes. Basterebbe andarsene. Basterebbe un click.
non è così facile. Perché non rientrerà nelle formulette economiche che vi piacciono tanto, ma i rapporti di forza economici riguardano anche la cacarella che ti mettono addosso i lavoratori in forma organizzata e anche la loro capacità di farti male pure dopo il click.
Non solo in termini fisici, anche in termini prettamente economici.