che diamine c'entra, manco il voto su rousseau ha valore legale.
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motivo per cui non c'e' bisogno di un 'controllore'. mea culpa di non essere stato piu' chiaro su quello che intendevo.
Bernardini Fulvio?
ovviamente intendevo Ber
nardini. 3 lettere in mezzo di troppo
Io mi chiedo se per la raggi e i vertici dei 5s questa cosa di fare lo stadio a tutti i costi sia un'esigenza legata al consenso oppure la necessità comune a tutti i partiti di soddisfare le richieste di banche e multinazionali.
Loro erano tutti contrarissimi allo stadio prima di vincere le elezioni comunali, e molti lo sono rimasti tuttora (leggere intervista a Grancio su topic dedicato).
Forse alla fine sarebbero stati contenti se avesse vinto il no.
considerato che furono eletti 'nonostante' l'essere contrari allo stadio, non vedo proprio per quale motivo 'collursi' con tale progetto.
a mio giudizio piu' che i classici intrallazzi, c'entra molto l'importanza che ha per l'economia italiana il non crollo di un dinosauro come Unicredit, e quindi il recupero dei mille millant milioni di euro tra Parnasi e asSensi ora asPallotta.
Sinceramente non vedo quale sia il problema nel chiedere ai propri iscritti quale sia la decisione migliore in un determinato frangente, purché sia però sempre presente il principio che in alcuni casi è necessario votare dei provvedimenti anche qualora questi non abbiano il supporto popolare. Che so, ad esempio quando è necessario imporre nuove tasse.
personalmente, in questo partioclare frangente, il problema principale e' dove ti fermi.
se e' giusta una cosultazione popolare, anche se solo all'interno di un partito, su un argomento che non e' mai stato in alcuna campagna elettorale, ben piu' dovrebbe esserlo per una decisione che va contro quanto asserito durante una campagna elettorale sulla base della quale si e' stati eletti.
ma poi il problema della consultazione popolare in generale va ben oltre.
brexit, e tutto cio' che e' avvenuto dopo, e' il tipico esempio.
si e' votato, i Leaver hanno vinto, un primo ministro remainer si e' dimesso ma e' poi stato sostituito da un altro remainer. e non ho ancora sentito nessuno incaxxarsi per il fatto che Johnson e Farange non sono stati messi a sporcarsi le mani dopo aver speso cosi tanto tempo a convincere gli inglesi ha votare per separarsi.
non ho ancora sentito nessuno sollevare il problema dell'indipendenza della scozia*, dove ha prevalso di gran lunga il voto per rimanere in europa, ed il partito in carica e' lo stesso che fece la campagna per il referendum sull'indipendenza sulla base di cose di cui neanche gli stessi scozzesi sapevano molto (la figlia di una mia cugina vive in scozia ed il ragazzo era scozzese e nessuno dei due seppe dirmi perche' in scozia non ci sono le tuition fee, punto cruciale della campagna per l'indipendenza che anche loro appoggiavano).
ad oggi, nessuno e' contento di quanto ottenuto dalla May (e mi pare ovvio visto che e' come se chiedessero ad un Laziale di organizzare la coreografia del derby per i romatristi), per cui sia i remainer che gli hard-leaver vorrebbero un secondo referendum.
come se questo bastasse ha risolvere il problema, visto che se c'e' un secondo referendum, perche' non un terzo? e poi un quarto? un quinto? ecc.ecc., e senza (volersi?) rendersi conto che alla fine si presentano al tavolo delle discussione con l'europa con un rappresentante 'debole' perche' ha scarso appoggio in casa.
*l'SNP, il partito scozzese in questione, ha in realta' minacciato un paio di volte di riavvivare il discorso dell'indipendenza ma solo per forzare la mano al governo verso un hard-brexit.