R.I.P. Imane Fadil, un pensiero alla famiglia e i suoi cari.
Per non aprire un topic apposito, speravo di trovarne uno più adatto.
Comunque, caso che mi ha colpito parecchio come degli altri.
Chiarisco da subito che è giusto aspettare ma qualcosa si potrebbe intuire a parer mio. Riporto un paio di articoli.
Secondo le anticipazioni dei giornali, gli esami hanno escluso che Imane Fadil sia stata avvelenata con sostanze radioattive
Secondo le anticipazioni dei giornali, gli esami medici condotti sul corpo dell’ex modella Imane Fadil hanno escluso che sia stata avvelenata con sostanze radioattive: era un’ipotesi avanzata nei giorni scorsi da diversi quotidiani, che la attribuivano agli investigatori che stanno indagando sul caso. In questi giorni ci sarà l’autopsia vera e propria, che potrebbe individuare le cause della morte di Fadil, per la quale sono ancora in piedi le ipotesi di «avvelenamento da metalli pesanti, avvelenamento accidentale o di una malattia rara e fulminante», scrive Repubblica. Fadil, 34enne di origine marocchina, era nota per essere stata una delle testimoni nel processo “Ruby Ter”, quello sulla presunta compravendita di testimonianze di cui è accusato da Silvio Berlusconi. Era morta l’1 marzo scorso in circostanze ancora da chiarire all’ospedale Humanitas di Milano, dopo un ricovero di un mese.
Imane Fadil, il responsabile dell'Osservatorio militare: "È la loro firma, che servizi segreti ci sono dietro"
Come è morta Imane Fadil? È stata uccisa? E da chi? Domande che potrebbero restare senza risposta, domande per le quali si preannuncia decisiva l'autopsia che verrà effettuata in settimana sul corpo della testimone nel processo Ruby. E su cosa le possa essere accaduto, intervistato da Il Messaggero, dice la sua Domenico Leggiero, responsabile dell'Osservatorio militare che dal 1999 si occupa di uranio impoverito. Tra le ipotesi più accreditati dagli inquirenti, quella che la Fadil sia stata avvelenata con cobalto ionizzato, sostanza radioattiva le cui tracce scompaiono più velocemente. "Questa tipologia di intervento sporco viene utilizzato dai servizi segreti dell'Est, che normalmente utilizzano polonio o altre sostanze radianti - sottolinea Leggiero -. Per due motivi. Il primo è che si tratta di un marchio di fabbrica, un linguaggio in codice. E poi perché questo tipo di sostanze non ha un effetto immediato e l'omicidio lento nel tempo consente di mascherare ogni traccia e possibile identificazione del colpevole". Ma dove si reperiscono questi materiali? "Solo sul mercato nero - riprende -, è complicatissimo arrivarci e per questo è il segno distintivo dei servizi segreti russi. È inodore, insapore e può essere versato in una tazza di tè o in un piatto di pastasciutta senza sospetti". Quindi l'esperto spiega come viene somministrato: "Bisogna saperlo trattare, è molto pericoloso - premette Leggiero -. In trasporto in ogni caso è decisamente meno rischioso rispetto all'ingestione. Viene prodotto in fiale, pillole e ci sono anche delle pellicole che si sciolgono nei liquidi", conclude.